| Etica d’impresa e rispetto dei ruoli
Ecco la sfida per lo sviluppo
 Agostino GALLOZZI
Presidente Confindustria Salerno
Scrivere l'editoriale di CostoZero pochi giorni dopo la mia elezione alla presidenza di Confindustria Salerno è per me particolarmente impegnativo. Il nostro magazine è diffuso capillarmente nel sistema confindustriale e, nello stesso tempo, ha acquisito negli anni - prima con la direzione di Antonio Paravia e poi con quella di Andrea Prete - autorevolezza e prestigio sempre maggiori.
Ritengo di dovere sottolineare subito un aspetto che per me è prioritario: CostoZero è uno strumento di assoluta rilevanza per manifestare il nostro pensiero e per divulgare - anche, soprattutto, al di fuori della realtà associativa - le nostre analisi; i nostri progetti; le nostre critiche e le nostre proposte. è proprio per queste motivazioni che il cammino intrapreso in questi anni deve essere ulteriormente valorizzato. CostoZero ha tutte le carte in regola per inserirsi a pieno titolo nel panorama dell'informazione economica e finanziaria di qualità della nostra regione, continuando ovviamente a riservare massima attenzione alle attività delle Territoriali e della Federazione Regionale. Dicevo prima che è già un periodico autorevole. Ecco, il mio auspicio è che possa ancora più stabilmente continuare a “fare opinione” sulla base di una “lettura” dei nostri territori documentata e basata su dati certi, scientificamente rilevati. È certamente una sfida difficile ed impegnativa, ma a mio giudizio vale assolutamente la pena di provare a raccoglierla.
Naturalmente “approfitto” di questo spazio per salutare tutti i lettori di CostoZero; gli inserzionisti, ai quali va la mia gratitudine per il sostegno offerto a questa iniziativa editoriale; la redazione che giorno per giorno cura impeccabilmente il prodotto.
All'interno di questo numero è stata inserita la relazione programmatica presentata all'Assemblea dei Soci che mi ha eletto alla presidenza di Confindustria Salerno. In quelle pagine c'è il mio pensiero sul ruolo dell'impresa nel contesto nel quale ci troviamo a vivere e lavorare. Ho posto al centro della mia riflessione l'esigenza di recuperare il valore dell'etica imprenditoriale per rafforzare l'autonomia e l'indipendenza delle aziende. Se rinsaldiamo la nostra credibilità, avremo più voce per riaffermare il nostro ruolo, le nostre aspettative, la nostra visione, senza dimenticare i nostri doveri. Solo in questo modo l'impresa potrà chiedere allo Stato di “fare” lo Stato e di creare le condizioni più adatte per la crescita economica e produttiva dei nostri territori.
Noi abbiamo dimostrato in anni difficili di sapere “fare” l'impresa.
|
