Tutto in in week end
Le Colonne: un regno
del gusto a Caserta
Ferdinando CAPPUCCIO
DLa reggia del Vanvitelli è una delle maggiori attrazioni turistiche della nostra regione. Completata dalla visita a Casertavecchia, rappresenta un modo molto piacevole di trascorrere una giornata in Terra di Lavoro. L'itinerario acquista un valore aggiunto se si sceglie di pranzare nei pressi dello storico monumento, al ristorante “Le Colonne”, aperto solo a mezzogiorno. Il locale è costituito da una palazzina di tre piani con più sale. Esso è ampio e curato, con un bel tovagliato, giusti bicchieri, piatti da servizio strepitosi (la forma varia a seconda dei cibi proposti) e tavoli ben distanziati. Il ristorante, nato nel 1950, è frutto di una intelligente scelta del padre degli attuali proprietari; questi, sin dagli anni '30, ha gestito i matrimoni nel Casertano, che allora si svolgevano in casa. Le Colonne è un locale “in progress” che basa la sua cucina sui prodotti locali (mozzarella, bufala, alici di Gaeta) rielaborati in specialità che rinnovano la tradizione, senza rinnegarla. E la sorpresa, interessantissima anche culturalmente, è iniziata con il pre-appetizer; vengono, infatti, portati in tavola dei lettori mp3 che permettono di ascoltare le spiegazioni e cogliere l'ottica enogastronomica che costituisce la filosofia del locale. Infatti, in un piatto molto elegante, viene offerto un bicchierino di Falerno, antico vitigno romano della zona, una fetta di pane condita con uno splendido olio su cui si possono spalmare le cicerchie, un'alice di Gaeta, un assaggio di carne di bufala mentre, ad indicare la “terra”, un sassolino di pietra lavica funge da guarnizione al tutto. Il menù è vario ma, purtroppo, non tutte le specialità sono indicate, per cui è indispensabile prestare attenzione al maître per non confondersi nella scelta. Con il “grande” amico Salvatore, ci siamo indirizzati su un piatto (non in menù) scoperto sul Gambero Rosso Channel: la “palla”. Credetemi, è un'elaborazione che merita da sola il viaggio! Antipasto e primo piatto insieme, essa nasce da una scomposizione e successiva ricomposizione di una pietanza della mia gioventù. Infatti il tortino di tagliolini con mozzarella e piselli, tipico nel Napoletano negli anni '70, viene elaborato mettendo al centro la mozzarella, che “rimozzata” è farcita con tagliolini e poi “dorata e fritta”, senza che però diventi filante perdendo così freschezza gustativa e consistenza. I piselli invece diventano una sorta di crema su cui è adagiata la palla. É veramente un gran piatto, originale e sapientemente preparato da Rosanna Marziale, brava ed elegante chef. Tra i secondi ho assaggiato un ottimo soufflè di gamberi e asparagi con crema di zucca e un meno riuscito tortino di polenta (troppo secca) con caciocavallo fuso. Interessante è altresì una duplice elaborazione di carne di bufala, presentata sia grigliata sulla pietra lavica sia affogata nel Falerno. Nella lista dei vini, ampia e curata, abbiamo scelto un magnifico Maiatico 2001 di Michele Moio, servitoci in perfetti bicchieri ben avvinati. Ed infine i dolci! Le creazioni di Rosanna sono il frutto di avita maestria; le palline di “casatiello” immerse in una crema di cioccolato Amedei, così come le sfoglie, fragranti e leggere, da gustare con lo zabaione e le meringhe con crema al pistacchio, rappresentano il degno finale di un ottimo pranzo. Andate a Caserta e, in un giorno non molto lontano, potrete dire di avere visto nascere una “stella”. |