Presentato uno studio
del Centro di Occupabilità Femminile di Benevento per comprendere
le dinamiche del mercato
a cura della Redazione CostoZero
É stato presentato uno studio del Centro di Occupabilità Femminile (COF) del Comune di Benevento dal titolo: “Matching - Analisi sulla domanda ed offerta di lavoro femminile nella città di Benevento”.
L'indagine mostra un quadro della dinamica della domanda e dell'offerta di lavoro femminile poco confortante in quanto incrociando il campione di 604 donne e 120 micro e piccole imprese locali, emerge la necessità di coniugare l'occupazione con le esigenze della famiglia, si evincono modalità di reclutamento attraverso canali informali e aspettative remunerative molto basse.
Dall'indagine svolta dal COF risulta, infatti, che le donne preferiscono un lavoro part-time, sono interessate soprattutto ai comparti del terziario e dell'artigianato e, nella quasi totalità dei casi, trovano un lavoro tramite canali informali.
Tra tutti i dati disponibili, colpisce uno in particolare: il 53 per cento delle donne intervistate dichiara di preferire un lavoro part-time, segno che c'è la consapevolezza di dover prestare attenzione anche alle esigenze della famiglia in assenza di strumenti in grado di garantire la sua preservazione.
Sul fronte dell'offerta di lavoro fanno riflettere le modalità di reclutamento e le aspettative remunerative. Infatti una percentuale bassissima di lavoratrici viene reperita grazie agli Istituti scolastici, Università o Associazioni di categoria, mentre la maggior parte viene assunta tramite canali informali.
Inoltre, un altro elemento fondamentale risulta essere che la maggior parte delle intervistate, anche tra le laureate che costituiscono un quarto del campione, si accontenterebbe di guadagnare tra i 400 e i 600 euro al mese.
Sul fronte della domanda, invece, i dati emersi dall'indagine mostrano, in generale, una grande varietà di tipologie contrattuali.
Infatti le forme più ricorrenti sono il part-time, la collaborazione stagionale, la collaborazione a progetto.
Comunque, dall'indagine risulta che sono circa dieci le forme contrattuali più utilizzate che, nel loro insieme, mostrano un minor ricorso al lavoro nero.
La ricerca pubblicata da Centro di Occupabilità Femminile del capoluogo sannita, vuole essere uno strumento di monitoraggio per misurare i gap che impediscono o rallentano l'incontro proficuo tra domanda ed offerta.
Inoltre l'indagine si pone anche come stimolo per l'individuazione di politiche attive e formative in grado di soddisfare le reali esigenze del mercato.
Se non si adottano iniziative adeguate per recuperare, ad esempio, l'eccedenza di domanda sull'offerta nel terziario avanzato e nel turismo, anche le iniziative più importanti, quali la piattaforma logistica, rischiano di essere un'opportunità irrimediabilmente persa.
Gli autori della pubblicazione Fulvio De Toma (coordinatore del Centro di Occupabilità Femminile di Benevento), Rosalinda Fiorenza (sociologa e responsabile area orientamento del Centro di Occupabilità Femminile di Benevento) e Stefania Glielmo (consulente giuridico del lavoro) hanno spiegato che l'indagine è stata condotta tra il mese di giugno del 2006 e il mese di giugno del 2007 attraverso la somministrazione di due diversi questionari per la domanda e l'offerta di lavoro. Per l'offerta sono state contattate telefonicamente circa 3.000 donne, già iscritte al Cof fin dal 2003, cui è stato chiesto di ricevere l'intervista programmata. Il 20 per cento di esse ha accettato e, pertanto, l'indagine è stata svolta su un campione di 604 donne, con un target di età compresa tra i 18 e i 50 anni, aggregato per fasce d'età. Per la domanda di lavoro ci si è, invece, rivolto ad un campione di 120 micro e piccole imprese, ubicate nella città di Benevento.
«Per chi opera, ormai da alcuni decenni, nel mondo del lavoro, il matching proposto dal Cof risulta essere un utile strumento scientifico per comprendere certe dinamiche ma, soprattutto, per meglio favorire l'incontro tra la domanda, relativa al mondo femminile, e l'offerta - ha spiegato nel corso del suo intervento il direttore di Confindustria Benevento, Sergio Vitale -. Sintomatico è soprattutto un dato: il 53 per cento delle donne intervistate dichiara di preferire un lavoro part-time e l'aspettativa lavorativa è nei comparti del terziario e dell'artigianato. L'altro dato che colpisce è quello relativo alle modalità di reclutamento che avviene soltanto per l'8 per cento tramite scuole e università, appena il 2 per cento attraverso associazioni di categoria e per ben il 90 per cento attraverso canali informali».
«L'ultimo dato di rilevazione sul quale soffermarsi - ha concluso Vitale - è quello relativo alle esperienze lavorative che per ben il 97 per cento dei casi sono state maturate nel settore privato, a dimostrazione che, nonostante i tanti luoghi comuni, il settore privato è l'unico a garantire occupabilità anche a quelle categorie di persone che hanno difficoltà oggettive ad inserirsi nel mercato del lavoro».
«Questa ricerca - ha dichiarato, infine, l'assessore ai Servizi Sociali, Luigi Scarinzi - è solo l'inizio di un percorso di attività comuni tra l'Ente e Confindustria e, soprattutto, rappresenta uno strumento utilissimo per comprendere a fondo le dinamiche del mercato del lavoro cittadino. Uno strumento di cui bisognerà tener conto anche nella progettazione ed organizzazione di futuri corsi di formazione professionali, da indirizzare maggiormente verso quelle figure che il mercato effettivamente richiede. Questa pubblicazione testimonia, tra l'altro, che anche con un modesto investimento economico si possono realizzare strumenti importantissimi e che il Cof, che intendiamo mantenere attivo anche in futuro, è in grado di offrire servizi altamente qualificati».
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