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  Dicembre 2012

Articoli n° 08
OTTObre 2007
 


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FORUM DELLA PICCOLA INDUSTRIA:
PROGETTI E TEMPI, IL FUTURO È NEL FARE

Il ministro Nicolais agli imprenditori:
«Innovazione fa rima con sviluppo»

il mercato cinese È una grande opportunitÀ

Il ministro Nicolais agli imprenditori:
«Innovazione fa rima con sviluppo»


Cicala affida all’attenzione del rappresentante del governo tre problemi di scottante attualità: la sicurezza delle aree industriali, la perimetrazione dei siti a rischio e l’accelerazione del Protocollo di Palazzo Chigi

di Antonio ARRICALE

Sicurezza, ambiente, sviluppo e, naturalmente, innovazione. A cominciare dalla Pubblica amministrazione. Il ministro Luigi Nicolais annota e risponde puntualmente al fuoco di fila delle domande che i consiglieri del direttivo e della giunta di Confindustria Caserta gli rivolgono. E, in più di un caso, assicura anzi che muoverà i passi giusti per risolvere i problemi, accelerare le procedure, spingere le soluzioni.
La presenza di Nicolais in casa degli industriali di Terra di Lavoro, del resto, non è nuova. E poi, assicura, Caserta gli sta particolarmente a cuore: «Questa è una provincia - dice - che ha saputo cogliere dalla crisi di settori produttivi a basso valore aggiunto un grande insegnamento. E i frutti cominciano a vedersi. La provincia di Caserta è tra quelle campane che cresce di più e che mostra interessanti segnali di vivacità. È quella che sta puntando su insediamenti ad alto valore aggiunto. Una strada che va percorsa fino in fondo. Con scelte coraggiose e lungimiranti, sempre più orientate all'alta tecnologia, magari allo sviluppo del fotovoltaico, l'energia del futuro che però già oggi comincia ad essere conveniente, grazie a polimeri innovativi che possono essere impiegati al posto del silicio e un abbattimento dell'80% dei costi».
L'incontro, svoltosi il 18 settembre scorso, è introdotto dal presidente degli industriali casertani Carlo Cicala, che richiama l'attenzione del ministro su pochi temi, ma di estrema attualità. A cominciare dalla sicurezza nelle aree industriali, le quali soprattutto nelle ore serali e notturne diventano terra di nessuno. E dire che quella di Caserta, sviluppata su cinque ambiti territoriali, è l'area industriale più estesa del centro sud e tra le prime sedici del Paese. «Occorre allora un segnale forte, di presenza, di attenzione, da parte dello Stato - sottolinea Cicala - diversamente ogni discorso, sul coraggio degli imprenditori, sull'impegno civico, sulla necessità di non cedere alle estorsioni, di denunciare il pizzo, diventa inutile». Da qui una proposta. Anzi, una provocazione: «Perché non utilizzare l'esercito - dice il presidente degli industriali - per un costante servizio di pattugliamento in queste aree, e con maggiore intensità nelle ore a rischio?».
 Cicala poi porta all'attenzione del ministro un impellente problema in materia ambientale. E, precisamente, l'attivazione delle cosiddette procedure di caratterizzazione previste per il Litorale Dominio-Flegreo ed Agro Aversano, classificato dalla legge 426/98 come sito di interesse nazionale, a causa appunto della presenza sul territorio di discariche abusive di rifiuti tossici e nocivi. Si tratta di procedure che riguardano addirittura 76 Comuni su 104 della provincia di Caserta, che si preannunciano complesse e in ogni caso abbastanza onerose per le imprese, rispetto alle quali però gli imprenditori non pensano affatto di volersi sottrarre, chiedendo semplicemente all'autorità straordinaria per l'ambiente un lasso di tempo maggiore, compatibile sia con la difficoltà delle indagini che con l'onere finanziario, in molti casi tutt'altro che trascurabile, delle stesse.
Infine, Cicala a nome degli industriali chiede un colpo di accelerazione alle fasi previste dal Protocollo d'intesa sottoscritto, qualche mese fa, a Palazzo Chigi assieme ai più importanti enti del territorio per promuoverne lo sviluppo.
Tre punti, rispetto ai quali, il ministro Nicolais garantisce all'importante platea azioni di sollecito presso i ministeri competenti. E non solo. Rendendosi disponibile al fitto fuoco di domande (nel corso dell'incontro prendono la parola: il vice presidente Francesco Canzano, il direttore generale del Cira, il presidente dell'Interporto Sud Europa Antonio De Biasio, il presidente del Gruppo giovani imprenditori Gianluigi Traettino, il presidente della Cassa edile Antonio Farina, il presidente della sezione Costruttori Edili Antonio Della Gatta e il presidente della sezione Metalmeccanica Giorgio Fiore) il ministro coglie più di uno spunto per indicare le direttrici lungo le quali muoversi al fine di promuovere la crescita del territorio e lo sviluppo delle imprese. E si tratta di un discorso che in più di una circostanza incrocia il tema dell'innovazione, «senza la quale anche le sfide più ardite sono destinate a fallire», ammonisce il ministro. Innovazione, peraltro, che sarà sostenuta con adeguate risorse finanziaria anche dal Quadro strategico nazionale che sta ormai per partire: 100 miliardi di euro complessivi, di cui 28-29 destinati alla Campania. «Ma anche innovazione radicale - e non più incrementale, quindi - che riguarderà la pubblica amministrazione - sottolinea il ministro - in un processo di interoperabilità alla fine del quale immagino un solo ufficio della PA, accessibile da una sola porta».
 In quest'ottica, infine, il ministro Nicolais preannuncia anche il processo di razionalizzazione delle scuole di formazione del personale della Pubblica amministrazione. «Esso sarà improntato - annuncia - alla valorizzazione delle eccellenze già operanti, al superamento della divisione in più strutture e alla massima professionalizzazione della dirigenza e del personale pubblico. In tale ottica - aggiunge il ministro - la nascita dell'Agenzia nazionale di alta formazione della PA, che raggrupperà Formez, Scuola superiore di pubblica amministrazione di Caserta e scuola di formazione del ministero degli esteri, vedrà proprio la sede di Caserta non smantellata, ma anzi rafforzata. In consiglio dei ministri ho proposto, infatti, che qui a Caserta abbia sede la direzione centrale dell'Agenzia nazionale, per la cui direzione ho già contattato Franco Bassanini».

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