Reindustrializzazione, disco verde alla fase tre
Ecologia ed economia/1
Innovare la tradizione
Ecologia ed economia/2
Il rilancio della filiera
passa per il biogas
Rifiuti elettrici ed elettronici,
occhio alle nuove norme
Tfr, convenzione con Mps
per finanziamenti alle imprese
Rifiuti elettrici ed elettronici,
occhio alle nuove norme
Raccolta e smaltimento dei cosiddetti rifiuti Raee
sono stati al centro di un convegno organizzato
dall’Unione degli industriali di Terra di Lavoro
di Francesca DI NUZZO
In vista, ormai, dell'emanazione dei decreti attuativi che danno piena attuazione al D.Lgs. n.151/2005, è inevitabilmente emerso in questi giorni anche un interesse per la raccolta di apparecchiature elettriche ed elettroniche (Raee) obsolete.
Certo, con i non pochi problemi in materia di rifiuti che già affliggono la nostra regione, pensare che si sversino nei nostri territori anche i cosiddetti rifiuti Raee, appare addirittura pleonastico. Eppure il problema esiste. Così come già esistono sul territorio provinciale - è il caso magari di sottolineare - piccoli impianti di smaltimento Raee che trattano, però, solo tubi catodici, per cui - con l'entrata in vigore della normativa - difficilmente saranno in grado di far fronte alla enorme massa di apparecchiature elettriche ed elettroniche che le case produttrici dovranno smaltire o riciclare.
L'argomento è stato affrontato nel corso di un convegno che si è svolto nei giorni scorsi presso Confindustria Caserta, cui hanno partecipato l'ingegnere Giuseppe D'Occhio (segretario generale dell'Autorità di Bacino Liri-Garigliano-Volturno), il professore Vincenzo Pepe (ordinario di Diritto Ambientale presso la Seconda Università degli Studi di Napoli) e l'avvocato Luigi Del Rosso (assessore comunale all'Ambiente della città capoluogo). I lavori sono stati introdotti dal consigliere incaricato Ferdinando Petrella.
Il cosiddetto decreto Raee recepisce una serie di direttive europee emanate in materia. Esso prevede che al momento della vendita di un prodotto nuovo i produttori di Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche si facciano carico di recuperare un prodotto usato o un rifiuto equivalente. Insomma, tramite i distributori, i produttori si devono attivare per garantire la raccolta e il trattamento delle apparecchiature obsolete sostituite. I costi di questa operazione sono a carico del produttore, a partire dalla consegna presso un centro di raccolta separata o presso il magazzino di un distributore. Il produttore si deve far carico anche di un corretto trattamento delle apparecchiature raccolte. Ne consegue che trattare rifiuti Raee in un solo impianto di grossa entità può essere non solo economico ed utile, ma anche rispettoso delle esigenze ambientali. In questo senso bisognerà velocemente attrezzarsi - magari attraverso l'istituzione di sistemi collettivi di gestione Raee - dal momento che la problematica riguarda lo smaltimento di grandi e piccoli elettrodomestici, apparecchiature informatiche e per telecomunicazioni, strumenti elettrici e elettronici, giocattoli, apparecchiature mediche, strumenti di monitoraggio e distributori automatici. Insomma, un bel po' di roba. |