ARCHIVIO COSTOZERO

 
Cerca nel sito



Vai al numero in corso


  Dicembre 2012

Articoli n° 10
DICEMBRE 2008
UNIONE DI caserta - Home Page
stampa l'articolo stampa l'articolo

Confindustria Caserta rinnova le cariche: Della Gatta verso la presidenza

Beni culturali e sviluppo territoriale:
da Caserta un progetto pilota

L’impresa come fabbrica di competenze

Telecomunicazioni, il Comune realizza
una rete veloce per le aziende

di Antonio Arricale

Confindustria Caserta rinnova le cariche: Della Gatta verso la presidenza

Il presidente designato, indicato all’unanimità dai saggi, ha già incassato il disco verde della Giunta; l’elezione è prevista nel corso dell’assemblea, convocata il prossimo 11 dicembre





Grande appuntamento per Confindustria Caserta, giovedì 11 dicembre prossimo, giorno in cui l’assemblea generale delle aziende associate è chiamata ad eleggere il presidente del quadriennio 2008-2012.
Candidato unico alla guida dell’associazione è l’ingegnere Antonio Della Gatta, 58 anni, amministratore unico della Ing. Della Gatta Spa, e fino allo scorso maggio presidente della sezione Costruttori di Confindustria Caserta, individuato dai saggi (Gustavo Ascione, Gustavo De Negri e Giuseppe Staro) a conclusione del rituale giro di consultazioni.
Il presidente designato - va detto - ha già incassato (il 13 novembre scorso) il disco verde della Giunta, cui ha illustrato il programma e elencato i nomi della squadra. All’interno della quale, peraltro, va sottolineata una buona percentuale femminile, se è vero che due su sei dei più stretti collaboratori del presidente designato sono donne.
Ma ecco la composizione della squadra formata, a norma di Statuto, da tre vice presidenti: Rosario Caputo (con delega al Credito e Finanza), Luciano Morelli (Ambiente e bonifiche) e Renzo Polesel (Relazioni industriali); e altrettanti consiglieri incaricati: Gustavo Ascione (Infrastrutture e Energia), Emilia Capomacchia (Servizi e marketing associativo) e Daniela Mastrangelo (Formazione, Innovazione e Ricerca).
Un gruppo di lavoro - ha sottolineato il presidente designato, nella sua relazione - che dovrà contribuire a «rafforzare il ruolo dell’associazione sul territorio, tale da diventare motore e attore di tutti i processi decisionali per lo sviluppo locale».
Un obbiettivo che Della Gatta intende centrare sviluppando un programma poggiato su sette capisaldi: legalità, infrastrutture, formazione, credito, ambiente, pubblica amministrazione, relazioni industriali.
In capo a tutte le linee programmatiche, dunque, il presidente designato individua la soluzione del problema numero uno di questa provincia, quello della legalità. «Soluzione - argomenta Della Gatta - che è possibile attraverso quattro azioni d’intervento: 1) la presenza di un membro permanente in rappresentanza di Confindustria Caserta nel Comitato Provinciale per l’ordine pubblico e in tutti gli organismi impegnati a garantire maggiori livelli di sicurezza per cittadini e imprese; 2) l’istituzione di meccanismi per raccogliere in maniera anonima e girare alle autorità preposte le pressioni sugli associati; 3) elaborazione da parte della Prefettura di una lista di aziende fornitrici di servizi “legalmente certificate” dalla quale le imprese possono attingere per l’avvio di investimenti e appalti; 4) istituzione presso la Prefettura di una Centrale Unica degli Appalti a garanzia della più totale Trasparenza».
«Un discorso, quello della legalità - afferma Della Gatta - che si accompagna di pari passo a quello della sicurezza dei luoghi di lavoro, per i quali si immagina l’istituzione di un organismo interno a Confindustria che verifichi l’andamento dei parametri di sicurezza degli associati».
Quindi l’attenzione del presidente designato è volta ai problemi della pubblica amministrazione (per i quali vengono previsti protocolli di semplificazione e l’operatività degli sportelli unici), delle infrastrutture («Policlinico, Sistema metropolitano Casertano, nuova Alifana, viabilità stradale ed autostradale, Interporto Marcianise Maddaloni, aeroporto di Grazzanise e porto turistico di Pinetamare sono i punti strategici sui quali vi sarà la nostra massima attenzione»), dell’energia e soprattutto dell’ambiente. Settore, quest’ultimo, per il quale sono importanti sia i progetti di bonifica che di recupero a fini produttivi delle aree dismesse. Con un accento particolare per «l’accelerazione della rifunzionalizzazione degli impianti di depurazione e della realizzazione di condotte sottomarine alla foce dei Regi Lagni».
Ovviamente, ricorda il presidente designato, «per riuscire a sostenere tali sfide e per favorire la massima partecipazione, proporrò nel primo Consiglio Direttivo l’istituzione di Comitati, aperti alla partecipazione di tutti gli Associati». Comitati a sostegno dell’azione dei capisaldi programmatici (Legalità, Comitato Energia e Infrastrutture, Relazioni Industriali, Ambiente e Bonifiche, Internazionalizzazione, Ricerca e Innovazione, Pubblica Amministrazione e Imprenditoria Femminile).
Infine, più di un riferimento alla contingenza economica, che preoccupa non poco le imprese, e che deve essere affrontata - dice Della Gatta - spingendo ancor di più l’acceleratore sull’innovazione, dunque intensificando i rapporti con il mondo dell’università e dei saperi e rendendo operativo il Technodistrict; istituendo un tavolo di confronto con l’Abi, per uscire dall’attuale stretta creditizia; sperimentando con il sindacato, partendo proprio da qui, dalla provincia di Caserta, relazioni industriali più moderne (con particolare riguardo alla contrattazione di secondo livello) finalizzate a creare condizioni di maggiore competitività per le imprese casertane.
Ora al presidente designato non resta che affrontare il voto dell’assemblea di Confindustria Caserta convocata, appunto, per l’elezione del nuovo presidente il giorno 11 dicembre prossimo, alle ore 16, presso la sede di via Roma.

