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Pininfarina: fiscalitÀ di vantaggio, dalle parole ai fatti
UNIONE INDUSTRIALI
Pininfarina: fiscalitÀ di vantaggio, dalle parole ai fatti
Successo di partecipazione per l’Assemblea
di Federmeccanica svoltasi a Napoli.
L’intervento del Vice Presidente di Confindustria
di Bruno BISOGNI
Per la prima volta l'Assemblea Generale di Federmeccanica si è svolta fuori sede. L'evento si è tenuto all'Unione Industriali di Napoli, a testimonianza dell'interesse con il quale il mondo confindustriale guarda alla piazza campana, comprovato anche dalla recente Assemblea nazionale dell'Assistal e dal prossimo intervento (7 luglio) del Presidente Montezemolo all'Assemblea pubblica dell'Associazione imprenditoriale napoletana.
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Lo scorso 19 maggio, a Palazzo Partanna, sono convenuti tra gli altri, oltre al Presidente di Federmeccanica, Massimo Calearo e ai numerosissimi delegati provenienti dalle varie regioni d'Italia, il Presidente Anie, Gian Francesco Imperiali, il Presidente Assistal, Nicola Scotti, il Presidente Ucimu, Alberto Tacchella, nonché il Vice Presidente di Confindustria, Andrea Pininfarina. Ai lavori è intervenuto anche il Presidente della Regione Campania, Antonio Bassolino.
Nella sua introduzione, il Presidente dell'Unione Industriali napoletana, Giovanni Lettieri, si è soffermato sul problema centrale, non solo per l'impresa metalmeccanica, ma per il Sistema Italia: la competitività. Dal 2001, ha ricordato Lettieri, l'intero sistema produttivo nazionale ha peggiorato del 23% la propria competitività misurata dal costo del lavoro per unità di prodotto. Né per il rilancio dell'economia nazionale - ha continuato Lettieri - è sufficiente la pur necessaria riduzione del cuneo fiscale. Servono politiche che coniughino risanamento del bilancio e sostegno alla crescita, oltre a relazioni industriali capaci di riformare il sistema contrattuale. Serve riportare al centro dell'agenda politica la priorità Mezzogiorno, nella consapevolezza che solo con l'integrazione economica tra le varie aree può partire una nuova stagione di sviluppo del Paese. Al vertice di una Federazione che conta dodicimila imprese iscritte per un totale di circa 900 mila addetti, Calearo ha centrato il suo intervento sulle questioni contrattuali, assegnando allo strumento negoziale nazionale «una funzione di garanzia da esercitare mediante la definizione di livelli retributivi, diritti e tutele minimi e comuni a tutte le imprese». Al livello aziendale andrebbe lasciata la funzione di individuare trattamenti salariali e normativi coerenti con la realtà economica e produttiva di ogni singola azienda. Particolarmente significativo è stato anche il richiamo, effettuato dal Vice Presidente di Confindustria Pininfarina al termine dell'Assemblea, alla necessità di assicurare al Mezzogiorno condizioni di attrattività mediante lo strumento della fiscalità di vantaggio.
è il momento di passare dalle parole ai fatti - ha detto in sostanza Pinifarina - trasformando l'intenzione più volte conclamata in opportunità concreta. |