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Quotazione in BORSA anche per le PMI Istruzioni per l'uso
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a cura della Redazione CostoZero
Quotazione in BORSA anche per le PMI Istruzioni per l'uso
Continisio: «Le aziende sannite guardano con favore ai nuovi strumenti offerti»
Roberto Continisio Avvocato
Tra le varie strade da intraprendere per finanziare i progetti di crescita per le PMI del Mezzogiorno non bisogna sottovalutare la quotazione in Borsa. Per approfondire le possibilità offerte dallo strumento, abbiamo intervistato l'avvocato Roberto Continisio della Continisio Sanfelice di Bagnoli & Partners.
Al Sud sono poche le imprese quotate in Borsa e le società di media e piccola capitalizzazione continuano a finanziarsi con il credito bancario. Perché a suo avviso le aziende puntano poco sulla quotazione a Piazza Affari?
Le aziende dell'Italia meridionale non hanno una cultura tecnica della quotazione. Nello specifico ignorano l'esistenza di segmenti (come il Mac e l'Aim Italia) dedicati da Borsa Italiana al finanziamento del piano industriale delle piccole e medie imprese, consentendo loro di quotarsi in Borsa senza perdere il controllo societario e con oneri accessibili.
Nel Sannio si sono tenuti già due momenti di dibattito con le imprese. Come hanno risposto le aziende e che tipo di approccio riscontra rispetto alla quotazione in Borsa?
Le aziende del Sannio hanno risposto molto positivamente ai due eventi organizzati dalla "Continisio Sanfelice di Bagnoli & Partners", dimostrando uno spessore qualitativo degli imprenditori di riferimento assai superiore alla media campana.
Quali sono i passaggi per quotarsi in Borsa e quali i vantaggi?
A suo avviso questo approccio è applicabile in una realtà come quella sannita in cui le aziende sono piccole e prevalentemente familiari?
Per quotarsi in Borsa occorre intraprendere un percorso di
crescita che passa per un adeguamento aziendale, riferito essenzialmente a 4 aree di intervento: 1) occorre una strutturazione della corporate governance che sia in grado di presentare agli investitori una società opportunamente managerializzata; 2) è necessario un piano industriale serio, rigoroso e credibile; 3) è fondamentale abbracciare la cultura della trasparenza, adeguandosi agli obblighi di certificazione, anche retroattiva, del bilancio; 4) occorre una comunicazione finanziaria in grado di rendere noti i prodotti o i servizi dell'azienda, i suoi numeri (fatturato, marginalità) e soprattutto la crescita degli stessi. I vantaggi della quotazione sono in primo luogo finanziari, in quanto consentono all'impresa di acquisire equity senza indebitamento, non escludendo l'ipotesi di un'offerta che sia utile a ripianare il debito o a remunerare gli azionisti. A ciò si aggiunga la forza e il prestigio acquisiti dall'impresa con la quotazione, che la pongono in una posizione di forza verso i suoi stakeholders. L'approccio alla quotazione è senz'altro indicato per alcune realtà aziendali sannite che potrebbero quotarsi sul segmento dedicato alle eccellenze (lo Star), sia per aziende più piccole, che hanno pieno titolo per "farsi le ossa" sui segmenti dell'Aim Italia e del Mac.
Cosa dire della proposta di Scajola per incentivare la quotazione in Borsa delle società? Cosa prevedeva lo strumento?
La proposta "Scajola" è un po' figlia nostra, nel senso che attraverso i canali istituzionali, è la nostra società che ha proposto di incentivare la quotazione con agevolazioni fiscali sul modello inglese; tale suggerimento è stato recepito nel Piano per il Sud, ancora in attesa di attuazione. |