di Giuseppe Fatati, Presidente Associazione Italiana di Dietetica e Nutrizione Clinica
Dagli alimenti funzionali
alla nutrigenomica/1 Eugenio Del Toma, non molto tempo fa, ha affermato che: «l’intuizione che il modo di alimentarsi svolgesse un ruolo essenziale sullo stato di salute faceva già parte della medicina ippocratica ma si è tramutata in certezza e corollario statistico soltanto dopo i grandi studi epidemiologici del secolo scorso. Tuttavia è soprattutto con l’avvento delle moderne tecnologie, ed in particolare con lo studio delle funzioni del DNA, con l’identificazione della sua struttura ed il sequenziamento del genoma umano che le antiche dottrine hanno trovato conferme o smentite obiettive. Con l’avvento della biologia molecolare è stato possibile, infatti, approfondire l’influenza diretta dei nutrienti sull’espressione genica e già nel 1999 Dean Della Penna ha gettato le basi della genomica nutrizionale coniando, per primo, il termine “nutrigenomica”. Da allora i progressi sono stati notevoli, forse non meno stupefacenti di quelli dell’elettronica e dei computer ma non sono state da meno anche le intrusioni commerciali, tanto da legittimare un titolo del tipo “Speranze e truffe all’alba della Nutrigenomica”»!
In questo breve articolo cercherò di puntualizzare alcuni concetti-base necessari per cominciare a capire un campo di ricerca molto vicino alla nutrizione. A tal fine cercherò di rispondere a due semplici domande (che cosa sono gli alimenti funzionali e che cosa è la nutrigenomica?) partendo dalle definizioni più semplici per arrivare a ragionamenti un po’ più complessi.
Alimenti funzionali: definizione
Gli alimenti funzionali sono alimenti freschi o trasformati che hanno proprietà benefiche sulla salute indipendentemente dal loro valore nutrizionale. Il termine è stato coniato in Giappone negli anni '80. Esempi di alimento funzionale sono lo yogurt e altri prodotti fermentati, per il loro contenuto in probiotici cioè microrganismi vivi con benefico impatto sull'ospite attraverso una azione sul tratto intestinale. Nell'Unione Europea manca una legislazione specifica su questa categoria di alimenti e sulla sua etichettatura. Sono state individuate, comunque, due tipologie principali.
Tipo A: alimenti che migliorano una specifica funzione fisiologica al di là del loro specifico ruolo nella crescita corporea e nello sviluppo. Questo tipo di alimenti non hanno funzioni in relazione a malattie o stati patologici. Esempio può essere il caffé, per il suo contenuto in caffeina che sembrerebbe aumentare le capacità cognitive.
Tipo B: alimenti che riducono il rischio di una malattia. Ad esempio il pomodoro, grazie al suo contenuto in licopene, può ridurre il rischio di tumori.
Solo alcune nazioni possiedono una precisa legislazione riguardo definizione, etichettatura e commercializzazione. In Giappone tali alimenti sono riconosciuti e commercializzati con la sigla FOSHU (Food for Specific Health Use), e le proprietà funzionali comprovate da indagini scientifiche su popolazione. Il sito del Ministero della Salute nel capitolo "Alimenti arricchiti e funzionali” fa notare che gli alimenti arricchiti con vitamine e minerali sono disciplinati dal regolamento (CE) 1925/2006 e che a livello nazionale le modalità per la loro produzione e commercializzazione sono indicate dalla Circolare 6 marzo 2008, n. 4075-P (G.U. n. 66 del 18 marzo 2008). Varie tipologie di alimenti, oltre che con vitamine e minerali, sono addizionate con altre componenti al fine di acquisire proprietà "funzionali". Sancisce che un alimento può essere considerato funzionale se viene soddisfacentemente dimostrato che può implicare un effetto benefico e mirato su una o più funzioni dell'organismo, al di là di adeguati effetti nutritivi, in modo tale che risultino evidenti un miglioramento dello stato di salute e di benessere e/o una riduzione del rischio di malattia. Un alimento funzionale deve restare alimento e deve mostrare i suoi effetti nelle quantità che ci si può aspettare vengano normalmente consumate con la dieta. Non è quindi né una pillola, né una capsula, ma parte del normale regime alimentare. In questo senso la maggior parte dei componenti la dieta mediterranea possono essere definiti funzionali.
Direzione e Redazione: Assindustria Salerno Service s.r.l.
Via Madonna di Fatima 194 - 84129 Salerno - Tel. (++39) 089.335408 - Fax (++39) 089.5223007
Partita Iva 03971170653 -
redazione@costozero.it