Sole 24 Ore, un impegno
non solo sulla carta
di Raffaella VENERANDO
La quotazione in Borsa del Gruppo consente di programmare
meglio il futuro,
capitalizzando anche i valori di responsabilità e trasparenza verso gli investitori e i risparmiatori
Lo scorso 15 marzo, il Gruppo editoriale del Sole 24 Ore ha ottenuto dall'Assemblea di Confindustria il “nulla osta” per sbarcare in Borsa e rendere così indipendente il finanziamento del quotidiano. L'operazione è stata gestita in maniera autorevole dal presidente della casa editrice, il Cavaliere del Lavoro Giancarlo Cerutti ex vice presidente di Confindustria e titolare delle Officine Meccaniche Giovanni Cerutti.
Proprio al presidente Cerutti abbiamo chiesto di chiarire meglio le ragioni e gli obiettivi della svolta epocale verso il mercato.
Lo scorso 15 marzo l’Assemblea Straordinaria di Confindustria ha dato il via libera alla quotazione del Sole 24 Ore. Quale il significato di questa decisione?
Il significato è di grande importanza, per due motivi. Il primo riguarda l'azienda Sole 24 Ore, un gruppo editoriale leader in Italia e in Europa nell'informazione economica e finanziaria. Collocando sul mercato il 32,5 per cento del capitale, il gruppo avrà le risorse per finanziare il suo piano industriale, cioè per adeguare la sua offerta alle mutate condizioni del mercato. Un mercato estremamente competitivo, dove servono in pari misura professionalità certe (che il Sole ha); investimenti adeguati per mantenere ed accrescere la leadership sui punti di forza esistenti ed allargarla a nuovi prodotti per nuovi lettori/clienti, ed a nuovi Paesi anche per seguire al meglio la globalizzazione delle imprese italiane. Ora il Gruppo può programmare meglio il suo futuro, capitalizzando anche i valori di responsabilità e trasparenza verso gli investitori e i risparmiatori che sono tipici delle società quotate. Ricordo infatti che tutte le risorse finanziarie che arriveranno dalla quotazione entreranno nel capitale e quindi nelle disponibilità della società.
Il secondo motivo riguarda l'azionista, cioè Confindustria. La nostra casa, la nostra associazione di rappresentanza in questa occasione ha dato un esempio di grande democrazia e di grande compattezza. Di fronte ad un tema, la quotazione del Sole 24 Ore, controverso da anni al nostro interno, ha scelto la via migliore: coinvolgere la base associativa ed arrivare ad un pensiero condiviso, una decisione comune sul destino del nostro asset più importante. Ringrazio di questo il presidente di Confindustria, Luca Cordero di Montezemolo, che ha indicato e sostenuto questo metodo, ringrazio tutti gli associati per la partecipazione, e la passione, che hanno dedicato alle riunioni con la Commissione che ho avuto l'onore di guidare.
Con i colleghi Miro Radici e Paolo Targetti abbiamo consultato tutte le Associazioni territoriali e di categoria, abbiamo dialogato con chi aveva idee diverse fornendo loro tutte le risposte, abbiamo ricevuto e quindi raccolto nelle nostre proposte, idee, contributi diversi, suggerimenti anche critiche.
Credo che il voto unanime del Direttivo, della Giunta, e poi dell'Assemblea abbia dimostrato la bontà del metodo, la grande attenzione che tutti gli imprenditori hanno avuto per il nostro gruppo editoriale; abbiamo così raggiunto quel pensiero condiviso a cui mi ero riferito al momento in cui avevo accettato l'incarico; pensiero condiviso che è stato il traguardo a cui ho indirizzato i miei passi.
Quando avverrà in concreto l'ingresso in Borsa e quale sarà la governance prescelta?
L'ingresso in Borsa avverrà nei tempi tecnici necessari, tenendo ovviamente conto anche delle condizioni del mercato azionario.
Quanto alla governance, su suggerimento anche di Assolombarda, abbiamo individuato nel sistema duale il modo adeguato per rappresentare nel Consiglio di sorveglianza gli azionisti e nel Consiglio di gestione il Presidente e il management dell'azienda. Tale scelta potrà essere applicata tuttavia soltanto dopo che saranno chiariti alcuni aspetti fondamentali relativi alle caratteristiche dei componenti del Consiglio di sorveglianza. Abbiamo anche fissato il limite del 2 per cento al possesso di azioni del Sole 24 Ore da parte di nuovi investitori. Un passaggio importante sarà ovviamente la scelta da parte dell'azionista di maggioranza dei suoi rappresentanti nel Consiglio di sorveglianza, attraverso criteri derivanti dal peso in termini associativi dei territori e delle categorie di Confindustria.
Si tratta di un criterio valido, a suo modo scientifico; che vedrà rappresentate tutte le componenti del nostro così variegato sistema industriale ed associativo; ma ovviamente, questa è una scelta che tocca all'azionista.
Per concludere, il suo giudizio sull'editoria italiana.
L'editoria italiana si trova in un passaggio delicato, tra vecchio e nuovo.
Oggi la notizia è diventata un bene disponibile su strumenti diversi, oltre a quello tradizionale, dal web, ai telefonini ed alla free press (che sta drenando alcuni milioni di lettori ed introducendo una differente visione del pubblico dal rapporto con la carta stampata, alle vendite in edicola). Tutto ciò, in realtà, lascia spazio alla qualità ma si tratta di una strada non facilissima da percorrere, ma sono convinto che si tratti dell'unica percorribile.
Da questo punto di vista, il gruppo Sole 24 Ore è ben posizionato perché il suo brand è sinonimo di approfondimento e di qualità. Un primato da confermare ogni giorno; ora abbiamo la certezza di poter programmare, grazie alle risorse che la decisione di Confindustria di scegliere la quotazione apporterà, uno sviluppo più solido per essere non solo sempre più leader ma anche testimoni di impegno civile nella società italiana. |