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  Dicembre 2012

Articoli - n° 1 Gennaio/Febbraio 2004
 



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COSA MANGIAMO?
IL SETTORE ALIMENTI ALL’OPERA SUI PRODOTTI

Controlli e analisi in laboratorio su quanto immesso sui mercati

di ROBERTO NAPOLI
Direttore Dipartimento Salerno - ARPAC
arpac-salerno@libero.it

LDa qualche tempo si assiste sempre di più alla crescita dell'interesse per ciò che si mangia, alla composizione degli alimenti, ai conservanti aggiunti, alle modalità di coltivazione di ortaggi e frutta. L'attenzione verso tale settore è probabilmente il risultato di una maggiore cognizione sul nostro benessere, ossia che la nostra salute sia direttamente connessa a quanto e, soprattutto, a cosa mangiamo. Pertanto, si è reso necessario un controllo capillare di quanto viene immesso sul mercato. Difatti, l'Arpac, dipartimento di Salerno, ha attivato, ormai da tempo, il "Settore Alimenti", i cui tecnici si occupano di verificare la composizione dei prodotti che vengono venduti sul territorio provinciale. Controlli a campione vengono effettuati anche sulle merci che sono importate dai paesi stranieri, come ad esempio la frutta esotica e altri generi. Vediamo di cosa si occupa, nello specifico, il Settore Alimenti dell'Arpac di Salerno.
Le Attività del Settore Alimenti del Dipartimento Tecnico dell'Arpac di Salerno, coordinate dal dottore Diego Celotto, possono essere ricondotte a due filoni principali: quello della ricerca di eventuali "sofisticazioni" alimentari, e quello dell'osservanza di parametri in linea con le norme di legge che regolano la produzione, lo stoccaggio, la vendita e la somministrazione di prodotti alimentari in Italia. Le matrici, su cui opera uno staff altamente qualificato, sono, a differenza di altri settori della chimica di analisi, molteplici e variegate e, per circa il 90%, di natura vegetale (ricordiamo che le analisi su matrici animali, fra cui: carni fresche e insaccate, pesce fresco e inscatolato, uova e derivati, sono, per ordinanza ministeriale, di pertinenza degli Istituti Zooprofilattici e/o connessi). Questi alimenti "vegetali" possono essere divisi in 2 macro classi:
- i mono-componenti che, dopo alcune fasi di lavorazione, possono essere consumati o sottoposti a cottura o in aggiunta ad altri prodotti (farine, olio, pomodori, frutta);
- i pluri-componenti che, dopo alcune step di lavorazione, si presentano composti da più mono-componenti (pane, biscotti, prodotti da forno).
Le determinazioni chimico-fisiche e organolettiche sugli alimenti suddetti (prelevati in pubblici esercizi da ispettori d'igiene, carabinieri, NAS, polizia investigativa, su Piani Sanitari di Vigilanza e Controllo o su mandati della Magistratura) vengono svolte in accordo alle metodologie ufficiali e ai valori parametrali confrontati con le normative specifiche per ogni alimento. Accanto alle analisi "di legge", il Settore Alimenti "investiga" anche sulle sofisticazioni degli alimenti (volontarie e involontarie). Si parla di "sofisticazione volontaria" quando il produttore è cosciente dell'azione che sta commettendo (per esempio: aggiungere dell'olio d'oliva a un extravergine, oppure usare una farina 0 al posto di una 00, o anche impiegare degli additivi chimici non permessi e così via), mentre una "sofisticazione involontaria" si ha quando il produttore non è "direttamente" consapevole del dolo che ha provocato (per esempio: un barattolo di conserve che rilascia metalli) in quanto "incautamente" non ha effettuato il controllo di qualità della filiera produttiva. In tutti i casi in cui, comunque, c'è trasgressione legale, essa sarà giudicata dagli Organismi di Legge competenti per materia. Fra le attività di supporto sottolineiamo le analisi richieste al Settore Alimenti dalla Sanità Marittima sulle merci in scalo o transito del Porto di Salerno, provenienti da paesi extraeuropei (principalmente da Asia e Africa): pesticidi su frutta fresca e verdure; aflatossine su frutta secca e semi; metalli su contenitori alimentari (in vetro, ceramica, plastica, e così via); additivi chimici, coadiuvanti tecnologici e coloranti. Ricordiamo, inoltre, le analisi commissionate da soggetti privati (aziende, società) che hanno esigenze di un controllo qualificato e certificato su merci acquistate o che vogliono commercializzare (soprattutto per l'esportazione).
Con il termine attività di ricerca indichiamo le analisi su alimenti "non ortodossi" (cioè, non standardizzati da leggi o decreti), quali possono essere, ad esempio, i temibili "surrogati alimentari". Questi definiti anche succedanei sono imitazioni perfette del prodotto alimentare genuino, con la differenza che, non presentando le stesse caratteristiche chimico-fisiche e organolettiche, devono riportare sulla confezione il termine "surrogato": ricordiamo, al proposito, quante volte, degustando un cioccolatino, leggiamo sulla confezione il termine "surrogato di cioccolato". Spesso i surrogati vengono prodotti per aggirare le normative di legge in quanto, non essendo soggetti a particolari dettami, sono "alimenti di recupero" in cui vengono letteralmente sversati tutti gli scarti produttivi alimentari. Un caso limite, rientrante nella categoria di alimenti senza regolamentazione, è quello dei Gelati. Anche essendo un "voluttuario", il mercato italiano del Gelato si aggira sui 4mila milioni di Euro per anno, abbastanza "forte" per essere considerato un alimento "accessorio". Questo alimento, da un punto di vista chimico-fisico, non ha una legge specifica che ne regolamenti attualmente la vendita (o, almeno, giace da qualche anno in preparazione al Parlamento Europeo).

Leggere sulla confezione di una coppetta che quello contenuto è un Gelato, o un Gelato al Latte o un Gelato alla Crema di Latte, per un consumatore, è la stessa cosa: ma di cosa si parla?
A questo il Settore Alimenti dell'Arpac di Salerno, molto probabilmente unico in Italia fra i Laboratori Pubblici, ha ovviato applicando, senza termini vessatori ma solo a scopi informativi, il Codice di Autodisciplina delle Aziende Produttrici di Gelato schematizzato in tabella. Sono stati affrontati i punti essenziali delle attività del Settore Alimenti del Dipartimento Tecnico dell'Arpac di Salerno. Le determinazioni più sofisticate, accanto a quelle routinarie, condotte da tecnici di valore capaci di utilizzarle in modo ottimale mettendole al servizio di una creatività in continua evoluzione, permettono oggi di assicurare un controllo totale sugli alimenti di Salerno e provincia.

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