Parte da Benevento
il rilancio del Turismo Ambientale
L’UniversitÀ del Sannio “laurea” Luigi Abete
Parte da Benevento
il rilancio del Turismo Ambientale
Dagli incontri della Borsa emerge la centralità
delle infrastrutture nello sviluppo turistico
di Francesca ZAMPARELLI
Si è tenuta, in questi giorni, la Borsa del Turismo Ambientale e Rurale, ospitata al MUSA di Benevento, che ha rappresentato un momento importante delle azioni promozionali svolte, negli ultimi anni, dalle amministrazioni locali che hanno creduto nel turismo quale reale opzione di sviluppo economico e sociale.
La manifestazione ha rappresentato un luogo di sintesi e di confronto tra i diversi attori che giocano un ruolo fondamentale per la crescita del turismo ambientale e rurale.
La Borsa del Turismo Ambientale e Rurale si distingue dalle altre iniziative di settore proprio per la sua connotazione territoriale e per il proprio orientamento alla valorizzazione e promozione di queste forme di turismo.
Si tratta della prima manifestazione di questo genere, nel Mezzogiorno, che si è svolta proprio in un'area che esercita una grande capacità di attrazione nei confronti della domanda, avendo consolidato una propria immagine ed identità. Questo appuntamento ha contribuito a costruire e consolidare tale immagine, cercando di differenziare la proposta turistica che è ancora troppo schiacciata sulla sola fruizione balneare.
I vari momenti di incontro che hanno caratterizzato la Borsa hanno voluto proporre e valorizzare il territorio, a cominciare da quello delle aree interne della Campania, quale meta autonoma di viaggi e soggiorni, attraverso un'offerta pienamente fruibile e godibile da parte del grande pubblico del turismo “di prossimità”, ma anche dei visitatori nazionali ed internazionali.
Per fare questo, i vari operatori turistici si sono appellati alle istituzioni presenti affinché si attivassero, in tempi celeri, interventi sulla rete infrastrutturale locale.
Infatti, per il Presidente di Federturismo Regionale, Vincenzo Lombardi, programmare la crescita turistica significa programmare investimenti in infrastrutture, porti, aeroporti, ferrovie, autostrade, ponti, tutto ciò che rende facile raggiungere posti e renderli gradevoli al soggiorno con tempi di percorrenza accettabili.
Dal punto di vista infrastrutturale la provincia beneventana mostra nel complesso una dotazione meno sviluppata rispetto al resto del territorio nazionale e regionale. Nel 2005, infatti, il numero indice della dotazione infrastrutturale è pari al 61,6 è inferiore al numero indice campano (98,7), mentre appare più vicino a quello della dotazione infrastrutturale media del Mezzogiorno (72,9).
Inoltre la provincia di Benevento, se da un lato appare ben servita dalla rete ferroviaria presentando un numero indice (126,2) superiore alla media nazionale (100) e regionale (124,4), dall'altro, per quanto riguarda le altre infrastrutture, possiede una dotazione quantitativamente e qualitativamente inferiore non solo alla media nazionale, ma anche a quella regionale.
Sotto l'aspetto relativo agli interventi strategici legati alla rete delle interconnessioni e alla pianificazione regionale dei trasporti, Benevento riceve una scarsa attenzione, soprattutto rispetto agli interventi previsti nelle aree costiere.
In particolare, mentre sono state immaginate numerose azioni di potenziamento del cosiddetto corridoio 1 (Berlino, Milano, Roma, Palermo) con la realizzazione e/o il potenziamento di due interporti (Nola e Marcianise) e di due aeroporti (Pontecagnano e Grazzanise), non si riscontra, invece, analoga attenzione per il cosiddetto corridoio 8 di collegamento trasversale tra l'est e l'ovest, sulla cui direttrice è collocata la città di Benevento.
Sul punto si ribadisce la necessità di accelerare la cantierazione del raddoppio della Benevento-Telese-Caianello, per renderla quanto prima percorribile.
È stata accolta con favore la priorità data alla nuova linea ferroviaria alta velocità Napoli, Caserta, Benevento, Bari, opera che consentirà a Benevento di svolgere completamente un ruolo di cerniera.
Circa gli interventi sul sistema ferroviario, invece, gli stessi debbono garantire la chiusura dell'anello della Metropolitana regionale, che consentirebbe il rapido collegamento non solo tra Benevento e la Valle Caudina con Napoli, ma anche tra Caserta e Benevento via Valle Telesina.
Mentre nessun intervento è previsto per l'interporto e l'aeroporto, che a nostro avviso rappresenterebbero infrastrutture strategiche di sviluppo, soprattutto alla luce della recente apertura dell'Ufficio Dogane nella città capoluogo.
Altro aspetto da non sottovalutare è l'intermodalità dei trasporti che, oggi, costituisce un fattore critico di successo per attrarre segmenti internazionali di domanda turistica.
Sotto le spinte dei processi di integrazione globale, in qualche modo mutati o rallentati, la dimensione locale è chiamata a ridefinire la propria identità.
É il momento di puntare su nuovi meccanismi di relazione tra periferie e centro. Con un problema in più: evitare di cadere nel solito errore degli ultimi anni, quando la proposta locale si è impantanata nel localismo dell'offerta.
Al contrario: il localismo della proposta si deve integrare con la globalità del marketing. La necessità è tanto più forte quanto più il mercato interno appare destinato a concorrere in maniera agguerrita per intercettare flussi turistici mai passati sul proprio versante.
Il territorio è un'entità complessa, composta da attori, risorse e relazioni che è necessario valorizzare partendo dal suo spirito, dalla sua vocazione.
Ed è il territorio, assieme ai suoi operatori turistici, ad appellarsi alle Istituzioni sulla necessità di programmare il “turismo” in maniera sinergica e mettendo a sistema tutte le risorse che lo stesso offre.
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