Sicurezza aziendale,
Partnership tra Giovani
Imprenditori e Carabinieri
Diffondere una sana cultura
d’impresa.
LegalitÀ, prerequisito
per la crescita del territorio
PiÙ giustizia
per un’economia sana.
Laudati promuove
il patto irpino per la sicurezza
Irpinia:
riflettori su Panama
Il Qatar sceglie
i cervelli italiani
di Filomena Labruna
PiÙ giustizia
per un’economia sana.
Laudati promuove
il patto irpino per la sicurezza
Il direttore Affari generali del Ministero Grazia e Giustizia affronta il tema della legalità collegata allo sviluppo
del territorio
intervista a Antonio Laudati:
«Il diritto è il naturale ponte tra il mondo dell’impresa e l’etica, un collegamento necessario per uno sviluppo sano e competitivo». Antonio Laudati, direttore Affari generali del Ministero Grazia e Giustizia, parte da una frase di Francesco Carnelutti, uno dei più eminenti giuristi italiani, per affrontare il tema della legalità e dell’economia, ritenute due facce della stessa medaglia.
Più giustizia per uno sviluppo sano. Qual è il collegamento?
Il vero avversario degli imprenditori è la criminalità organizzata. La mafia è una Spa che opera come un’azienda. Fattura 130 miliardi di euro all’anno, 250mila euro al minuto. Nessuna attività economica lecita può raggiungere questi numeri.
E cosa accade nel tessuto imprenditoriale di un territorio in cui opera questa “Spa”?
Salta il sistema. Quando la criminalità si mimetizza nel sistema imprenditoriale con attività apparentemente lecite che servono invece a riciclare denaro sporco, soccombono le forze imprenditoriali sane. L’imprenditore mafioso vuole solo guadagnare, non accetta il rischio d’impresa. É abituato a vedere moltiplicati i suoi profitti. La sua forza economica gli garantirà appalti, liquidità illimitata e vari privilegi. Non esisterà più, quindi, una concorrenza leale.
In un contesto simile, in base alla sua esperienza, come reagiscono gli imprenditori?
Le imprese scelgono vie diverse, o chiudono, o accettano il ricatto e cercano una coesistenza, o resistono. Qualcuno si adegua e cerca di trarre beneficio dal sistema malato.
Quali sono le soluzioni? Occorrono nuove leggi?
É sufficiente che vengano applicate quelle che già esistono. C’è un altro Stato che ha il Pil più alto di tanti paesi dell’Est e che potrebbe appianare il nostro debito pubblico. Uno Stato che non ha bisogno di uccidere perché ha la forza economica per comprare tutto e tutti. Bisogna recuperare il senso della trasparenza e soprattutto la fiducia dei cittadini che credono sempre meno nella giustizia e nelle istituzioni. Questo perché ci sono molti mali che affliggono il settore. Il primo, e direi uno dei più rilevanti, riguarda i processi che dovrebbero garantire tempi ragionevoli e soprattutto la certezza delle pene.
Come valuta la situazione in provincia di Avellino?
L’Irpinia è da sempre una terra in cui i reati, in generale, registrano numeri molto più bassi rispetto alle altre realtà della Campania. Eppure gli irpini vedono crescere il loro senso di insicurezza perchè si è fatta più pressante la mano della camorra sull’economia. É agghiacciante che in Irpinia nell’ultimo mese si sono suicidati quattro imprenditori. Al di là dei drammi personali, bisogna vigilare con un’attenzione sempre maggiore, intensificando i controlli.
Un suo giudizio sul vademecum dei Giovani Imprenditori.
Apprezzo molto l’iniziativa e, soprattutto, il metodo di lavoro scelto, perché sono state coinvolte tutte le forze attive sul territorio. Mi auguro che possano essere attuati progetti analoghi anche in altre province. |