MANUTENZIONE E RIQUALIFICAZIONE URBANA
LE POSSIBILI STRATEGIE DI SVILUPPO
IL
FUTURO OLTRE L’INDIVIDUALISMO
L’ORO ROSSO IN PIAZZA AFFARI
IL FUTURO OLTRE L’INDIVIDUALISMO
L’ORO ROSSO IN PIAZZA AFFARI
La trasparenza nella gestione societaria
rappresenta un must per le quotate
di Raffaella Venerando
Antonio
Ferraioli
Amministratore Delegato La Doria spa
investro@ladoria.it
Le mutate abitudini di consumo e la globalizzazione dei
mercati rappresentano una grande sfida per l'industria delle conserve
alimentari. Malgrado il processo di concentrazione in atto, intensificatosi
negli ultimi anni, il mercato è tuttora dominato da piccole e medie
imprese. Riguardo ai trend del settore e alle ambizioni di un'azienda
operante in un settore maturo, quale quello alimentare, abbiamo raccolto
il parere del dottor Antonio Ferraioli, Amministratore Delegato di La Doria
s.p.a., unica azienda campana quotata in Borsa.
Secondo la sua esperienza, quali sono gli elementi che spingono un imprenditore
a decidere di quotare la propria azienda in Borsa?
La scelta della quotazione muove essenzialmente dalla volontà di
guardare al futuro, in un mercato altamente competitivo in cui le piccole
e medie imprese devono necessariamente crescere per poter competere. L'approdo
in Borsa ci ha dato la possibilità di poter supportare i nostri programmi
di sviluppo, sia per linee interne che esterne, senza rompere l'equilibrio
della struttura finanziaria dell'Azienda.
Ha significato, inoltre, poter far ricorso a una nuova forma di finanziamento
che non fosse il ricorso al debito bancario, ma al capitale di rischio,
contro la prevalente cultura del debito e a favore di una visione dell'Azienda
che, superando pericolose forme di individualismo e aprendosi al mercato,
guardasse all'impresa come a una realtà "indipendente" dalla
figura dell'imprenditore e della proprietà.
L'essere "quotati" implica una più forte
motivazione nel migliorare le performance aziendali e una maggiore
tensione al risultato?
Senza dubbio lo status di Società quotata si traduce in una maggiore
responsabilizzazione degli amministratori e del top management che si sentono
in qualche modo "giudicati" dal mercato sui risultati aziendali
e sono, quindi, sottoposti ad una benefica pressione che si traduce in una
maggiore motivazione e tensione agli obiettivi.
Informare correttamente il mercato ed essere più trasparenti nella
gestione e nell'informativa societaria oggi è d'obbligo. Ma la verità fa
poi così male?
La necessità di informare correttamente il mercato, e quindi l'obbligo
di essere più trasparenti nella gestione e nell'informativa societaria,
rappresenta un must per le società quotate. Dal momento della quotazione
si viene in contatto con un nuovo pubblico fatto di analisti finanziari,
investitori istituzionali, piccoli risparmiatori e stampa economica-finanziaria
che rappresentano quel mercato col quale ci si deve continuamente confrontare
e al quale deve essere indirizzato un continuo flusso di informazioni sul
business, le strategie, le perfor- mances e le prospettive della Società.
La trasparenza e l'apertura di un'Azienda non sono elementi che nascono
dopo la quotazione. Già insiti nella mentalità degli imprenditori,
questi devono essere percepiti non tanto come un obbligo, quanto come un'opportunità.
Per competere con successo nel dinamico mercato grocery,
occorre costruire e conservare un buon rapporto con la G.D.O.. La sua
azienda ci è riuscita.
In che modo?
É indubbio che nel mercato del largo consumo il fattore guida si trova
quasi sempre a valle della filiera, in quanto la Grande Distribuzione, presentando
sun assetto più strutturato, è in grado di influenzare le strategie
degli altri soggetti economici coinvolti e di aumentare sempre più la
pressione nei confronti dei fornitori. La tendenza delle grandi catene distributive è quella
di ridurre progressivamente il numero dei propri fornitori, pretendendo dagli
stessi un servizio sempre più rapido ed efficace, una qualità all'altezza
e un portafoglio prodotti quanto più ampio possibile, oltre naturalmente
a un prezzo sempre più competitivo. É proprio su questi fattori,
qualità/prezzo/servizio e ampio range produttivo, che La Doria ha puntato
per costruire e migliorare le proprie relazioni con la G.D. sia in Italia
che all'estero.
Quali misure sono indispensabili per difendere i colori
del "rosso" made
In Italy dall'attacco asiatico?
Per potersi difendere dalla concorrenza sempre più accesa di altri
paesi produttori sarà necessario "caratterizzare" la produzione
agroalimentare italiana rispetto a quella di altri nazioni, rendendola immediatamente
riconoscibile accentuando i concetti di "tipicità" ed "elevata
qualità". L'industria dovrà allo stesso tempo puntare
sull'innovazione e sulla segmentazione dell'offerta. In tale ottica, potrebbero
trovare spazio anche produzioni più specializzate (ad esempio quelle
di tipo biologico) e a maggior valore aggiunto, cui potrebbero dedicarsi
le aziende di più ridotte dimensioni, che troverebbero quindi un
loro giusto posizionamento sul mercato in segmenti a maggior valore. Penso
che nella nuova economia, sempre più dinamica e globalizzata, per
poter sopravvivere, competere e progredire, è necessario saper rispondere
alle nuove esigenze e ai mutati scenari di mercato, con una rinnovata progettualità e
con idee innovative. Bisognerà ripensare in termini strutturali e
organizzativi i business più tradizionali, che nella misura in cui
saranno capaci di riposizionarsi in maniera adeguata sul mercato, riusciranno
comunque ad avere un futuro di crescita e sviluppo.
L'interesse per alcuni asset di Cirio-Del Monte darà buoni frutti?
L'acquisizione è davvero possibile?
Al momento non vi sono ancora gli strumenti per poter affermare che l'acquisizione è davvero
possibile. Attendiamo dai Commissari, che si stanno occupando del piano
di dismissioni, l'information memorandum che conterrà tutte le informazioni
per poter capire se l'operazione potrà essere realizzata. Soltanto
se la stessa risulterà compatibile con la nostra strategia, presenterà nel
medio periodo dei livelli reddituali accettabili e sarà sostenibile
da un punto di vista finanziario, La Doria potrà continuare l'iter
previsto.
|