Il nuovo leader
degli Industriali casertani:
«Uniti per battere la crisi
e rilanciare lo sviluppo»
Nuovi materiali, innovazione
e filiera bufalina
ecco i piani di investimento:
di Confindustria Caserta
Un momento
di festa,
ma anche di
impegno sociale
Gemellaggio
contro la crisi tra la Reggia
di Caserta e il Cremlino
di Antonio Arricale
Nuovi materiali, innovazione
e filiera bufalina:
ecco i piani di investimento
di Confindustria Caserta
Sono 4 i consorzi promossi dall’Associazione degli Industriali che hanno partecipato al bando regionale
per l’accesso ai fondi previsti dai contratti di programma: Socratis, Progetto Bufala, Paser Caserta e Ise
In totale di 455 milioni di euro messi a disposizione dalla Regione Campania per lo sviluppo di piani imprese nell’ambito del “Contratto di Programma Regionale”, strumento che di questi tempi torna quanto mai utile al sistema produttivo regionale, provato dalla crisi economica internazionale. Ma guai a farlo sentire all’assessore alle Attività Produttive Andrea Cozzolino. Il quale, infatti, illustrando nei giorni scorsi i risultati del bando di concorso per l'accesso ai fondi pubblici, ha sottolineato: «Il contratto di programma non è nato per finanziare la crisi o per contenerla, ma per creare nuovi posti di lavoro che saranno almeno 6mila. É un’occasione di sviluppo per la regione, il nostro piano anticrisi lo avevamo presentato già un anno e mezzo fa, in netto anticipo rispetto ai tempi della crisi internazionale». Al bando regionale sono state presentate 88 domande di finanziamento, la maggior parte delle quali presentate da consorzi di imprese (57 domande su 88, per un totale di 557 aziende).
I piani di investimento presentati dalle aziende sono in settori strategici dell'economia: dalle telecomunicazioni al turismo, passando per l'aeronautica, l'energia e l'agroalimentare. La provincia di Caserta è interessata da 12 progetti, di cui ben 4 sono sostenuti da consorzi nati all’interno dell’associazione degli industriali. Si tratta del Consorzio Socratis, del Consorzio Progetto Bufala, del Consorzio Paser Caserta e del Consorzio Ise. Ma vediamoli nel dettaglio.
Consorzio Socratis
Le aziende consorziate in Socratis hanno presentato alla Regione Campania 6 progetti di investimento per circa 90 milioni di Euro. Tali progetti si propongono di dare attuazione all’Accordo di Programma di Caserta. In particolare sono stati presentati 2 piani progettuali: uno da parte di Novamont Spa e l’altro per il tramite di Socratis, dalle aziende Egm, Mada, Icet 2000, Gemi Electric e Bst. Il settore produttivo in cui opera Novamont è quello della produzione di bioplastica derivante da materie prime vegetali rinnovabili. In questo settore Novamont, che ha sede a Novara, è leader mondiale. Il nuovo stabilimento sarà ubicato nell’area industriale “ex 3M”. Il piano predisposto da Novamont prevede la realizzazione di 2 impianti a San Marco Evangelista: il primo dedicato alla produzione di monomeri a partire da olio vegetale e il secondo dedicato alla produzione di un polimero a partire da un mix di monomeri e additivi. L’investimento programmato è di circa 50 milioni di Euro e l’occupazione diretta a regime di 76 addetti. Il secondo Piano Progettuale riguarda un piano complesso di investimenti produttivi e di attività di R&S predisposto dalle aziende operanti nel settore dell’elettromeccanica (Egm Spa, Mada Spa, Gemi Electric Srl E Icet 2000 Srl) ed una nel settore dei materiali polimerici (Bst Spa). In particolare tre aziende dell’elettromeccanica sono inserite nelle filiere dell’automotive e ferroviaria, e due operano in settori ad elevato grado di specializzazione (produzione di cavi speciali e produzione di nastri adesivi industriali).
Gli investimenti previsti ammontano a 31,5 milioni di Euro per gli interventi produttivi e 8,1 milioni di Euro per l’attività di Ricerca e Sviluppo. L’incremento occupazionale diretto è di circa 90 addetti.
