Il galateo del BARBECUE
Un rituale semplice, ma con regole alquanto precise
di Nicola Santini
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Con la buona stagione, la possibilità di ricevere
all'aria aperta su terrazze, giardini e cortili consente a chi ha spazi limitati in casa di sbizzarrirsi aggiungendo posti a tavola difficilmente pensabili in salotti e sale da pranzo, ma anche di studiare menù impensabili in spazi chiusi, anche solo per l'odore che può uscire dalla cucina durante la preparazione di alcuni cibi.
Quindi è in questo mese che il barbecue all'aperto è più invitante che mai. Grigliate di carne, pesce, verdure offrono la possibilità di godersi al meglio gli spazi fuori casa. Se apparentemente il barbecue è un rito che non conosce regole, se non quelle dello stare in compagnia e del cucinare in angoli che non disturbino con aromi troppo forti, i giardini e gli spazi dei vicini, in realtà se vogliamo che sia qualcosa di speciale, è importante osservare qualche dettaglio in più per far sì che questi momenti di rustica eleganza non si tramutino in sciatteria e approssimazione. Se volete fare un barbecue come si deve, bisogna farsi una cultura sulle previsioni del tempo, incrociando le dita per una giornata soleggiata ma possibilmente anche ventilata.
È anche buona creanza pensare a un piano b in caso di pioggia. Il piano b per una grigliata all'aperto da spostare all'interno deve poter prevedere rapidamente un cambio menù. Le carni dalla brace possono passare al forno, o al tegame, magari insaporite con un sugo preparato dal giorno prima.
Come ci si veste per una giornata all'aperto tra braci e costine?
Sicuramente niente di formale, ma di certo una tuta da ginnastica a meno che non sia una gita scolastica è sconsigliata. Niente tessuti delicati che assorbono gli odori con facilità stando sui cotoni, che si lavano facilmente e non ci fanno pentire di esserci rilassati un giorno.
Chi non si improvvisa padrone di casa per un giorno, ma conosce i suoi ospiti, sa di doversi sempre documentare sul gradimento
della cottura delle carni: media, al sangue o ben cotta. Come si risolve questo problema? Cucinando a scaglioni per gradazioni: prima tutte le cotture al sangue, poi le medie, poi le cotture più forti. Una bella selezione di verdure sia crude che grigliate per insaporire e accompagnare i secondi non deve mai mancare. E sulle quantità come ci regoliamo?
La quantità di cibo da prevedere è esattamente il doppio di quella che normalmente metteremmo in un pranzo seduto, come comanda il galateo del buffet anche e che vale ugualmente per piatti e posate: con 6 invitati, 12 piatti, 12 forchette, etc., perché andando in giro e variando i posti a tavola è normale che qualcosa vada disperso per essere ritrovato solo al momento di resettare! I tovaglioli di carta sono ormai sdoganati anche nelle tavole più rigorose, mentre piatti e bicchieri di carta o plastica sono proprio da evitare.
Ed eccoci alla tovaglia: rispolveriamo pure quella a quadri o a fiori, lasciando per una volta i lini candidi e intonsi a occasioni più formali. |