TUTTO IN UN WEEKEND
PALINURO
Il nome di Palinuro deriverebbe da quello del nocchiero di Enea raccontato nell'Eneide virgiliana. Palinuro, tradito dal sonno, qui cadde in mare e annegò. Il paesaggio in questo tratto di costa lascia senza fiato con le sue rocce che cadono a picco nel mare da oltre 50 metri, su cui crescono piante e fiori tipici del clima mediterraneo, tra cui la famosa primula. Ma le attrazioni più affascinanti Palinuro le cela sotto il livello del mare: 32 grotte delle quali le più importanti sono la Grotta azzurra e la Grotta d'argento, che devono il loro nome agli spettacolari giochi di luce sull'acqua, la Grotta del sangue, così chiamata per la presenza di piccole alghe rosse e quella dei Monaci dove le formazioni calcaree sembrano avere la forma di monaci in preghiera. Vero emblema di Palinuro è l'Arco naturale (nella foto), un grande costone di roccia disegnata dal vento che si protende verso il mare.
Da vedere:
San Severino, un borgo medievale quasi fermo nel tempo nel cuore della valle del Mingardo; l'Antiquarium che conserva resti della necropoli del VI secolo a.C. ritorvata in zona; il palazzo baronale Rinaldi, dove risedette nel 1814 il re di Napoli Gioacchino Murat. |