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Premio Best Practices, VI edizione: la competizione senza FRONTIERE
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Premio Best Practices, VI edizione: la competizione senza FRONTIERE
L'appuntamento è a Salerno il 28 e 29 giugno prossimi, ma le candidature si chiudono il 25 maggio
di Giuseppe De Nicola, ideatore del Premio Best Practices e presidente del Gruppo Servizi Innovativi e Tecnologici di Confindustria Salerno denicola@pibn.it
Il 28 e 29 giugno Confindustria Salerno ospiterà la VI edizione del premio Best Practices per l'Innovazione,
ma fino al 25 maggio sarà possibile inviare i progetti secondo le linee guida presenti sul sito del premio (www.premiobestpractices.it).
L'entusiasmo per i risultati della edizione scorsa (in 3 giorni: 61 articoli pubblicati sulla stampa, circa 8.000 spettatori a seguire le video interviste in diretta, 14.000 pagine scaricate dal sito web, 18.000 post visualizzati su Facebook), la qualità dei 42 progetti presentati e gli interventi dei qualificati influenzatori presenti, hanno prodotto apprezzamenti da tutta Italia e ci hanno spinto a lavorare, sin da settembre scorso, alla nuova edizione.
Per questo abbiamo coinvolto diverse Territoriali nazionali e regionali, andando direttamente a casa loro (Verona, Bari, Firenze, Potenza, oltre che Caserta, Avellino, Benevento e Napoli) e siamo stati ospiti in Luiss G. Carli, partner del premio, per presentare ai colleghi romani e agli studenti del MBA il nostro progetto e una delle novità di questa edizione: la sezione UP Start Paolo Traci che Gerry Sica e Michelangelo Lurgi hanno voluto dedicare alla memoria del nostro compianto collega, destinata a sostenere nuove idee di impresa che saranno valutate da un comitato tecnico coordinato da Massimo Di Filippo e presieduto da Aniello Russo.
Il lavoro svolto è stato anche apprezzato dall'Agenzia Regionale per l'Innovazione, presieduta da Giuseppe Zollo, che ha deciso di affiancare il premio condividendone il format e gli obiettivi, un'occasione di dialogo rilevante per condividere modelli di sviluppo comuni tra imprese e istituzioni.
Tutto questo non cambia il nostro obiettivo: promuovere l'innovazione in
modo semplice, presentando i risultati che essa produce, per stimolare dal basso, come punture di spillo, le imprese e gli enti ad investire con maggiore consapevolezza.
Non possiamo fare a meno di contestualizzare l'iniziativa nella fase che l'economia sta vivendo.
Anzi proprio pensando alla congiuntura in corso e a quei casi di impresa che in questa fase riescono a competere e svilupparsi, cresce la convinzione che promuovere l'utilità dell'innovazione sia un dovere per Confindustria e non solo occasione periodica di confronto. Per troppo tempo il nostro tessuto produttivo ha avuto un ruolo subalterno nei confronti del mercato: aziende capaci di produrre, con standard elevati in tanti settori, ma spesso terziste e prive di un rapporto con i mercati di sbocco, con strutture manageriali limitate, scarsa attenzione allo sviluppo di prodotti innovativi e "diffidenti" nei confronti di consulenti esterni.
Oggi la competizione non ha più frontiere: non solo geografiche, ma anche culturali e digitali. Dall'Asia al Sud America passando per l'Est Europa si compete con economie aggressive, giovani e attente all'innovazione e alla formazione dei propri giovani, oltre che ai costi di produzione. La sfida passa attraverso la rete internet, l'uso delle tecnologie, lo sviluppo di nuovi prodotti e la qualificazione delle risorse umane per immettere sul mercato nuovi prodotti e servizi a valore aggiunto.
La sfida è legata all'idea di miglioramento costante. Si tratta di prendere una decisione, semplice ma fondamentale: competere. Oppure, aspettare che passi la nottata. Se non avete voglia di aspettare troppo, mettete in agenda un week end a Salerno a fine giugno.
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