Carlo Cicala: l’associazione parte civile al fianco degli imprenditori vittime del racket

Confindustria Caserta si costituirà parte civile in tutti i processi che vedono coinvolti gli associati come vittime del racket. Lo ha deciso il Consiglio direttivo dell’associazione degli industriali di Terra di Lavoro, su proposta del presidente Carlo Cicala, nel corso della riunione del 13 novembre scorso.
Il Consiglio direttivo ha anche deliberato l’istituzione della commissione incaricata di elaborare il codice di autoregolamentazione delle imprese, sulla scorta del quale gli associati saranno tenuti oltre che ad una condotta irreprensibile in materia di legalità, a denunciare eventuali pressioni o soprusi subiti da parte della camorra.

«Quello della legalità e della sicurezza è il problema dei problemi», ha sottolineato il presidente Carlo Cicala. «Ed è un problema che si può risolvere, anzi, che si deve risolvere anche e soprattutto con il nostro contributo». Cicala ha ricordato i dati di una ricerca dell’economista Vittorio Daniele dell’Università di Catanzaro, secondo cui il fatturato dei clan ammonta all’impressionante cifra di centomila milioni l’anno. «E si tratta - ha sottolineato Cicala - di ricchezza sottratta non soltanto alla contabilità dello Stato, ma anche all’economia legale, già duramente provata, peraltro, dalla crisi internazionale. É questo, anzi, un motivo in più per reagire, per dire basta, per ribellarci».
La proposta di Cicala è stata approvata all’unanimità dal Consiglio direttivo.



Download PDF
Costozero: scarica la rivista in formato .pdf
Dicembre - 2.585 Mb
 

Cheap oakleys sunglassesReplica Watcheswholesale soccer jerseyswholesale jerseysnike free 3.0nike free runautocadtrx suspension trainingbuy backlinks
Direzione e Redazione: Assindustria Salerno Service s.r.l.
Via Madonna di Fatima 194 - 84129 Salerno - Tel. (++39) 089.335408 - Fax (++39) 089.5223007
Partita Iva 03971170653 - redazione@costozero.it