ARTI GRAFICHE BOCCIA: 50 anni+1 di progetti coniugati al futuro
GIANCAPPETTI, il ceramista che dipinge «il mare con il mare»
ARTI GRAFICHE BOCCIA: 50 anni+1 di progetti coniugati al futuro
Fondata negli anni Sessanta, l'azienda fondata da Orazio Boccia è oggi una delle più competitive realtà dell'industria grafica europea con i suoi 45 milioni di euro di fatturato
di R. Venerando
Cinquant'anni dalla fondazione e non sentirli…al punto tale di celebrarli un anno dopo, quando tutti
gli uomini della grande famiglia Arti Grafiche Boccia costantemente con un passo nel futuro sono già impegnati in nuovi progetti, in nuove esaltanti sfide.
È questo, in sintesi, lo spirito che ha animato la straordinaria mattinata di festeggiamenti per la Arti Grafiche Boccia lo scorso 15 maggio presso uno dei capannoni dell'azienda allestito per l'occasione meglio di un salone delle feste. Tanti 750 gli invitati, tra esponenti illustri del mondo confindustriale Emma Marcegaglia in testa, agli sgoccioli del suo mandato di leader degli industriali politici locali, clienti stranieri, giornalisti e dipendenti con familiari al seguito. A presentare la manifestazione come pure la tavola rotonda "Le nuove sfide della filiera della carta" cui hanno preso parte tra gli altri il presidente della Bnl Luigi Abete, il presidente della Fieg Giulio Anselmi, il direttore dell'AASTER Aldo Bonomi, il vice presidente della Commissione Attività Produttive della Camera dei Deputati Raffaello Vignali e il deputato e presidente di Symbola Fondazione per le Qualità Italiane Ermete Realacci Ilaria D'Amico, volto femminile di Sky che, con cura e partecipazione emotiva, ha aperto i festeggiamenti leggendo ai presenti il messaggio del Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano in cui l'azienda dei Boccia è elogiata come una testimonianza brillante del «Sud capace di far emergere le sue migliori energie».
La tavola rotonda moderata da Ilaria D'Amico
Visibilmente commosso, il primo a prendere la parola è stato Orazio, capostipite dei Boccia, fondatore di quella che oggi è una delle più competitive realtà dell'industria grafica europea e Cavaliere del Lavoro, che nel ricordare gli inizi non proprio facili (i primi rudimenti della stampa svela di averli imparati alla fine degli anni Quaranta in collegio, anni difficili di cui la vita però ci tiene a sottolinearlo lo ha ripagato, ndr) ha a più riprese ringraziato quanti lo hanno sostenuto nell'impresa, in primis i due figli Vincenzo e Maurizio, e quanti ancora oggi credono nel sogno a colori di questo rappresentante tipico di quella media impresa che non "appare", ma che ha assicurato tenuta al capitalismo italiano, fatto filiera di territorio e di produttività, con capacità di azione e genio personale. Quello che va in scena, e che i presenti possono ripercorrere anche grazie ad uno splendido filmato istituzionale curato da Marco Godano e al libro fotografico 50+1 di Luca Campigotto edito da Alinari 24 Ore, è il racconto di una storia di azienda e di famiglia in cui le 230 Persone impiegate Persone con la P maiuscola e non è un errore sentono forte il senso di appartenenza, in cui ogni traguardo è un punto di partenza e l'eccellenza un dovere.
L'intervento di Vincenzo Boccia
«Consapevolezza, orgoglio, identità e futuro» sono le parole chiave dell'intervento di Vincenzo Boccia, amministratore delegato del Gruppo e Presidente della Piccola Industria di Confindustria. Spetta a lui dare i numeri di successo dell'azienda che stampa quotidiani, riviste specializzate, cataloghi, stampati per la grande distribuzione organizzata ed etichette per i comparti dell'agroalimentare, del beverage e del petfood: «Negli ultimi sei anni avevamo un fatturato di 9 milioni di euro e 65 dipendenti, oggi siamo presenti oltre che a Salerno dove c'è 'unità produttiva, anche a Londra, Parigi, Roma e Milano, fatturiamo 45 milioni di euro e contiamo 230 unità. Il fatturato è quindi cresciuto del 93% e l'occupazione del 51%, mentre la fidelizzazione della clientela ha superato la soglia del 90%».
Lunga vita allora a questo viaggio direzione futuro, verso la realizzazione di un'ambizione che non si può interrompere da parte di una famiglia di imprenditori che per dirla alla maniera di Aldo Bonomi ha da sempre una forte "coscienza di luogo", che si lascia ispirare da un solido senso di appartenenza e da obblighi di resa non solo nei confronti dei propri lavoratori, ma anche rispetto al territorio in cui l'azienda stessa agisce.
|