Consorzio Progetto Bufala
Il Consorzio Progetto Bufala ha presentato, alla Regione Campania, una proposta di Contratto di Programma del settore bufalino per un importo complessivo pari a circa 98,5 milioni di euro. La proposta, che coinvolge tutti attori della filiera bufalina, tra cui le 21 maggiori aziende casearie locali, prevede la realizzazione di 24 progetti di cui: 15 per ampliamento e ammodernamento degli impianti esistenti; 3 per nuovi impianti; 2 per trasferimento degli impianti esistenti e relativo ampliamento; 3 progetti di Ricerca; ed un progetto di Formazione. L’obiettivo è quello di far fronte alle inefficienze strutturali del sistema e di rilanciare in maniera moderna, pregnante e suggestiva, con soluzioni fortemente innovative ed integrate, i prodotti, i processi e l’immagine del comparto, puntando ad interventi che siano a vantaggio dell’ambiente, del territorio, delle imprese e dei consumatori. Tutti gli interventi mirano al potenziamento della competitività del comparto caseario bufalino, attraverso l’introduzione di miglioramenti gestionali e produttivi che normalizzeranno le imprese su alto livello di qualità certificata, sia dal punto di vista dei sistemi di produzione che della tracciabilità, della sicurezza alimentare e della efficienza ambientale. La realtà bufalina in Campania, grazie alla straordinaria notorietà raggiunta dalla Mozzarella di Bufala, è un patrimonio territoriale da valorizzare e tutelare. Il comparto oggi è di traino per l’immagine regionale anche sui mercati esteri ed ha raggiunto dimensioni ragguardevoli. La popolazione bufalina conta oramai, nell’area Dop, circa 300mila capi (di cui 170mila nella sola provincia di Caserta), in 2.350 allevamenti, di cui 1.800 conferiscono la produzione ai circa 150 caseifici a marchio Dop. La produzione annua di Mozzarella Dop è di circa 30mila tonnellate, a cui si aggiungono altre 15mila tonnellate di prodotto non Dop. Il comparto ha un fatturato complessivo di circa 280 milioni di euro e dà lavoro a circa 25mila addetti. É interessante rilevare che una nuova filiera - quella della carne bufalina - è solo all’inizio del suo sviluppo commerciale.
Consorzio Paser Caserta
Oggetto del Contratto di programma regionale è un piano complesso di interventi da attuare per la realizzazione di nuovi impianti, ampliamenti, ammodernamenti, ristrutturazioni, riconversioni e riattivazioni. Il piano di investimento a valere sul contratto di programma regionale, per un totale di 10 milioni 163mila euro, interessa soltanto tre delle dieci aziende che aderiscono al Consorzio Paser Caserta. E precisamente: Tea Impianti Srl, Smei Srl e Mekind Srl per la creazione di 53 nuovi posti di lavoro.
I soggetti destinatari sosterranno il relativo programma di investimenti con un apporto di capitale proprio in misura non inferiore al 25% del valore degli investimenti ammessi a contributo. La Tea Impianti acquisterà una capannone, in Marcianise, per realizzare impianti elettrici, di automazione e di strumentazione e robotica industriale. L’impatto sull’occupazione è di dieci nuovi posti di lavoro. La Smei, azienda specializzata nella produzione impianti elettromeccanici, costituita nel 1968, con un fatturato di 9 milioni 646mila euro nel 2007, propone un ammodernamento del parco macchine e la ristrutturazione di alcune parti dei locali di produzione. Il piano prevede la creazione di 18 nuovi posti di lavoro.
La Mekind, infine, produce servizi per le imprese, e ha rapporti di collaborazioni con enti di ricerca (Istituto Motori di Napoli, CNR, Dipartimento d’Ingegneria Meccanica per l’Energetica della Federico II di Napoli, Centro Italiano di Ricerche Aerospaziali). Realizzerà l’interevento di maggior impatto finanziario (circa 4 m euro) prevedendo la costruzione, ex novo, di un capannone su un’area di 3.560 mq nell’Asi di San Nicola la Strada. I nuovi posti di lavoro previsti sono 15.
Consorzio Ise
Oltre 14 milioni di investimento di cui 3 relativi a programmi di ricerca, formazione, occupazione e internazionalizzazione. Sono queste, in sintesi, le cifre più rappresentative del Contratto di programma regionale promosso dal Consorzio Ise.
Consorzio Ise - innovazione per lo sviluppo economico, appunto - nasce all’interno di Confindustria Caserta ed è presieduto da Bruno Apperti, consulente aziendale, amministratore della società Rete snc con un’esperienza trentennale nel settore della finanza agevolata.
«L’iniziativa - spiega - muove i passi dalla consapevolezza, da parte delle pmi locali, che l’unica strategia possibile per affrontare la sfida della globalizzazione passa necessariamente attraverso cospicui e continui investimenti in formazione, ricerca, sviluppo e internazionalizzazione. Una strategia che è costretta, però, a misurarsi con il limite dimensionale proprio di queste aziende, e che può superare appunto attraverso la creazione di una rete». Ise consorzia 23 aziende, di cui però soltanto otto partecipano al progetto di investimenti, che prevede un incremento occupazionale di 50 nuovi addetti. Nello specifico, si tratta di piccole aziende che operano tra Caserta, Maddaloni e Casapulla, le cui attività spaziano dall’alimentare, all’abbigliamento, al turismo, alla lavorazione delle sete, ai servizi. Aziende, peraltro, che possono vantare su un partner di assoluta eccellenza e affidabilità qual è Scuola d’Impresa - società che annovera al suo interno anche Seconda università di Napoli, Confindustria Caserta, Unindustria Caserta Servizi e Gafi Sud - che si pone appunto come elemento progettuale e guida dell’iniziativa.
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