IL CUCCHIAINO
di Vito Salerno Ristorante “DEJA VOUS CLUB”
Via Sabato De Vita, 5
Capezzano di Pellezzano (Sa)
Telefono: 331.8669976
Chiuso il lunedì
Aperto solo la sera,
domenica a pranzo
su prenotazione
Se siete alla ricerca di un posto nuovo che rappresenti una bella scoperta da poter consigliare, allora sperimentate senza esitazioni l’ultima novità del panorama gastronomico salernitano, il Deja Vous Club di Pellezzano. Il nome di questo interessante ristorante, appena fuori dal centro del capoluogo e immerso nel verde del confinante complesso sportivo della «Sequoia», non è un errore linguistico, bensì un curioso gioco di parole che vuole più o meno dire: “Eccoci a Voi”. E l’esordio, frutto del coraggioso investimento dell’imprenditore Clemente Nappi, è di quelli indovinati perché basati sul giusto equilibrio tra novità e tradizione, in particolare per quel che riguarda nella stagione estiva la cucina di pesce. In sala dirige le operazioni con garbo e professionalità il nolano Gaetano De Maio, che vanta trascorsi importanti in grandi realtà come il Ritz a Londra, Aimo e Nadia, Le Calandre. I clienti possono scegliere di cenare sotto l'ampia struttura esterna o all'interno nell’elegante e raffinata sala. L’ambiente è senz’altro ricercato ma l’atmosfera è al tempo stesso rilassante grazie alla spontanea cordialità con la quale De Maio accoglie tutti i suoi ospiti. L’attenzione al cliente del personale di servizio è massima, pur tuttavia risultando sempre molto discreta. Osservando l’offerta eno-gastronomica, la carta dei vini non lascia assolutamente a desiderare, con un'ordinata lista di etichette, e i piatti proposti rappresentano la perfetta sintesi dell'esperienza di De Maio. E, come di consueto, eccovi il nostro menu. Tanto per iniziare, un’intrigante contrapposizione di sapori fruttati e pungenti con degli assaggi di pregiati oli irpini, il Ravece e il Marinese. Per antipasto, dei delicati involtini di melanzane con provola di Paestum e ricotta di Tramonti, un prelibato piatto di mare con un’insalata di polipo, tartufi, fasolari e alici salernitane, una sfiziosissima fritturina di fragaglie e per concludere delle alici impanate da intingere nell’aceto e da mangiare rigorosamente con le mani. Passando ai primi, due piatti semplici per esaltare la freschezza del pescato, le tagliatelle di pasta all'uovo con gamberi scottati e i paccheri ripieni con polpa di scorfano. Per continuare questo trionfo del fresco, poi, una scelta coerente potrebbe essere il filetto di cernia al forno. Il tutto accompagnato da una bottiglia di bianco Fiano di Avellino Docg “La Casa dell'Orco” della famiglia Musto, vino di straordinaria eleganza e dal gradevole ed armonico profumo. Anche la pasticceria è di pregevole livello con, ad esempio, un simpatico pre-dessert a base di cornettini croccanti di ricotta bagnati con amaretto di Saronno e, quindi, una classica, ma intramontabile, delizia al limone, magari resa più particolare abbinandola a una schiumosa e leggera birra belga come la “Duchesse de Bourgogne”. In definitiva, tutto molto piacevole, anche il conto finale, una ulteriore nota positiva per questo bel locale dal futuro promettente. |