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  Dicembre 2012

Articoli n° 5
GIUGNO 2006
 

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Rifiuti: quattro erre
per superare l’emergenza

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Rifiuti: quattro erre
per superare l’emergenza


costozeroGiuseppe VALENTE

Riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero:
ma la svolta nella gestione del settore richiede termovalorizzatori non inquinanti

Gestione dei rifiuti: la vera scommessa della regione Campania. I consorzi che si occupano della gestione operativa hanno le mani legate rispetto al vero problema che è quello dell'utilizzo finale dei rifiuti stessi.
Il Commissariato di Governo, chiamato a fronteggiare l'emergenza, non è riuscito a trovare soluzioni idonee, e negli anni si è incartato sempre più di frequente in decisioni spesso quanto meno discutibili.
Tra non molto gli Ato (ambito territoriale ottimale) si costituiranno per la tutela della risorsa e della gestione dei servizi ed i consorzi di bacino dovranno essere integrati perché i più idonei a rivestire questo ruolo.
La cronica mancanza in Campania di siti idonei per i rifiuti è il perno principale su cui ruota l'intero comparto.
Dopo la chiusura delle discariche e in mancanza di termovalorizzatori, in questi ultimi anni il disagio ha assunto proporzioni notevoli.
La strada maestra è quella imposta dal decreto Ronchi, integrato dal nuovo decreto legislativo152/2006, che detta la regola delle "quattro erre": riduzione, riutilizzo, riciclo e recupero.
La raccolta differenziata è l'unico modo per rendere credibile il ciclo integrato dei rifiuti.
Gli obiettivi delle leggi nazionali e regionali in questa materia sono finalizzati ad ottenere un minor quantitativo di rifiuti solidi urbani favorendo così il riciclaggio dei materiali differenziabili, tramite i consorzi di filiera, e all'utilizzo della restante parte di rifiuti quale fonte energetica alternativa, con l'ausilio dei termovalorizzatori non inquinanti. Il raggiungimento di questi obiettivi, in definitiva, si traduce in una minore pressione sull'impatto ambientale.
La razionalizzazione della raccolta differenziata "porta a porta" dei rifiuti solidi urbani prevede la suddivisione del rifiuto in diverse tipologie: carta e cartoni, plastica, vetro, lattine, umido indifferenziato.
Questa metodologia, come detto, rappresenta la soluzione all'attuale problema dei rifiuti in Campania.
Da mesi ci si arranca verso i Cdr con minime percentuali di conferimento per comune imposte dal Commissariato di Governo per l’emergenza rifiuti che stanno creando notevoli disagi.
I Consorzi stanno cercando di superare i problemi per poi partire con una gestione seria e oculata che passerà di qui a poco agli Ambiti territoriali ottimali.

Presidente
della Sezione Ambiente ed Ecologia
dell'Unione industriali di Caserta

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