Sicurezza sul lavoro, le nuove norme
Confindustria esamina il decreto legge
Puntare sulla formazione e sull’informazione
Come ridurre gli infortuni sul lavoro
Decolla la filiera aerospaziale e dell’Energia
Innovazione e tecnologia in Alta Irpinia
Nasce il consorzio “Irpinia Automotive”
Un progetto promosso da Confindustria Avellino
di Filomena Labruna
Puntare sulla formazione e sull’informazione
Come ridurre gli infortuni sul lavoro
Maria Josè Vaccaro, ordinario di diritto del lavoro presso l’Università di Salerno, presenta ad Avellino uno studio dal quale emergono significativi spunti di riflessione
Confindustria Avellino in prima linea per diffondere la cultura della sicurezza sul lavoro. Nel mese di luglio, presso la sede di via Palatucci, si è svolto un evento nel corso del quale esperti del settore, rappresentanti del mondo accademico, istituzionale, sindacale e delle associazioni di categoria si sono confrontati sul tema, approfondendone gli aspetti normativi. Ai lavori hanno preso parte Pietro Zanini, presidente della Sezione metalmeccanici della Confindustria Avellino, Maria Josè Vaccaro, ordinario di diritto del lavoro presso l’Università di Salerno, Marco Capece, ricercatore di diritto del lavoro, Luigi Matarese, Direttore regionale Inail Campania e Giuseppe Lodato della Direzione regionale del lavoro della Campania. Dal presidente della Confindustria Avellino, Silvio Sarno, l’appello affinché le nuove norme segnino per le imprese un cambio culturale, indispensabile ad invertire la tendenza degli infortuni sul lavoro che aumentano drammaticamente.
Per Maria Josè Vaccaro, che ha curato sull’argomento un’interessante indagine, occorre fare di più in termini di formazione ed informazione.
Il numero degli infortuni sul lavoro continua ad essere eccessivamente elevato. Come controllare questo fenomeno?
Occorre analizzare i dati dai quali emerge che la maggior parte degli infortuni si verifica nelle piccole imprese nelle quali l’attuazione della normativa sulla sicurezza è certamente meno puntuale, sia per gli alti costi che la stessa presenta, sia per la complessità di applicazione. Nel settore delle costruzioni che pullula di piccole imprese il problema è aggravato dalla disciplina degli appalti e subappalti. E per questa ragione che il nuovo decreto sulla sicurezza generalizza l’obbligo di specificare nei contratti i costi della sicurezza e prevede l’obbligo di controllo sulle offerte anomale. È indubbio, infatti, che gli eccessivi ribassi vengono assorbiti con risparmi sui costi della manodopera e della sicurezza.
Esiste un piano di prevenzione adeguato?
Il decreto n. 81 del 2008 fa certamente dei passi importanti in questa direzione prevedendo tra i compiti della Commissione consultiva permanente quello di valicare e diffondere esempi di “buona prassi” per ridurre i rischi di incidenti nelle Pmi e aprire la strada ad una nuova cultura della sicurezza, valorizzando le relazioni con le istituzioni e le parti sociali, creando figure professionali specifiche, realizzando un polo formativo adeguato, utilizzando tecnologie informatiche moderne per rendere i controlli sempre più pressanti e puntuali.
Quali sono gli altri interventi necessari?
Nella stessa ottica è importante la previsione della finanziabilità di attività formative e di attuazione di nuovi modelli organizzativi nelle Pmi. È essenziale, infatti, che alla base vi sia una conoscenza delle regole da applicare. Soltanto con la collaborazione di tutti possiamo creare una cultura diffusa della sicurezza. |