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TUTTO IN UN WEEKEND

a cura di Raffaella Venerando

Napoli sotterranea,
il volto profondo della cittÀ

C’è un’altra Napoli, esoterica, antica e misteriosa, che si cela sotto la superficie della città.
Il capoluogo partenopeo, infatti, è come se fosse posto su due livelli.
Quello sotterraneo è stato creato dai Greci tra la fine del IV e gli inizi del III secolo a.C., per prelevare dal sottosuolo ingenti quantità di tufo giallo che occorrevano per gettare le fondamenta e dare vita alla città.
Gli scavi di allora hanno così originato delle vaste cavità utilizzate in un primo tempo come tombe sotterranee, e poi, successivamente, adibite agli usi più diversi (cisterne di acqua, catacombe in epoca cristiana, rifugi antiaerei).
Ad oggi si contano circa settecento ipogei (cavità) sotto la coltre superficiale di Napoli - oltre a un elenco di più di 1500 segnalazioni d’ingressi a cavità non ancora censite - che occupano quasi un milione di metri cubi, in buona parte ancora visitabili (da chi non ha problemi di claustrofobia, ovviamente!).
Esiste più di una porta, più di un ingresso per accedere alla Napoli Underground: uno ad esempio si trova in via dei Tribunali, in pieno centro storico, presso la chiesa di San Lorenzo Maggiore.
Lungo questo percorso il visitatore sarà colto da pura meraviglia: oltre ai resti di una basilica paleocristiana, perfettamente riconoscibile, sono ancora del tutto individuabili alcune botteghe artigiane, tra cui quella del fornaio e quella del lavandaio.
Altro ingresso è quello in piazza San Gaetano, di fronte alla chiesa di San Paolo Maggiore.
Bisogna scendere fino a quaranta metri sotto al livello della strada per visitare un imponente acquedotto romano che si estende per quasi 10.000 metri quadrati, utilizzato ai tempi della seconda guerra mondale come rifugio antiaereo, come raccontano alcune epigrafi murarie. Nel rione Sanità, invece, ci sono tre catacombe di epoca paleocristiana molto ben conservate, la cui particolarità sta nel loro utilizzo. Queste catacombe, infatti, erano usate come cimitero più come luogo di ritrovo per i cristiani.
Quelle più rinomate per bellezza e importanza sono le catacombe di San Gennaro, cui si accede dalla chiesa della Madre del Buon Consiglio, risalenti al II secolo d.C., che hanno custodito le spoglie, a lungo, del Vescovo “miracoloso” della città.
La LAES - Libera Associazione Escursionisti Sottosuolo - organizza visite guidate della Napoli Sotterranea (durata circa 60 minuti) ambientate nell'acquedotto del Carmignano e nei ricoveri antiaerei della seconda guerra mondiale.
Per maggiori informazioni è possibile telefonare al numero 081.400256, oppure scrivere all’indirizzo di posta elettronica laes@lanapolisotterranea.it.
Per sapere invece di più sui tesori della Napoli nascosta, vi invitiamo a visitare il sito ricco di suggestive immagini dedicato alle meraviglie del sottosuolo della città partenopea e di tutto il mondo sommerso che la nostra regione custodisce nelle sue viscere: www.napoliunderground.org.
Il sito, utilissimo per scambiare opinioni e informazioni, consente - iscrivendosi - di accedere dal menu posto a sinistra dell’home page ad un forum. Gli iscritti al momento sono 170 circa: discutono tra loro di speleologia urbana e di nuovi possibili percorsi ed escursioni, condividono idee nuove e proposte. Una delle sezioni più interessanti è quella dedicata alle mappa del sottosuolo napoletano, scaricabile gratuitamente.