ARCHIVIO COSTOZERO

 
Cerca nel sito



Vai al numero in corso


  Dicembre 2012

Articoli n° 07
AGOSTO/SETTEMBRE 2008
 


Inserto

Confindustria Avellino
Assemblea Privata
Relazione del Presidente Silvio Sarno

scarica - 101 Kb
GLOBAL ART - Home Page
stampa l'articolo stampa l'articolo

di Stefano Castelli Gattinara, Architetto

Da Lisbona ad Oporto
Un tour alla scoperta della magia lusitana



Il consiglio per visitare il Portogallo, in modo agevole, è quello di raggiungere il Paese in aereo, atterrando a Lisbona e decollando da Oporto, dopo un tour in auto per i luoghi più caratteristici dato che a parte le due grandi città, Lisbona e Oporto, il resto del Paese non è dotato di una comoda e capillare rete infrastrutturale.

Lisbona è una capitale multiculturale, con importanti monumenti e vivaci quartieri, è servita da un ottimo sistema di trasporto pubblico basato su metropolitana, autobus, tram e funicolari. Uno dei quartieri più caratteristici e vivi è l'Alfama, l’unico sopravvissuto al terribile terremoto che nel 1755 distrusse tutta la città. Grazie a ciò ha mantenuto intatto l'originale labirinto di vicoli stretti, piazzette e improvvisi belvedere dell'antica città visigota e poi araba. A dominare il quartiere il Castelo de São Jorge, del quale purtroppo sono rimaste solo le mura, da dove si può ammirare uno splendido paesaggio. L’Alfama è anche il quartiere dove ascoltare, nei numerosi locali (tascas), il fado, per esempio alla “Tasca do Chico” in Rua do Diario de Noticias, il lunedì e mercoledì dalle 22 all'1 di notte. Il quartiere è ricco di locali dove assaggiare la cucina portoghese come il "Bacalhau à brás", una ricetta molto particolare fatta con baccalà secco sfilettato, cipolla, uova, patate fritte, olive nere e prezzemolo, o la "carne de porco à portuguesa", uno spezzatino fatto con filetto di maiale e patate saltate nel vino, oppure la “carne de porco à alentejana” dove le vongole sostituiscono le patate.
La collina opposta all'Alfama è quella del Bairro Alto, un intreccio di vicoli in cui palazzi nobiliari si alternano ad abitazioni popolari da cui si affacciano bar, ristoranti, e locali di musica dal vivo. È il quartiere degli artisti e dei creativi, delle librerie e della moda, degli antiquari e dei ristoranti ma, soprattutto, è il quartiere della vita notturna. Sulla stessa collina del Bairro Alto si trova il Chiado, da sempre quartiere culturale di Lisbona. Particolarmente amato da Fernando Pessoa, è qui che si trova il famoso caffè “A Brasileira” tanto amato dal poeta che vi passava intere giornate a leggere e scrivere. Buona parte degli edifici del quartiere sono stati ricostruiti a seguito dell’incendio che nel 1988 lo devastò. La ricostruzione fu affidata all’architetto portoghese Alvaro Siza Vieira. Al Chiado sono presenti i resti nella Chiesa del Carmo, imponente rovina della più grande chiesa gotica della città. La cattedrale, danneggiata dal terremoto del 1755, non venne mai ricostruita.

Una tappa imperdibile per gli amanti della gastronomia è senz'altro la famosa ed antichissima "Pastelaria de Belém" situata nell'omonimo quartiere, una pasticceria storica, nota per avere inventato la ricetta dei "pastéis de nata", canestrelli di pasta sfoglia riempiti di crema cotta al forno. A pochi metri dalla pasticceria si trova il "Mosteiro dos Jerónimos", enorme e straordinario esempio di architettura manuelina, di fronte ad esso il Centro culturale progettato dall’architetto italiano Vittorio Gregotti. Infine, da non perdere, il moderno quartiere dell’Expo’98, ribattezzato Parque Das Nacoes. Il modo più facile per raggiungerlo è con la metropolitana fino alla stazione Oriente, progettata dall’architetto spagnolo Santiago Calatrava. In realtà si tratta di un vero e proprio nodo infrastrutturale: sotto terra si trova la stazione della metro, al piano terra la stazione degli autobus e sopra ancora la stazione dei treni.
Tra i vari padiglioni dell’Expò, oltre alla famosa vela di Alvaro Siza, si può trovare uno dei più grandi acquari d’Europa, l'”Oceanario”. Con il “Teleferico” si può attraversare tutta l’area da nord a sud fino alla torre Vasco de Gama, dalla quale poi si può riscendere sull’omonimo ponte.

