ARCHIVIO COSTOZERO

 
Cerca nel sito



Vai al numero in corso


  Dicembre 2012

Articoli - n° 1 Gennaio/Febbraio 2004
 



APAS - Home Page
stampa l'articolo stampa l'articolo

IL TURISMO LUNGO UN ANNO?
OCCUPAZIONE E STAGIONALITÀ

Uno straordinario moltiplicatore economico per tutto il territorio

di Luigi Schiavo
Presidente Apas
segreteria@salernohotels.sa.it


Le ultime analisi sull'andamento turistico del 2003 e le previsioni per l'anno in corso evidenziano che: - per il secondo anno consecutivo il sistema turistico italiano ha registrato una flessione; - il 2003 chiude con circa l'1% in meno di pernottamenti alberghieri rispetto al 2002, determinato da un +2% di italiani e un -4,4% di stranieri; - tra la componente estera, le flessioni maggiori nel periodo giugno-ottobre sono state registrate da: tedeschi (-2,9%), inglesi (-4,4%), statunitensi (-2%), francesi (-1,8%) e giapponesi (-3,7%).
In controtendenza solo gli austriaci che hanno fatto segnare un +3,3% di pernottamenti. Un ultimo dato, infine, di fonte Inail, si riferisce alle assunzioni in alberghi e ristoranti: nel periodo gennaio-ottobre 2003 rispetto allo stesso dell'anno precedente, il saldo si è chiuso con un -4% di contratti di assunzione.
Secondo l'ISTAT nel periodo 1995/2002 l'occupazione totale negli alberghi è cresciuta del 15,51% e l'anno che ha registrato il maggior tasso di incremento è stato il 2000. Ma dopo l'apice toccato nel 2000 sono seguiti due anni, 2001 e 2002, in cui la dinamica occupazionale è risultata più contenuta.
Il trend negativo è proseguito anche nella prima parte del 2003. Infatti, se il 2000 ha rappresentato un anno straordinario per l'evento giubilare, quelli successivi sono risultati altrettanto straordinari in senso negativo per il verificarsi di eventi disastrosi a livello mondiale. La frenata del turismo è stata inevitabilmente una conseguenza di eventi, come l'attacco alle torri gemelle, la guerra in Iraq, la diffusione della polmonite atipica, che hanno condizionato i mercati turistici mondiali. Il netto calo delle partenze per tutte le mete turistiche ha comportato un ridimensionamento per l'intero settore alberghiero, che vede nella flessione dell'occupazione il più chiaro segno di crisi. Il lavoro nel turismo presenta alcune caratteristiche peculiari che possono così riassumersi: - prevalenza di rapporti di lavoro a breve termine; - maggior numero di lavoratori di età compresa tra i venti e i ventinove anni; - elevato tasso di ingresso e di uscita.
Ma sicuramente la caratteristica principale del settore riguarda la fluttuazione durante l'anno della domanda e il conseguente utilizzo intermittente della capacità produttiva.
Agosto è il mese in cui si registra il maggior numero di occupati nelle aziende alberghiere, mentre la punta minima si raggiunge nel mese di novembre. Il ruolo principale della stagione estiva è confermato dall'andamento delle assunzioni negli alberghi, con le punte massime registrate nei mesi di giugno e luglio. Ne emerge per il nostro territorio una stagionalità accentuata che va dai sette mesi per zone dallo sviluppo turistico maturo come la Costiera Amalfitana ai quattro mesi per zone in fase di sviluppo come il Cilento. Il nostro territorio presenta un tessuto imprenditoriale fatto di strutture alberghiere di medie e piccole dimensioni, in cui predomina il modello di impresa familiare dove il management e i capi intermedi tendono a coincidere.
