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Giovani Imprenditori di Avellino
e Fiamme Gialle insieme
per un progetto sul torrone irpino
energia: la scommessa si vince
con pochi consumi
di Barbara Maria Cesa
Giovani Imprenditori di Avellino
e Fiamme Gialle insieme
per un progetto sul torrone irpino
La collaborazione tra le parti è volta a individuare il percorso virtuoso
che le aziende del comparto devono effettuare per giungere alla creazione
di un distretto con tanto di relativo marchio D.O.P.
Il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Avellino, presieduto da Katia Petitto, tra i progetti che ha già proficuamente sviluppato con Enti ed Istituzioni irpine, ha attivato una nuova collaborazione con il Comando Provinciale della Guardia di Finanza.
Il Gruppo di lavoro dei Giovani Imprenditori ha incontrato - in ripetute riunioni - gli uomini della Guardia di Finanza guidati dal colonnello Mario Imparato, per analizzare un settore molto speciale della produzione dolciaria irpina: il torrone.
Tra le specialità irpine, infatti, accanto ai prestigiosi vini DOC e alla castagna di Montella IGP, occupa una posizione di preminenza anche “il torrone”.
In Irpinia si trovano dei fabbricanti esperti di questo dolce a base di zucchero, miele, mandorle o nocciole tostate, chiamato in gergo “copeto”.
In particolare sono due i territori provinciali interessati: Dentecane, comune appartenente alla Valle del Calore, a 21 chilometri da Avellino e a 22 da Benevento, considerata come la “città del torrone” e i comuni di Summonte e di Ospedaletto d’Alpinolo, distanti 11 chilometri da Avellino, alle pendici di Montevergine, luogo di pellegrinaggio.
In questi luoghi, la fabbricazione del torrone è un’arte antichissima le cui radici, assai profonde, si perdono nella notte dei tempi e non consentono di stabilire con esattezza come e quando il dolce sia nato. Si ritiene, comunque, che nessuna industria dolciaria possa vantare una tradizione nel settore anteriore al 1750.
Su questa tradizionale produzione è nato il progetto “D.O.P. - Dignità ed Orgoglio di un Prodotto irpino”, iniziativa che vuole analizzare il sistema economico e le regole “di mercato” della produzione in questione, con l’obiettivo, seppur ambizioso, di evidenziare quale potrebbe essere il percorso virtuoso che le aziende di questo comparto dovrebbero effettuare per giungere alla creazione di un distretto con tanto di relativo marchio D.O.P. (da qui l’acronimo del progetto).
La realizzazione di un consorzio fra le imprese per la tutela di vecchi e nuovi prodotti locali, sarebbe auspicabile, perché renderebbe più forte il sistema imprenditoriale sia in termini di conoscenza e presenza del prodotto sui mercati nazionali e internazionali, sia in termini di espansione dell’indotto, ottenendo così vantaggi nell’approvvigionamento delle materie prime e un’integrazione più facile della distribuzione dei prodotti. Inoltre, si creerebbero nuove opportunità legate al confezionamento (packaging), nonchè al trasporto delle merci.
La collaborazione per la realizzazione del progetto sarà assicurata dal Gruppo Giovani di Confindustria con l’apporto diretto delle aziende dolciarie (censimento e testimonianze delle aziende operanti nello specifico settore), e dalle Fiamme Gialle con la stesura di una dettagliata appendice che avrà ad oggetto tutti gli adempimenti burocratici e amministrativi che un’azienda deve produrre per essere perfettamente “in regola”, onde poter raggiungere nel tempo una competitività e una forza sul mercato, nel pieno rispetto della legalità e delle norme.
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