Banca-Impresa
Avellino, cittÀ dei servizi
e delle imprese
L’importanza della formazione
Grande partecipazione ai corsi
di Filomena Labruna
L’importanza della formazione
Grande partecipazione ai corsi
Imprenditori, dipendenti, responsabili aziendali affrontano in un articolato percorso formativo
il tema della sicurezza nei luoghi di lavoro
La sala formazione in Confindustria Avellino
Incentivare i progetti che riguardano la sicurezza e la salute sul luogo di lavoro è una delle priorità fissate nelle linee programmatiche dal Presidente di Confindustria Avellino, Silvio Sarno, cui la struttura di Via Palatucci ha dato seguito con la realizzazione di corsi e seminari specialistici per la formazione alla sicurezza in azienda.
Percorsi formativi organizzati da “Ricerche e Studi”, società di servizi di Confindustria Avellino con l’obiettivo di condividere l’evoluzione del concetto di sicurezza sui luoghi di lavoro e sottolineare la necessità di intervenire in azienda con un sistema integrato di azioni. Prima fra tutte la formazione per rafforzare l’impegno del singolo imprenditore nell’azione di contrasto agli effetti della mancata sicurezza che incidono a livello gestionale sul piano economico e, in forma più stabile, sul profilo etico e civile che l’impresa e il singolo imprenditore intendono sostenere.
Ai corsi hanno partecipato responsabili e addetti al servizio di prevenzione e protezione dei rischi aziendali, datori di lavoro, piccoli imprenditori, commercianti, professionisti, che svolgono direttamente il compito di responsabili del settore e i dipendenti che rivestono la carica di rappresentante dei lavoratori o di addetti alla squadra di emergenza (antincendio e pronto soccorso). Due i momenti sviluppati: l’Informazione con il trasferimento mirato a tutti i soggetti interessati di nozioni e contenuti di carattere comportamentale, procedurale e concettuale, in aree tematiche tecnologiche, tecniche, scientifiche e legislative tali ad attivare il complesso processo di prevenzione degli infortuni e delle tecnopatie e la Formazione con l’adozione da parte dei soggetti interessati di competenze cognitive e operative comportamentali tali da indurre nuove modalità di pensare e agire in termini di sicurezza, modificando scale di valori, mappe cognitive e abitudini comportamentali e adottando modalità di lavoro che mettano in pratica le regole e i principi della salute, sicurezza e igiene del lavoro, al fine di riconoscere i pericoli e le condizioni potenziali che possano determinare eventi indesiderati, nonchè di saper prevenire i rischi e fronteggiare le emergenze. Pasquale De Luca, responsabile sicurezza Ema, Europea Microfusioni Aerospaziali, si sofferma sull’importanza della figura del Responsabile Servizio Protezione Prevenzione, un professionista esperto in sicurezza, designato dal datore di lavoro per gestire tutti gli aspetti riguardanti il mantenimento ed il miglioramento della salute nei luoghi di lavoro.
«Il Responsabile Servizio Protezione Prevenzione è la figura che sul posto di lavoro coniuga in sé un po’ del medico, dell’ingegnere, dell’avvocato e dello psicologo» afferma De Luca, docente del corso promosso da Confindustria. «Nei miei incontri parto dalla valutazione dei rischi per consentire una adeguata predisposizione dei piani di informazione e formazione. Il personale che non ha ricevuto una formazione adeguata in questa materia - aggiunge De Luca - non si comporta spontaneamente in maniera sicura. É importante aiutare il personale a comprendere cosa significhi lavorare in modo sicuro così da acquisire un sistema comportamentale che lo conduca ad operare in sicurezza».
De Luca tratta gli argomenti in maniera dettagliata. «I contenuti della formazione - spiega - devono comprendere spiegazioni chiare e precise circa le procedure e i metodi di lavoro, istruzioni per l’uso degli utensili e delle attrezzature e tutte le notizie più importanti sulle motivazioni che devono spingere il lavoratore ad eseguire il lavoro in modo corretto». «Tutto il personale impegnato in azienda - continua De Luca - deve avere una formazione adeguata al ruolo che occupa».
Particolare attenzione al personale neoassunto, cui trasmettere i concetti della salute e sicurezza sul lavoro, le condizioni per lavorare in sicurezza, le norme e procedure di sicurezza sul lavoro e le informazioni su come contattare i servizi di emergenza. Poi c’è il personale anziano che va aggiornato continuamente, sui cambiamenti delle normative e delle procedure, sui cambiamenti dei responsabili e delle altre figure aziendali, sulle istruzioni su nuovi macchinari e tecnologie, sulle nuove tecniche per affrontare un incendio, sui comportamenti da tenere in una riunione di gruppo sulla sicurezza. É il D.Lgs. 81/2008 ad indicare il processo formativo, ma è importante quanto e come il formatore sia in grado di trasmettere in modo chiaro e sintetico un messaggio, lasciando spazio ad un bagaglio culturale soprattutto di esperienze e conoscenze maturato dal destinatario degli interventi richiamandolo così ad un ruolo attivo. La chiarezza del messaggio è fondamentale per utilizzare la forma più adeguata al tipo di utenza selezionando ed evidenziano gli elementi prioritari. Fondamentale utilizzare strumenti comunicativi possibilmente interattivi con cui il discente del messaggio abbia una certa confidenza. «Personalmente tendo a fare molte prove pratiche - dice De Luca - come ad esempio redigere un documento di valutazione rischi o effettuare una valutazione dei rischi».
«La valutazione dei rischi - chiarisce il responsabile sicurezza Ema - è cosa molto soggettiva, viene fondamentalmente dall'esperienza del contatto con gli ambienti dove si vive o si lavora. Ognuno porta il suo contributo, perché è importante che si sappia applicare nel concreto ciò che la legge dispone nelle linee generali». Molte le ore del corso di formazione sono state spese a svolgere esempi pratici. «Di sicurezza si parla tanto - continua De Luca - ma mai abbastanza. É mia intenzione già da settembre avviare corsi di aggiornamento, tenendo conto delle modifiche al decreto 81 in discussione al Senato».
«La partecipazione al corso mi ha consentito di acquisire importanti nozioni in materia di sicurezza sui posti di lavoro. Sono convinto che per garantire il rispetto della normativa e la sua migliore applicazione deve essere prima il datore di lavoro a migliorare la sua conoscenza» dice Roberto Amitrano del Gruppo Pasell, specializzato nella produzione di componenti in gomma, plastica e calcestruzzo per i white goods. «La formazione su un tema delicato come la sicurezza - conclude Amitrano - sviluppa la sensibilizzazione di ciascuno di noi e migliora la collaborazione con i propri dipendenti in un clima di rispetto reciproco sul posto di lavoro». Nuove linee guida e maggiore consapevolezza, dunque, sono tra i primi risultati del percorso formativo promosso da Confindustria Avellino. Tra i partecipanti al corso Pellegrino Casale, titolare de “Il Pizzone”, azienda specializzata in materiali da imballaggio in legno, utilizzati nel commercio internazionale. «Migliorare le condizioni di lavoro - aggiunge Casale - significa migliorare la qualità del lavoro stesso nel rispetto dei dipendenti. E per tutti gli imprenditori deve essere una priorità». «Credo che la normativa - conclude - abbia delle lacune, perché non tiene conto delle specificità delle realtà aziendali. Non si può accomunare nella casistica ogni tipo di impresa: è necessario che, tracciate le linee guida generali, poi si approfondisca la singola tipologia di attività». |