Questo significa che in un territorio fortemente caratterizzato dalla stagionalità come il nostro, la presenza significativa della proprietà e la possibilità di svolgere fuori stagione una serie di incombenze che altrimenti sarebbero di pertinenza di figure professionali di management e direttive hanno fortemente radicato il modello dell'impresa familiare. La diversa impostazione organizzativa di un albergo è legata sicuramente alla tipologia dei servizi offerti. Una struttura turistica che offre servizi di ristorazione, balneazione, centro congressi, deve necessariamente rafforzare l'organico intermedio sia in termini qualitativi che quantitativi. In ogni struttura turistica, l'equilibrato dosaggio delle risorse umane assume una importanza fondamentale nella definizione delle strategie aziendali che puntano alla qualità del servizio e alla soddisfazione della clientela. Il quadro di riferimento evidenzia che un lavoratore dovrà considerare la stagionalità del settore come un elemento importante per la progettazione della propria carriera.
La mobilità settoriale implica i seguenti svantaggi: - elevato turn over tra coloro che non hanno ancora raggiunto il completo inserimento professionale, ma esercitano l'attività in maniera residuale e occasionale; - difficoltà di inserimento dei fuoriusciti in altri settori produttivi; - conoscenza empirica dei modelli operativi e gestionali delle imprese del settore. Compito delle Istituzioni e degli operatori economici è ridurre lo svantaggio degli occupati in settori caratterizzati da forte stagionalità, perseguendo, fin da subito, un obiettivo non più rinviabile: fare turismo a pieno regime lungo tutto l'arco dell'anno. Da qui la necessità di una strategia che punti su tre direttrici: qualificazione, diversificazione, destagionalizzazione. Ci sono periodi in cui buona parte dei paesi "chiudono", badate dico paesi non attività o esercizi.
A novembre inizia il lungo letargo invernale che dura fino a primavera, interrotto solo dalla breve e timida parentesi del periodo di Natale-Capodanno.
Non sono i beni quelli che mancano. C'è invece difetto di servizi per qualità e quantità. Va privilegiata una domanda diversificata, favorendo e assecondando nuove forme di turismo: culturale, enogastronomico, naturalistico, segmenti che interessano nicchie di mercato in continua crescita. Il turismo non è un fenomeno spontaneistico, ma è un sistema che rappresenta uno straordinario moltiplicatore economico per tutto il territorio. Quanto più si renderanno vive e vivibili le città ai concittadini residenti, per dodici mesi all'anno, tanto più queste saranno frequentate e richieste dai turisti.
Le nuove formule emergenti di ricettività complementare, potenzialmente capaci di arricchire e ampliare le proposte del territorio, dovranno essere tutte regolamentate e ricondotte in un quadro generale di legalità e trasparenza tariffaria. L'apparato ricettivo extra alberghiero dovrà essere indotto a fare "sistema" in un quadro generale di qualità del turismo, sfuggendo alla tentazione del "sommerso" e creando nuova occupazione. Spetta agli operatori economici mostrare professionalità e capacità imprenditoriale offrendo un turismo espressione dello stile di vita del proprio territorio, mettendosi alle spalle le certezze legate alla rendita di posizione, e ampliando il ventaglio delle offerte e dei servizi, puntando più sulla qualità che sulla quantità del prodotto. Gli operatori dovranno avere fantasia e spirito di innovazione, abbandonando la logica dei personalismi, lavorando per accentuare l'identità forte e l'immagine della propria azienda. É necessario radicare e ampliare in tutti il concetto della cultura di impresa affinché, laddove è possibile, si miri a fare turismo tutto l'anno, anche perché l'utilizzo a pieno regime delle strutture significa naturalmente miglioramento della qualità dei servizi e della professionalità degli addetti.

Download PDF
scarica il files
gennaio/febbraio - 3.124 Kb
 

Cheap oakleys sunglassesReplica Watcheswholesale soccer jerseyswholesale jerseysnike free 3.0nike free runautocadtrx suspension trainingbuy backlinks
Direzione e Redazione: Assindustria Salerno Service s.r.l.
Via Madonna di Fatima 194 - 84129 Salerno - Tel. (++39) 089.335408 - Fax (++39) 089.5223007
Partita Iva 03971170653 - redazione@costozero.it