ARCHIVIO COSTOZERO

 
Cerca nel sito



Vai al numero in corso


  Dicembre 2012

Articoli n° 5
GIUGNO 2006
 

osservatorio ispesl - Home Page
stampa l'articolo stampa l'articolo

Dalla classificazione alla mappatura acustica strategica


Augusto PAPA

Gli strumenti per determinare l’esposizione al rumore e combattere, con efficacia,
l’inquinamento acustico



Tutti i principali studi sull'inquinamento nelle aree metropolitane evidenziano che lo stato dell'ambiente dal punto di vista acustico appare molto compromesso. É forse questa la motivazione per cui gli strumenti finora impiegati per la lotta all'inquinamento acustico stanno rinnovandosi profondamente attraverso il passaggio ad una comune politica europea di tutti i paesi membri. Si mira, infatti, ad affrontare il risanamento acustico attraverso “strategie d'area” piuttosto che secondo una logica d'intervento puntuale.

Classificazione acustica
In Italia il primo vero strumento “territoriale” di tutela per garantire la salvaguardia ambientale e indirizzare le azioni idonee a riportare le condizioni di inquinamento acustico al di sotto dei limiti di accettabilità è stato quello della classificazione acustica, introdotta dal DPCM 1/3/91 all'art.2 che istituisce il criterio della classificazione ai fini della determinazione dei valori acustici limite, per cui ogni comune deve dividere il proprio territorio in 6 fasce. Ogni fascia è soggetta a un diverso limite di rumorosità, a seconda della tipologia degli insediamenti con riferimento al DPCM 14/11/97 “Determinazione dei valori limiti delle sorgenti sonore”. La Legge quadro sull'inquinamento acustico, 447/95, ribadisce l'obbligo dei comuni di attuare i piani di zonizzazione acustica definendone le competenze specifiche quelle dello stato, delle regioni, e delle province. I comuni devono realizzare i piani di zonizzazione acustica sulla base di linee guida elaborate dalle regioni, che stabiliscono le metodologie realizzative specifiche tra le quali, in particolare, le modalità di rappresentazione grafica e di suddivisione di ogni classe. Poiché nella suddivisione in classi del territorio è necessario analizzare realtà territoriali non sempre immediatamente riconoscibili e classificabili, anche in considerazione dell'elevato livello di articolazione del sistema insediativo e del forte livello di antropizzazione del territorio italiano, queste metodologie risultano differire tra comune e comune e in modo significativo tra le diverse regioni. Il dato percentuale di attuazione è sintomatico: molto meno della metà dei comuni Italiani ha approvato la zonizzazione acustica, come risulta dal rapporto 2002 sullo stato dell'ambiente dell'Agenzia per la protezione dell'ambiente e per i servizi tecnici.

Mappatura Acustica Strategica
costozeroIl recepimento della nuova normativa europea sulla gestione dell'inquinamento acustico porta ad un approccio più moderno alla problematica, con più efficaci strumenti di valutazione: uno tra tutti quello delle mappe acustiche strategiche. Sulla mappatura acustica si fonda l'approccio comune dell'UE per la determinazione dell'esposizione al rumore ambientale e per la lotta all'inquinamento acustico. Tale strumento viene stabilito che debba essere caratterizzato dall'informazione del pubblico e dall'attuazione di piani di azione. Questi due punti sono alla base della direttiva Europea 2002/49/CE del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25/06/02, relativa alla determinazione e alla gestione del rumore ambientale e del suo recepimento Italiano il D.Lgs. 194 del 19/08/05 (G.U. serie generale n. 222 del 23/09/05). Una Mappatura Acustica Strategica è uno strumento necessario al fine di conoscere, evitare, prevenire o ridurre al meglio, secondo le priorità, gli effetti nocivi dell'esposizione al rumore ambientale. Una mappa acustica strategica permette la determinazione globale dell'esposizione al rumore in una zona esposta a varie sorgenti di rumore e la definizione di previsioni generali per questa zona. Il superamento dei valori limite dei descrittori Lden o Lnight e, se del caso, di Lday e Levening induce le autorità competenti ad esaminare o applicare provvedimenti di attenuazione del rumore; i valori limite possono variare a seconda della tipologia di rumore, dell'ambiente circostante e del diverso uso del territorio, ma anche riguardo a situazioni esistenti o nuove, come nel caso in cui cambi la sorgente di rumore o la destinazione d'uso dell'ambiente circostante.

CTER - DIPIA ISPESL - augusto_papa@hotmail.com

Download PDF
Costozero: scarica la rivista in formato .pdf
Giugno - 4,470 Mb
 

Cheap oakleys sunglassesReplica Watcheswholesale soccer jerseyswholesale jerseysnike free 3.0nike free runautocadtrx suspension trainingbuy backlinks
Direzione e Redazione: Assindustria Salerno Service s.r.l.
Via Madonna di Fatima 194 - 84129 Salerno - Tel. (++39) 089.335408 - Fax (++39) 089.5223007
Partita Iva 03971170653 - redazione@costozero.it