Il patto formativo locale filiera agroalimentare
Corrado MARTINANGELO
Assessore Agricoltura e Foreste, Prevenzione Incendi Boschivi
Provincia di Salerno
Occupazione, formazione, sviluppo
imprenditoriale. Tre obiettivi in un unico grande progetto
Una grande opportunità si pone all'attenzione del territorio campano, soprattutto delle imprese: i Patti Formativi Locali, strumenti di disciplina di un processo di programmazione dell'offerta formativa.
Questo processo è caratterizzato da una forte interazione tra bisogni reali, progettazione, erogazione e valutazione dell'azione formativa rispetto alle dinamiche di sviluppo territoriale e ai programmi industriali degli attori economici del territorio. E sono proprio le imprese della Campania, insieme ai maggiori enti pubblici, centri di ricerca, associazioni datoriali e di categoria, camere di commercio ed organismi bilaterali, ad essere “invitate” ad interagire tra loro, in un unico raggruppamento, per costruire un'iniziativa progettuale valida ed efficace sul Patto Formativo della filiera agroalimentare, con l'obiettivo di predisporre opportunità per valorizzare il personale occupato, per creare nuova occupazione ed incrementare la competitività. Coordinatore del raggruppamento ed Ente capofila dell'iniziativa è il Parco Scientifico e Tecnologico di Salerno e delle Aree Interne della Campania. Soggetto istituzionale che l'Assessorato riconosce come naturale ed immediato riferimento per l'avvio dei processi di ricerca e innovazione tecnologica e per la formazione delle risorse umane sul territorio. Le imprese della filiera sono “chiamate”, quindi, a presentare le proposte di formazione per: accrescere il livello formativo dei propri addetti; incrementare la produzione e/o sviluppare nuovi processi produttivi, attingendo dal Patto Formativo Locale le nuove risorse umane formate in funzione del loro inserimento occupazionale; contribuire alla riduzione delle cause di svantaggio sociale.
Alla presentazione di progetti per l'inserimento e il reinserimento nel mercato del lavoro è connesso l'impegno delle imprese ad assumere e mantenere in organico, per non meno di 3 anni, almeno il 50% dei discenti, sebbene con varie tipologie contrattuali. In caso di progetti presentati da consorzi o ATI, la percentuale obbligatoria di assunzione si calcola su tutte le imprese del consorzio o dell'ATI. E un particolare invito proprio a sottoscrivere l'impegno di costituirsi in ATI, intendo rivolgere alle imprese proponenti, poiché tale condizione attrae anche altri vantaggi. Primo fra tutti, il superamento della eccessiva frammentazione che caratterizza il sistema produttivo della filiera agroalimentare (per lo più composta da piccole imprese) ed il conseguente accesso a criteri di premialità previsti dal bando regionale per le medie e grandi imprese.
Per info: PST di Salerno e delle A.I.C. S.C.p.A. -
Via Porta Catena, 52 (SA) - Tel. 089.256607/04;
Fax 089.2253397. Sul web la documentazione per le aziende per presentare le proposte formative: www.pstsa.it/pattoformativo - info@pstsa.it.
Rif: (dr. Tonino Mazzilli e dr.ssa Mirella Santoriello dalle 9:00 alle 18:00, tutti i giorni tranne il sabato).
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