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L’impresa come fabbrica di competenze
Telecomunicazioni, il Comune realizza
una rete veloce per le aziende
di Flavia Martinisi
Telecomunicazioni, il Comune realizza
una rete veloce per le aziende
A Pignataro Maggiore l’esempio virtuoso di una joint venture pubblico-privato:
con un investimento modesto l’amministrazione risolve d’un colpo il digital divide delle imprese del territorio e fornisce importanti servizi ai cittadini. A basso costo
Il giorno 13 novembre è stato presentato presso la sede di Confindustria in Caserta il progetto relativo alla copertura Wireless dell’area industriale di Pignataro Maggiore, realizzato dal Comune di Pignataro attraverso la collaborazione tra la società patrimoniale, Pignataro Patrimonio srl, e la società casertana Maxfon Campania Srl che vanta una comprovata esperienza nel settore delle telecomunicazioni.
Il progetto prende le mosse dalla situazione in cui versa l’area industriale di Pignataro Maggiore ed il territorio circostante dal punto di vista dei servizi di telecomunicazione: infatti sono soprattutto le aziende a soffrire della carenza di servizi di connettività Internet a larga banda e, in alcuni casi, anche della mancanza di linee telefoniche idonee per le loro specifiche esigenze.
La soluzione presentata riguarda il superamento di tale divario tecnologico, “digital divide”, attraverso la realizzazione di una rete proprietaria e dedicata alle comunicazioni dell’area industriale e del territorio circostante; tale infrastruttura permetterà di erogare a tutti gli utenti connessi e in primis alle aziende insediate, servizi di elevata qualità e ad un prezzo inferiore almeno del trenta per cento rispetto a quello di un servizio analogo erogato attraverso le infrastrutture tradizionali. I servizi erogabili immediatamente sono quelli di connessione in banda larga alla rete Internet e di telefonia VoIP (Voice over Internet Protocol). Con specifico riferimento al sistema di telefonia VoIP c’è da sottolineare che, oltre alla innovazione ed al conseguente incremento di funzionalità che permette la digitalizzazione della fonia, esso permette un consistente abbattimento dei costi di “bolletta telefonica” come testimoniato dalla stessa Finanziaria 2008 (Art. 2 commi 591-593) che nell’ambito dei provvedimenti tesi alla riduzione dei costi per le Pubbliche Amministrazioni ha introdotto l’obbligo di utilizzare dal 1° gennaio 2008 i servizi “Voce tramite protocollo internet”. La stessa recita testualmente che «il mancato adeguamento alla predetta disposizione comporta la riduzione, nell’esercizio finanziario successivo, del 30 per cento delle risorse stanziate nell’anno in corso per le spese di telefonia».
Il progetto prevede una prima fase già realizzata e funzionante riguardante la copertura dell’area industriale e subito, come secondo step, l’allargamento dei servizi anche al centro abitato del Comune. Particolare accento va posto sulle tecnologie utilizzate che permettono di realizzare il tutto con un impatto ambientale praticamente nullo; sia le dimensioni degli apparati, che non prevedono la realizzazione di strutture portanti dedicate ma necessitano di una installazione tipo quella delle antenne TV o satellitari domestiche, e sia le potenze erogate del tutto trascurabili (basti pensare che la potenza massima emessa è di 1 Watt EIRP contro quella dei dispositivi della telefonia cellulare che si aggira intorno ai 10 Watt EIRP) concorrono a rendere il tutto “trasparente” dal punto di vista ambientale.
Il progetto di Pignataro, però, ha prospettive ben più lunghe. La fase attuale, infatti, oltre a sopperire ad una domanda che non trovava risposta nel mercato, rappresenta anche la fase sperimentale di un servizio che potrebbe essere esteso all'intero agro caleno, andando a completare con la costruzione del raccordo stradale finanziato dalla regione Campania un sistema di infrastrutture che colmerà quelle mancanze che hanno frenato quest'area per lungo tempo e che al momento è quella con le maggiori prospettive industriale di crescita. Dato confermato dal fatto che l'altra zona del casertano ad alta concentrazione industriale, Marcianise, viene considerata dagli investitori ormai satura. Un progetto, che combinato agli interventi della Provincia e della Regione, punta a cambiare il volto delle cittadine dell'agro caleno, tradizionalmente votate ad attività rurali, e a lanciare Pignataro Maggiore, e le città che la circondano, tra i maggiori centri che potranno attirare i fondi stanziati per favorire l'insediamento di imprese che operano nell'Information Technology e nelle “nuove energie”.
A presentare la soluzione ad alcuni dei problemi principali del secondo polo industriale della provincia (il comune di Pignataro circa 20 aziende di grande rilevanza), il primo cittadino della città dell'agro caleno, Giorgio Magliocca, il suo vice Piergiorgio Mazzuoccolo, il responsabile tecnico del progetto, Tommaso Aniello della Maxfon Campania, e i dirigenti della Pignataro Patrimonio S.r.l., Giuseppe Vitiello e Mario Di Cosmo. L'accordo che ha portato alla costruzione dell'importante infrastruttura ha comportato un costo di 70mila euro, suddiviso al 50 per cento tra le due aziende, grazie ad un sistema di Project financing che lascerà la proprietà dell'infrastruttura al Comune e la gestione dei servizi al partner privato, per nove anni rinnovabili in seguito. Grazie al centro di controllo che sorge all'interno dell'area aziendale della Igat S.p.a. il sistema di comunicazione wireless permetterà, grazie alla costruzione di una dorsale in fibra ottica e la diffusione nelle diverse direzioni tramite onde elettromagnetiche, la costituzione di un mezzo di comunicazione senza fili assente nel resto della provincia di Terra di Lavoro. Rete che permetterà, oltre alla facilitazione della comunicazione interna tra gli aderenti al progetto, l'espletamento di nuovi servizi innovativi quali il già citato VoIP, ma soprattutto la possibilità di fornire servizi di carattere sociale importante, quali la telesorveglianza e la telemedicina. |