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  Dicembre 2012

Articoli n° 5
GIUGNO 2006
 

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Pianificazione territoriale
e tempi delle imprese

Il Piano Urbanistico
della cittÀ di Salerno

Di padre…in meglio: quando
il passaggio generazionale diventa un’impresa

Le rivoluzioni
in tema di successione nelle imprese

Il passaggio generazionale nelle imprese familiari

PICCOLA INDUSTRIA
Le rivoluzioni
in tema di successione nelle imprese

Laura LANZARA

Come sottolineato da Paolo Traci, presidente P.I. Confindustria Salerno, nel corso di un seminario su “Patti di Famiglia, Fiduciaria e Trust”, il ricambio generazionale riguarda il 70% delle aziende italiane e l'introduzione dei Patti di Famiglia nell'ordinamento italiano (L. 55/2006) ha portato con sé una vera rivoluzione culturale nel modo di concepire la successione. Oggi, infatti, è possibile concordare tra i componenti di una famiglia la destinazione, a uno o più discendenti, delle attività economiche (l'azienda nella sua interezza o partecipazioni di questa) così da rendere immodificabile l'assetto risultante dalle intese. Formalmente, il Patto di Famiglia è un contratto a tutti gli effetti e, come tale, al fine di tutelare l'interesse di quanti coinvolti nel passaggio generazionale, va stipulato per atto pubblico, mettendo in chiaro quale deve essere il percorso obbligato per continuare a gestire l'azienda e i beni di famiglia secondo la volontà e i valori del capostipite. Il Patto di Famiglia bandisce fraintendimenti o cattive interpretazioni in vista della successione; in realtà, come sottolineato da Rino Sica, professore di Diritto Privato Comparato presso l’Università di Salerno, se la successione è delicata e come tale foriera di conflitti, il Patto di Famiglia più che risolverli, li anticipa, dilatandone gli effetti nel tempo.

Il passaggio di consegne, quindi, risulta non solo immediato ma anche più facile per l'imprenditore che non vede compromessa la coesione familiare, considerato che gli eredi, aderendo al patto, condividono anzitempo le sue volontà. Esso è, poi, l'unico strumento a “garantire continuità all'impresa”, stabilendo delle regole che aprono il futuro di una società all'esterno, mediante trust o fiduciaria, delegando la gestione delle attività a manager esterni e capaci, qualora nella famiglia gli eredi non abbiano mostrato attitudine o volontà a perseguire il percorso tracciato. Inoltre, come ribadito dalla professoressa di Diritto Privato Comparato della Statale di Milano Albina Candian: «I patti di famiglia, giuridicamente non molto forti, se affiancati da intestazione fiduciaria dei beni vincolati o da trust, che addirittura trasferisce la proprietà, acquistano maggiore efficacia rendendo improbabili eventuali “deroghe” al patto». Va, infine, chiarito che non esistono modelli-tipo, validi universalmente, poiché ciascun Patto di Famiglia deve essere studiato ad hoc alla luce delle specifiche e diverse situazioni familiari.

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