Final Eight 2010,
oltre lo sport
In vetrina le eccellenze
del territorio
SISTRI e la gestione dei rifiuti Incontro informativo
per le aziende irpine
CALDORO & DE LUCA a confronto
Programmi, impegni e propostE
autotrasporto,
tra difficoltÀ e prospettive
a cura di Filomena Labruna
CALDORO & DE LUCA
a confronto Programmi, impegni e proposte
Le ricette dei due candidati per l’Irpinia: come affrontare le emergenze nelle aree interne e i settori dove maggiormente intervenire
Stefano Caldoro
«L’idea è di investire soprattutto su un sistema infrastrutturale che sia
a servizio di tutta l’economia: dall’industria, al turismo, all’ambiente, all’agricoltura»
Infrastrutture a servizio dell’economia. Stefano Caldoro, candidato Pdl alla Presidenza della Regione Campania, spiega le priorità del programma che intende realizzare in Irpinia per il rilancio dell’economia: sicurezza, legalità e lavoro. Per l’aspirante governatore è importante superare in primis il gap tra aree interne e fascia costiera. «In particolare per l’Irpinia - spiega - è necessario puntare su uno sviluppo infrastrutturale che sia a servizio di tutta l’economia».
Come bisogna affrontare l’emergenza lavoro?
Vanno superati immediatamente i vecchi schemi della formazione professionale e costruito un percorso formativo proprio nei luoghi di lavoro. Servono degli stage formativi, spostando anche risorse al mondo del lavoro e delle imprese. Tutto questo si può realizzare solo garantendo sicurezza e legalità, condizioni indispensabili per uno sviluppo equilibrato.
In un contesto così difficile qual è il ruolo delle istituzioni?
Porre fine agli squilibri che investono la maggior parte delle aree della Campania. Per fare questo bisogna puntare su uno sviluppo sostenibile, auto-propulsivo, fondato sugli effettivi punti di forza territoriali, come l’agricoltura e le sue eccellenze, i distretti industriali e i poli dell’artigianato di qualità. In particolare, in Irpinia dove il Presidente della Provincia, il senatore Cosimo Sibilia, ha garantito e garantisce un sostegno fondamentale. Affronteremo con cura le problematiche che riguardano il settore della viabilità e dei trasporti, partendo anche da quei territori che vantano punti di eccellenza. Sono tanti e meritano di essere valorizzati.
Come incoraggiare i giovani, evitando che scappino dal Sud?
Creando condizioni di crescita, partendo dalla consapevolezza che lo sviluppo irpino è da collegare a quello di un territorio più vasto. Questo è possibile dotando la provincia delle infrastrutture necessarie per competere con gli altri territori. Il primo riferimento va ai trasporti con la linea veloce Napoli- Bari, la stazione in Valle Ufita, la realizzazione del corridoio Contursi-Grottaminarda. Bisogna puntare inoltre sulle infrastrutture telematiche perché in Irpinia c’è ancora un deficit per quanto riguarda la banda larga e i collegamenti immateriali. L’idea è di investire soprattutto su un sistema infrastrutturale che sia a servizio di tutta l’economia: dall’industria, al turismo, all’ambiente, all’agricoltura.
L’emergenza rifiuti è davvero finita?
Dopo sedici anni per la prima volta la Campania è uscita da una fase emergenziale e lo ha fatto dopo che il governo in circa un anno e mezzo ha tolto i rifiuti dalle strade, ha risolto l'emergenza ed é riuscito ad avviare il ciclo normale di smaltimento rifiuti. La Campania è quindi ora al passo delle altre regioni italiane. É un successo che si deve solo al governo di centro destra che, con rapidità ed efficienza, ha risolto un problema che rischiava di incancrenirsi e di rimanere senza soluzione.
Vincenzo De Luca
«Mi impegnerò nella lotta
per la sburocratizzazione. Dobbiamo spezzare la rete paludosa di burocrazia
che impedisce alle aziende
di lavorare bene»
Il candidato alla Presidenza della Regione Campania, Vincenzo De Luca, apre la sua campagna elettorale in Irpinia a Pratola Serra, davanti ai cancelli della Fma (Fabbrica Motori Avellino). Un’occasione per sottolineare che uno dei principali punti del suo programma è il lavoro. Davanti al presidio dei lavoratori dello stabilimento irpino del Lingotto, il sindaco di Salerno illustra per la prima volta in provincia di Avellino le iniziative che intende portare avanti per creare occupazione in Irpinia e in Campania.
Come affrontare l’emergenza lavoro?
Io vengo da una tradizione per cui il lavoro è il valore più importante per la dignità dell’uomo. Per questo posso affermare con convinzione che tutti i miei sforzi saranno finalizzati ad individuare misure anticrisi, per colmare i disagi sociali ed economici dei non abbienti. Si tratta di questioni che riguardano ogni giorno migliaia di famiglie e di lavoratori. Bisogna partire dalle scuole, ampliando l’offerta formativa che deve essere adeguata e qualificata. Sono convinto che sia importante puntare sulla creazione di un pacchetto di iniziative che attivino diversi programmi per reperire tutte le risorse disponibili provenienti dai fondi regionali nazionali e comunitari. Ma occorre che vi sia una cultura innovativa e soprattutto è necessario che gli imprenditori stiano al passo con ciò che la produzione e il mercato cercano.
In un contesto così difficile qual è il ruolo delle istituzioni?
La Regione ha compiti importanti e deve impegnarsi innanzitutto per rendere il costo della manodopera competitivo attraverso i fondi regionali. Occorre un’azione articolata di interventi che comprendano un’incentivazione al ripopolamento delle zone interne dove bisogna anche trovare proposte di soluzioni occupazionali alternative, partendo dal territorio e dalla valorizzazione delle sue risorse. Dobbiamo difendere le attività produttive esistenti, stabilizzare il precariato e varare grandi progetti per creare nuova occupazione investendo bene i fondi europei, mettendo fine al mercato nero delle risorse comunitarie. E poi la lotta per la sburocratizzazione. Dobbiamo spezzare la rete paludosa di burocrazia che impedisce alle aziende di lavorare bene.
Come incoraggiare i giovani, evitando che scappino dal Sud?
Bisogna partire dalla formazione, incentivando anche gli stage per neolaureati che devono essere finanziati dalla Regione. É indispensabile facilitare l’incontro dei giovani con le realtà aziendali.
L’emergenza rifiuti è davvero finita?
No, lo sarà quando ci saremo liberati dei milioni di ecoballe che ancora devastano il territorio e quando avremo realizzato tutti gli impianti del ciclo industriale per lo smaltimento integrato dei rifiuti. A riguardo posso annunciare il mio primo impegno: la cancellazione della legge regionale che istituisce le Società Uniche Provinciali, cinque carrozzoni clientelari che non servono a niente.
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