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  Dicembre 2012

Articoli n° 09
NOVEMBRE 2009
 


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Un laboratorio targato Cira vola nello spazio senza pilota

Certificazione energetica degli edifici, un impegno che conviene a tutti

Credito difficile: reinterpretare Basilea 2




Certificazione energetica degli edifici, un impegno che conviene a tutti


Efficienza energetica, bio-sostenibilità dei prodotti, comfort abitativo:
qualità che non solo connotano una moderna abitazione, ma ne influenzano anche il valore

di Palma F. Martinisi


Da sinistra, Augusto Tedeschi, Pasquale Sommese, Fausto Altavilla e Enrico Negro

«Il Piano casa ha l’obiettivo di mettere in moto velocemente il comparto dell’edilizia, dando una risposta alle esigenze abitative in coerenza con gli standard urbanistici già previsti dal Piano regionale territoriale e dalla Conferenza Stato-Regioni. In questo senso, la legge in discussione al Consiglio regionale vuole da una parte evitare pericolosi automatismi, per l’altra, stabilire regole certe e partecipate. E questo vale tanto più per l’articolo 5, vale a dire, per la parte dell’impianto normativo che prevede la riqualificazione delle aree urbane degradate, su cui siamo pronti al confronto».
Lo ha detto il presidente della quarta commissione (Urbanistica) del Consiglio regionale della Campania, Pasquale Sommese, intervenendo al convegno sulla “Certificazione energetica degli edifici”, organizzato dalla Sezione costruttori edili di Confindustria Caserta. Un incontro-seminario, che partendo dal risparmio energetico (particolarmente interessante, in questo senso, l’esperienza di Casaclima, l’agenzia pubblica della provincia autonoma di Bolzano che in materia ha accumulato un know-how avanzatissimo), ha focalizzato l’attenzione infine su un modo di abitare più semplicemente “sano”, sotto tutti i punti di vista.
I lavori sono stati introdotti dal presidente dei costruttori casertani, Augusto Tedeschi, il quale ha anche ricordato che con la legge n. 77 del 24 giugno scorso, di conversione del D.L. 39/2009 per l'Abruzzo, il governo ha di fatto anticipato al 1° luglio 2009 la data di entrata in vigore delle “Nuove norme tecniche per le costruzioni” introdotte, come si sa, dal D.M. 14 gennaio 2008. «Provvedimento che inizialmente lasciava ai progettisti la facoltà di scegliere di applicare le nuove norme, oppure di seguire la normativa precedente, fino al 30/06/2010. Opzione - ha ricordato Tedeschi - che, con il terremoto dell’Abruzzo, è venuta meno, risultando automaticamente abrogate le precedenti disposizioni».
Quindi è stata la volta dell’architetto Enrico Negro, presidente di Sferagroup, che ha relazionato sui cambiamenti storici della società attraverso i vari cicli della conoscenza tecnologica, per giungere all’attuale epoca della “società dell’informazione”. Mentre, a seguire, l’ingegnere Fausto Altavilla, rappresentante di Casaclima, ha approfondito le esigenze costruttive attuali partendo, appunto, dall’esperienza dell’Agenzia dell’Alto Adige.
L’edilizia, come tutti i settori d’impresa, sta attraversando un periodo di profonda evoluzione. In Italia, con ritardo rispetto gli altri paesi europei, si stanno muovendo solo ora i primi passi a causa sia di un troppo lento iter legislativo nazionale a riguardo dell’efficienza energetica e ambientale, sia di un ritardo da parte dei costruttori nel comprendere la grossa opportunità che le nuove esigenze possono offrire.



La sala gremita: il convegno è stato seguito con particolare interesse da imprenditori e tecnici

Tali esigenze, soprattutto nell’edilizia residenziale, possono riassumersi in quelle che ormai sono considerate le “moderne qualità” connotanti un’abitazione, capaci oltretutto di influenzarne anche il valore: l’efficienza energetica, la bio-sostenibilità dei prodotti, il comfort abitativo in relazione ad esempio alla protezione dai rumori, eccetera.
«Ma l’attuale società globalizzata - ha ricordato Altavilla - in cui siamo sempre più coinvolti, fa sì che le più avanzate esperienze di altri paesi ci coinvolgano sempre di più. Non solo. Il coinvolgimento determinato dalla rete informatica è anche decisamente più veloce dell’intervento politico. Ad oggi, infatti, sono ancora poche le regioni italiane che si sono mosse in tempi accettabili sia recependo la direttiva europea 2002/91/CE, ma soprattutto contribuendo a diffondere l’importanza, dal punto di vista ambientale, commerciale ed economico, della certificazione energetica».
«Esperienze e tecnologia che possono farci arrivare ad un livello di efficienza capaci di generare un risparmio di oltre il 50% sui consumi di energia», ha ricordato il rappresentante di Casaclima. Altavilla, per concludere, ha rimarcato che «per raggiungere l’efficienza energetica è necessaria la collaborazione di più soggetti: committenti edili, progettisti, costruttori, produttori di materiali, ricercatori, politici, amministratori, fornitori di servizi».
Insomma, è un impegno che coinvolge tutti. Peraltro, non più procrastinabile.


Marchio di qualitÀ

Il certificato energetico di un edificio aiuta a valutarne l’efficienza energetica e a prevederne i costi di gestione dal punto di vista del consumo di energia.
La catalogazione energetica di un edificio è fonte di trasparenza per tutti coloro che sono interessati alla sua gestione. Questo tipo di certificato è previsto da una direttiva UE vincolante per tutti gli Stati membri.
Tra le certificazioni edili, quella energetica, rilasciata da un ufficio indipendente autorizzato, ha una funzione particolare, in quanto si tratta di un documento con marchio di qualità. Particolarmente importante è il fatto che la classificazione energetica dell'edificio avviene in seguito ad un’indagine sullo stesso durante tutto l'iter della realizzazione, e non solo sulla base di un semplice progetto.
Il certificato energetico evidenzia immediatamente l’entità del fabbisogno di calore di un edificio, e presenta due classificazioni energetiche: la prima riguarda la classe di isolamento termico dell’edificio, la seconda la qualità dell’impiantistica. Con l’aiuto di una tabella suddivisa in caselle colorate, dal verde (basso fabbisogno energetico) fino al rosso (alto fabbisogno), anche i principianti possono capire se un edificio consuma molta o poca energia. L’indice termico di calore viene determinato in base a fattori rilevanti dal punto di vista energetico, tramite un procedimento di calcolo unitario.
I committenti possono in questo modo calcolare il fabbisogno medio di riscaldamento ed energia di un edificio, ed effettuare una comparazione tra diverse costruzioni.

 

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