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Recupero delle aree urbane dismesse e degradate
Ideato un concorso di progettazione
Recupero delle aree urbane dismesse e degradate
Ideato un concorso di progettazione
La normativa regionale prevede agevolazioni in termini volumetrici
Antonio Lombardi
Presidente Ance Salerno
“La rigenerazione delle aree urbane dismesse in provincia di Salerno” è il tema di un concorso di progettazione che l’ANCE Salerno, in collaborazione con la Facoltà di Ingegneria dell’Università degli Studi di Salerno, la Provincia di Salerno, l’Inu (Istituto Nazionale di Urbanistica) e il Gruppo Giovani Imprenditori Edili dell’ANCE Salerno, ha organizzato per promuovere e valorizzare una delle opportunità più interessanti offerte dal “Piano Casa”, recentemente approvato dalla Regione Campania.
L’articolo 7 della nuova normativa regionale prevede infatti particolari agevolazioni in termini volumetrici (che possono arrivare anche al 50%) per i progetti finalizzati al recupero di aree urbane dismesse e degradate. Pertanto l’Ance – con il fattivo e concreto contributo del Presidente regionale dell’Inu Roberto Gerundo e del Preside della Facoltà di Ingegneria dell’Università di Salerno, Vito Cardone - ha inteso organizzare un concorso per cogliere appieno questa opportunità ma anche per garantire una straordinaria “vetrina” a giovani professionisti che accedono agli incarichi professionali di enti pubblici - e quindi maturano esperienza in materia di progettazione urbanistica - con sempre maggiori difficoltà.
La norma regionale prevede la possibilità di intervenire su zone che abbiano una estensione territoriale non superiore a 15mila metri quadrati: un limite in verità che l’Ance non ha ritenuto condivisibile, giacché preclude la possibilità di intervenire e quindi riattare, aree ben più estese che oggi sono spesso prive di ogni vocazione e si presentano con un aspetto degradato e deturpante.
L’obiettivo del bando è anche quello di individuare e promuovere idee originali e innovative, per conciliare al meglio l’edilizia sociale con gli interventi di sostituzione, riattazione o riconversione edilizia di aree in disuso o dismesse. Le disposizioni regionali impongono infatti la realizzazione di interventi di sostituzione edilizia a parità di volumetria esistente, ma con premi incrementali legati proprio alla quota residenziale riservata all’edilizia sociale.
Questo bando di concorso ha però anche lo scopo di incentivare lo strumento del partenariato pubblico-privato nel riutilizzo delle aree dismesse, pubbliche e private, che rappresentano una importante risorsa immobiliare e sociale e possono consentire, attraverso idonei e qualificati interventi di recupero, una risorsa straordinaria, un’opportunità di riconversione e rigenerazione del territorio.
Con questa iniziativa verrà garantito agli enti locali territorialmente competenti su queste aree, uno strumento concreto per raccogliere idee progettuali giovani e innovative al fine di restituire al territorio e alla collettività aree urbane - peraltro spesso centrali o comunque ubicate in zone strategiche - che hanno interrotto o esaurito il loro ciclo funzionale di vita e che possono e devono essere restituite alla pubblica fruizione. È del resto significativo - l’auspicio è che ovviamente se ne avvedano le varie istituzioni territorialmente competenti - che la legge regionale consideri le aree dismesse come una grande opportunità di rilancio e di riqualificazione del territorio. L’Ance ha inteso favorire questo obiettivo coniugandolo ai criteri della qualità degli interventi progettuali, anche negli interventi residenziali. Abitare e riqualificare, infatti, sono temi intimamente e strettamente correlati, che possono e devono coesistere. È stata prevista la partecipazione al concorso di giovani professionisti (ingegneri e architetti) con un’età non superiore a 40 anni, regolarmente iscritti agli ordini professionali, e consentita anche la partecipazione in Atp (associazione temporanea tra professionisti) neo costituite e con almeno un professionista under 40, abilitato da meno di 5 anni. Sono previsti premi in denaro a scalare per i tre progetti migliori selezionati da un’apposita giuria. Ulteriori incentivi economici saranno riconosciuti per ulteriori tre idee progettuali “segnalate” dalla medesima giuria.
L’ambito territoriale è limitato alla provincia di Salerno. Per i professionisti d’età superiore a 40 anni, è stata prevista la possibilità di partecipare, ma fuori concorso.
Attraverso questo bando siamo convinti che si attiverà un vero e proprio movimento di idee, giovane, qualificato e innovativo, che guarderà alla riqualificazione urbana delle aree poco (o non più) utilizzate come ad una straordinaria opportunità di crescita per i tessuti urbani.
La riconversione funzionale consentita dal Piano Casa regionale, se opportunamente sfruttata dagli enti locali, avrebbe enormi benefici effetti anche dal punto di vista economico-sociale, se si considera che l’immissione di nuovi alloggi di edilizia residenziale sociale (imposti dalla norma regionale nella misura del 30% per poter fruire dei premi volumetrici massimi del 50%) avrebbe indubbiamente un effetto calmiere sulle quotazioni medie immobiliari, oggi ancora proibitive segnatamente nel comune capoluogo e in quelli più rilevanti della provincia, e garantirebbe nel contempo una risposta adeguata e qualificata alla sempre crescente domanda di edilizia economica e popolare. In provincia di Salerno abbiamo ben 12mila alloggi gestiti dall’IACP, e allo stato il deficit si assesta, specificamente per l’edilizia sociale, in non meno di 30mila alloggi, mentre più in generale il fabbisogno di nuove abitazioni è di circa 45mila appartamenti. Proprio per questo l’Ance ha ritenuto di mettere in campo energie positive per riattivare l’economia in un comparto che necessita del resto di nuovi slanci e nuovi impulsi, attraverso una iniziativa che vuole anche “pungolare” le amministrazioni comunali ad un maggiore e più qualificato decisionismo, giacché a loro compete la responsabilità di pianificare lo sviluppo e gli interventi per il dimensionamento e la vivibilità del territorio. Un tema sul quale non si possono non denunciare ritardi anche gravi: basti pensare che dei 158 comuni della provincia di Salerno, appena cinque si sono dotati di uno strumento urbanistico (PUC).
Un bando quindi che al fine di incrementare gli interventi sul territorio, segnatamente quelli più qualificati ed incisivi, che puntano al recupero urbanistico-funzionale delle aree attraverso la valorizzazione di idee innovative con una comune finalità: coniugare le peculiarità del territorio per promuoverne, attraverso l’idea progettuale, vocazioni, attitudini, rispondendo quindi alle specifiche necessità delle varie zone. Sono questi sostanzialmente i criteri valutativi cui si atterrà la giuria.
Questo concorso rappresenta anche una straordinaria opportunità, una interessante “vetrina” per i giovani professionisti che com’è noto in Italia, e segnatamente nel Mezzogiorno non accedono con facilità agli incarichi professionali.
L’auspicio è che le istituzioni locali predispongano tutte le iniziative possibili, anche in termini di strategie promozionali e di attivazione di capitali privati, per sfruttare al meglio questa straordinaria opportunità offerta dalla Legge regionale che consente non solo il recupero e la riqualificazione funzionale del territorio, ma anche una significativa opportunità per un comparto, quello dell’edilizia, di enorme valenza strategica per l’economia regionale e provinciale.
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