Partendo in auto da Lisbona, in direzione nord, si incontra Sintra. Il suo paesaggio, che è stato dichiarato dall’UNESCO Patrimonio Mondiale dell'Umanità, comprende il Castello, di origine araba arroccato su una collina in posizione dominante rispetto l'abitato, il Palacio Nacional, riconoscibile per i due enormi camini di forma conica, eretto in forme gotico-moresche e ampliato in stile manuelino, ed, infine, il Palacio da Pena, eterogeneo complesso architettonico costruito nel 1840-50. Con una deviazione di soli 18 km, si giunge a Cabo da Roca, il punto più occidentale del continente europeo.
Salendo ancora si incontra Coimbra, famosa per la sua Università fondata nel 1290, fra le prime in Europa, che ospita, oltre agli studenti del luogo, circa 20.000 universitari provenienti dalle altre città del Portogallo. Affascinante è la visita della biblioteca interna. Tra le opere di architettura contemporanea si segnala la Facoltà di Ingegneria dell'Università, opera dell’architetto Gonçalo Byrne. Ancora più a nord, meta finale, Oporto seconda città del Portogallo. Oporto è da sempre un importante polo industriale e commerciale. La parte moderna della città vive in perfetta simbiosi con quella antica, dichiarata anch’essa Patrimonio dell'Umanità dall'UNESCO nel 1996. I ponti, che collegano le due sponde del fiume Douro, sono i punti di riferimento cittadini. Il più famoso è il Ponte de Dom Luis I, a due livelli, che collega la città con Vila Nova de Gaia, la città gemella di Oporto dove ci sono le cantine del famoso vino la cui visita, con degustazione, storia e metodi per distillarlo, è d’obbligo. A est si trovano i due ponti della ferrovia, uno dei quali fu progettato da Eiffel.

Il modo migliore per visitare il centro storico di Oporto è quello di girare a piedi e inoltrarsi nella fitta rete di stradine per scoprire scorci inattesi. Oporto nasconde anche alcune bellezze di architettura contemporanea. La più recente è la “Casa da Musica”, un auditorium sala concerti progettato dall’olandese Rem Koolhaas e dislocato nelle vicinanze del centro storico. L’involucro esterno di cemento bianco, con le coperture alte fino a 4 m, è ritagliato da grandi finestre così da creare un rapporto tra le attività interne e la città. Ancora, a Serralves, poco fuori Oporto, il Museo di Arte Contemporanea di Alvaro Siza. Dello stesso architetto portoghese la facoltà di Architettura e, per chi si volesse spingere fino all’Oceano, le piscine a Leça da Palmeira una vera e propria struttura balneare sul mare.
Con qualche giorno in più, a sud di Lisbona, vale la pena visitare l’Alentejo, regione che fonda la sua bellezza nel paesaggio ancora incontaminato con le spiagge più belle del Portogallo.

Download PDF
Costozero: scarica la rivista in formato .pdf
Agosto - 2.265 Mb
 

Cheap oakleys sunglassesReplica Watcheswholesale soccer jerseyswholesale jerseysnike free 3.0nike free runautocadtrx suspension trainingbuy backlinks
Direzione e Redazione: Assindustria Salerno Service s.r.l.
Via Madonna di Fatima 194 - 84129 Salerno - Tel. (++39) 089.335408 - Fax (++39) 089.5223007
Partita Iva 03971170653 - redazione@costozero.it