|
Imprese e banche insieme contro la crisi
UN PATTO PER LO SVILUPPO NELLA LEGALITÀ
Tanti progetti e iniziative
per la presidenza Bachrach
Molino Caputo e Gay Odin si aprono alla cittÀ
L’ORO DI NAPOLI, UNA CITTÀ CHE SA RIALZARSI DOPO OGNI CADUTA
UN PATTO PER LO SVILUPPO NELLA LEGALITÀ
L’intesa firmata tra Unione Industriali e Prefettura
alla presenza del Ministro dell’Interno
Pubblichiamo di seguito l’articolato del Protocollo d’intesa “Sviluppo Locale In Sicurezza e Legalità”, firmato dal Prefetto di Napoli Alessandro Pansa, e dal Presidente dell’Unione Industriali, Giovanni Lettieri, venerdì 17 ottobre, alla presenza del Ministro dell’Interno, Roberto Maroni.
*****
ART. 1
(recepimento della premessa)
Il contenuto della premessa, in tutte le parti di cui si compone, forma parte integrante e vincolante del presente atto.
ART. 2
(obiettivi)
1) la Prefettura - Ufficio Territoriale di Governo si impegna a:
- istituire entro tre mesi e coordinare il comitato delle sinergie per lo sviluppo nella legalità, quale luogo in cui le componenti statali e locali, individuate in relazione a problematiche specifiche, cooperano per il raggiungimento degli obiettivi previsti, garantendo il raccordo tra le esigenze di programmazione degli enti locali e quelle delle istituzioni e degli organismi coinvolti, allo scopo di razionalizzare e velocizzare i processi nel loro complesso;
- assicurare la trasparenza negli appalti pubblici anche con la previsione, in via sperimentale e su richiesta dei comuni, di una stazione unica appaltante come disciplinata dall’art.33 del D.Lgs. n.163 del 12.4.2006 “Codice dei contratti pubblici di lavori, servizi e forniture”;
- mettere in campo una strategia operativa a sostegno degli operatori economici, in grado di contrastare in modo adeguato il fenomeno criminale dell’estorsione incentivando il rapporto tra istituzione e vittima, oltre che valorizzando l’azione delle rappresentanze di categoria e dell’associazionismo con il concorso di tutte le componenti istituzionali ed economiche presenti sul territorio attraverso un circuito virtuoso di iniziative condivise in grado non solo di rendere efficace la risposta delle vittime che hanno scelto di denunciare i fatti criminosi, ma anche di contenere e ridurre il rischio per la loro sicurezza;
- intensificare i controlli da parte della task force costituita presso la prefettura di Napoli per garantire il rispetto delle norme in materia di igiene e sicurezza sul lavoro, di tutela del lavoratore e degli accordi sindacali sulla gestione del mercato di lavoro;
- definire, nell’ambito del tavolo tecnico già costituito tra forze dell’ordine e rappresentanti del mondo finanziario, gli interventi a tutela dei circuiti produttivi e finanziari a rischio;
2) l’Unione Industriali si impegna a:
- informare e sensibilizzare i rispettivi associati sulla necessità di denunciare subito eventuali richieste estorsive o forme d’intimidazione nonché qualsiasi tentativo d’infiltrazione criminale, promuovendo incontri tra gli stessi ed i rappresentanti delle forze di polizia;
- adottare un codice etico che preveda la cancellazione dell’impresa dall’associazione di categoria qualora il titolare non abbia denunciato il tentativo di estorsione subito e effettivamente accertato;
- costituirsi parte civile nei procedimenti penali in cui gli associati risultino essere parte offesa;
- aumentare le risorse specifiche in dotazione ai confidi in modo da facilitare l’accesso al credito degli operatori economici;
- sostenere solidalmente le vittime del racket e favorire l’installazione di opere di difesa passiva presso le imprese o attività commerciali, collegate con le forze dell’ordine;
- promuovere seminari e incontri di studio per la diffusione della conoscenza degli strumenti legislativi previsti in favore delle vittime dell’estorsione;
- promuovere campagne d’informazione anche con la diffusione su emittenti radiofoniche e televisive locali di messaggi e spot pubblicitari in grado di valorizzare la sinergia di intenti nonché la vicinanza delle istituzioni al cittadino;
- promuovere iniziative di sviluppo locale e di strumenti di garanzia per facilitare l’accesso al credito delle imprese, prevenendo, in tal modo, il fenomeno dell’usura;
- aiutare gli imprenditori a realizzare sistemi di sorveglianza e efficaci misure di difesa passiva, nella fase dei lavori e per l’opera completata.
ART. 3
(attuazione delle intese)
I predetti interventi saranno accompagnati da azioni concrete in grado di creare un ambiente favorevole per il recupero del tessuto socio-produttivo nella legalità e dall’elaborazione di strumenti di attuazione nei quali verranno definiti, d’intesa, i tempi e le modalità di esecuzione degli interventi.
I predetti protocolli attuativi, che saranno sottoscritti, entro sei mesi, dalle parti sociali e dal mondo produttivo con le istituzioni, potranno essere estesi alle altre amministrazioni pubbliche che svolgono compiti comunque connessi alle politiche di sicurezza integrata, nonché alle organizzazioni, concordemente individuate, quali più rappresentative in relazione alle iniziative previste.
ART. 4
(controllo e vigilanza sull’attuazione del protocollo d’intesa)
Fermo restando le competenze istituzionali riservate a ciascuno dei sottoscrittori del presente documento il comitato delle sinergie assicurerà anche il monitoraggio delle attività e la verifica dei risultati raggiunti, riunendosi almeno ogni tre mesi ovvero in tempi più ristretti qualora richiesto da uno dei componenti.
ART. 5
(durata del protocollo)
Il presente protocollo in via sperimentale avrà durata biennale, con decorrenza dalla sottoscrizione.
 |
