Formazione-lavoro:
si apre il confronto
PurEnergy-Northern:
decolla la filiera eolica
Giovani Imprenditori di Avellino
e Fiamme Gialle insieme
per un progetto sul torrone irpino
energia: la scommessa si vince
con pochi consumi
di Filomena Labruna
PurEnergy-Northern:
decolla la filiera eolica
L’accordo presentato a Confindustria Avellino prevede una serie di azioni che avranno un impatto positivo sull’occupazione in Irpinia
«L’accordo prevede una serie di azioni che avranno
un impatto positivo sull’occupazione irpina
e sul ruolo sempre più importante del territorio
nel contesto europeo
e del bacino del Mediterraneo»
John Danner
Decolla in Irpinia l’accordo per la creazione di una filiera produttiva di aerogeneratori eolici di piccola dimensione. Il progetto è stato presentato a Confindustria Avellino lo scorso 12 marzo. Protagonisti della virata energetica sono PurEnergy Consulting srl di Bisaccia e la statunitense Northern Power Systems inc.. All’incontro hanno presenziato Sabino Basso, presidente della Piccola industria di Confindustria Avellino, l’amministratore delegato PurEnergy, Gerardo Caradonna e il presidente-ceo della statunitense Northern, John Danner.
Presentato a Confindustria Avellino l’accordo per la creazione di una filiera produttiva di generatori eolici di piccola dimensione (60 kwp/100 kwp). Protagoniste della virata sono due realtà imprenditoriali molto innovative che hanno deciso di mettere insieme le proprie “energie” per una nuova scommessa produttiva. La prima è l’irpina PurEnergy Consulting srl, con sede a Bisaccia, nel cuore del distretto delle energie rinnovabili dell’Alta Irpinia. La società si occupa della progettazione e installazione di impianti tipo eolico, fotovoltaico e biomasse per la produzione autonoma e/o la vendita di energia elettrica. Con la sua esperienza pluriennale nel campo della pianificazione, progettazione e costruzione di impianti per la produzione di energia verde da fonti rinnovabili, l’azienda offre soluzioni a supporto di aziende, comuni e privati che intendono avvalersi dell’energia pulita. Il team include una forte specializzazione in ambito tecnologico e ambientale. L’altra protagonista è la statunitense Northern Power Systems, oltre 30 anni di esperienza nella progettazione e nello sviluppo di turbine eoliche, la cui nuova generazione di prodotti è basata su una tecnologia semplice ed estremamente efficiente. La combinazione dei magneti permanenti e del sistema direct drive assicurano una maggiore quantità di energia immagazzinata, basso livello di rumore, ridotti costi di manutenzione e una decisa diminuzione dei tempi morti. Il prodotto di punta è la turbina Northwind100, creata specificamente per piccole comunità, come scuole, università, imprese o comuni. La compagnia, completamente integrata, progetta, produce e vende turbine eoliche per il mercato globale a partire dalla propria sede nello stato del Vermont.
Un momento dell’incontro in Confindustria Avellino
L’accordo energetico
La società di Bisaccia ottiene un accordo di esclusiva con la statunitense Northern, leader mondiale nella produzione di aerogeneratori di tipo micro-eolico fino a 200 kw, nell’ottobre 2009, per seguire gli iter autorizzativi, l’installazione, la commercializzazione e la manutenzione delle turbine Northwind 60 e 100 in Italia. L’accordo prevede una serie di azioni che avranno un impatto positivo sull’occupazione irpina e sul ruolo sempre più importante del territorio (che già ospita il distretto delle energie rinnovabili dell’Alta Irpinia), nel contesto europeo e del bacino del Mediterraneo.
Le opportunità di sviluppo
Soddisfatti dell’iniziativa presentata a Confindustria Avellino i vertici delle rispettive società. «Mai come in questo momento - spiega l’amministratore delegato PurEnergy, Gerardo Caradonna - è importante cogliere le opportunità di sviluppo delle aree interne del distretto delle rinnovabili, mediante una speciale e particolare attenzione alle esigenze espresse dagli operatori del settore, che individuano negli impianti di piccola taglia una grossa opportunità di sviluppo diffuso dell’intero processo di filiera, anche attraverso iniziative già programmate per la produzione in loco delle torri, degli aerogeneratori e delle varie componentistiche elettromeccaniche per soddisfare le esigenze di questa fascia di mercato in continua crescita».
Anche Domenico Gambacorta, assessore provinciale all’Ambiente, saluta la partnership irpino-statunitense come un primo promettente passo per avviare concretamente il distretto delle energie rinnovabili in Alta Irpinia. «Qui - spiega Gambacorta - i primi impianti hanno avuto poco rispetto per l’ambiente e non è stato lasciato nulla sul territorio, ma questa joint venture è diversa».
Quanto sia diversa è evidente nelle parole dell’amministratore delegato della Northern, John Danner. Nel descrivere la compagnia impegnata nell’eolico da ben 35 anni, il ceo illustra le caratteristiche delle turbine per la microgenerazione distribuita: «Si tratta di un impianto di piccole dimensioni - spiega - alto 37 metri e dunque a basso impatto visivo, ottimizzato per venti deboli. È silenzioso, mancando un moltiplicatore di giri, e attraverso un sistema di trasmissione diretta massimizza la quantità di energia catturata producendo circa 240mila kwh l’anno».
Nuova occupazione
L’accordo prevede anche una serie di azioni che avranno effetti rilevanti sull’occupazione. Lo sottolinea Caradonna, presidente della bisaccese PurEnergy, che è stata la prima in Europa a installare queste turbine lo scorso novembre. «Gli obiettivi - sottolinea - sono la realizzazione di un deposito, dell’officina di manutenzione, dell’ufficio di monitoraggio delle turbine Northwind 60 e 100, la formazione dello staff PurEnergy da parte della Northern Power e l’assemblaggio degli aerogeneratori su licenza della compagnia americana per il mercato europeo e del Mediterraneo».
Sono già due le squadre che hanno seguito una specifica formazione in Vermont, ma l’installazione, già avviata, di altre 25 turbine richiederà altro personale. «Registriamo ogni mese - prosegue Caradonna - una capacità di assunzione di 2-3 unità e contiamo, entro la metà di quest’anno, di raggiungere le 25-30 per arrivare a circa 60 quando partirà l’assemblaggio».
Ulteriormente confortante il dato riferito da Danner, quando afferma che negli stabilimenti americani l’occupazione è raddoppiata in 18 mesi. Dunque, un’opportunità di crescita dei livelli occupazionali nelle zone in cui le turbine saranno installate, ribadisce infine il responsabile Northern per l’Europa, Reinout Oussoren. |