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  Dicembre 2012

Articoli n° 5
GIUGNO 2006
 

UNIONE Industriali DI napoli - Home Page
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Centro Studi,
le tappe di un rilancio

Le proposte per lo sviluppo
della cittÀ di Napoli

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UNIONE INDUSTRIALI
Le proposte per lo sviluppo
della cittÀ di Napoli

L’Associazione di Palazzo Partanna ha elaborato un documento ricco di progetti da realizzare sulla base di un patto tra impresa e istituzioni

di Bruno BISOGNI

Il documento è stato presentato ai candidati a sindaco di Napoli in una serie di incontri svoltisi presso l'Unione Industriali prima della tornata elettorale di fine maggio. Dopo le elezioni è destinato a costituire una sorta di piattaforma programmatica dell'Associazione sulla quale confrontarsi costantemente col primo cittadino.
A ispirarne la filosofia è la metodologia pattizia. In buona sostanza, gli industriali napoletani si dichiarano disponibili a investire in una serie di progetti di sviluppo a condizione che le istituzioni, dal canto loro, procedano a realizzare degli interventi considerati propedeutici per l'attività degli operatori economici.
Di seguito si elencano sinteticamente sia le condizioni per lo sviluppo che le intese-progetto proposte dall'Associazione di Palazzo Partanna.
Le condizioni
Per lo sviluppo della città è necessario predisporre una serie di condizioni. Il presupposto ineludibile è la tutela dell'ordine pubblico.
Di qui la richiesta degli industriali napoletani che venga approntato un adeguato piano di sicurezza. Per attenuare i fenomeni malavitosi occorre tuttavia anche agire per eliminare l'humus sociale da cui trae linfa la manovalanza criminale. Servono interventi pubblici a sostegno delle fasce deboli. Più in generale, serve recuperare alla città, anche nelle periferie, livelli di vivibilità adeguati a una metropoli europea.
Occorre inoltre superare l'emergenza rifiuti completando il ciclo del loro trattamento con la realizzazione dei termovalorizzatori. Su un altro piano, per l'incidenza indiretta che rivestono sull'attività degli operatori economici, bisogna recuperare efficienza ed efficacia per la macchina comunale come per le aziende partecipate, le cui perdite ricadono sulla collettività. Un discorso articolato è da farsi sul fronte della mobilità. Sette sono le linee d'azione previste dal documento dell'Unione: rapido completamento dei sistemi di trasporto su ferro; adozione di un serio programma di manutenzione stradale; direttrice di attraversamento veloce Est-Ovest lato mare; piano parcheggi; minibus; integrazione delle vie del mare; riforma del corpo dei Vigili Urbani.
Altri interventi risultano necessari per assicurare condizioni di attrattività degli investimenti nell'area. Qui il documento dell'Unione indica la fiscalità differenziata, la pianificazione concertata con la Regione Campania del Por 2007-2013, il monitoraggio delle aree industriali dismesse per realizzare insediamenti produttivi e iniziative di riqualificazione urbana, la realizzazione di iniziative di marketing territoriale a carattere continuativo, come la collocazione a Napoli della sede della nuova Agenzia del Turismo.
Pubblico e Privato
Sono quattro i punti strategici individuati per attivare una proficua collaborazione tra soggetti pubblici e operatori privati.
In primo luogo, l'affidamento in gestione, secondo le logiche della finanza di progetto, di tutti i servizi a tariffa da erogare in città.
Si chiede poi la pianificazione, anche qui concertata, delle iniziative di sviluppo urbano.
Terza indicazione degli industriali napoletani è la delega alle dieci municipalità nelle quali è stato ripartito elettoralmente il territorio di poteri di indirizzo sulle iniziative a impatto locale e di concertazione degli interventi con le forze produttive operanti nell'area.
L'ultima richiesta riguarda l'adozione di strumenti perequativi a carattere urbanistico.
Le proposte
Le intese per lo sviluppo proposte dagli industriali napoletani vertono su turismo, industria, servizi e logistica.

Turismo. Sono tante le iniziative progettate. Alcune sono volte a esaltare l'identità storica della città. In questo ambito rientrano progetti come quello per il sostegno alla nascita di pmi del comparto legate al centro storico, la chiusura al traffico delle aree turistiche del centro, la creazione di una rete di mostre sulle tradizioni e la storia di Napoli, la valorizzazione del commercio e dell'artigianato, l'implementazione del progetto Sirena.
Altri interventi suggeriti dall'Unione Industriali vanno invece nella direzione di dare a Napoli una strutturazione e una specifica identità come città degli eventi, così come di città dei congressi, di rafforzare e sviluppare una vocazione del capoluogo campano come capitale delle crociere nel Mediterraneo, di arricchire e potenziare il parco strutture disponibili e creare un team permanente pubblico-privato per la promozione dello sport, della vitalità e del benessere.
Industria. Anche i progetti e le azioni proposte per l'industria possono suddividersi in filoni. C'è quello delle produzioni basate sulla scienza, che prevede tra l'altro la creazione di 4 Scientific Park su altrettanti temi (scienze della vita, materia, ambiente, beni culturali), in cui concentrare i centri di competenza. Si ipotizzano anche il varo di un polo tecnologico per produzioni ad alta tecnologia ed ecocompatibilità, la definizione di intese con la Regione sui programmi di trasferimento tecnologico con le imprese, la stipula di accordi con le università per integrare ricerca e formazione.
Tra i progetti anche quelli di stabilire a Napoli la sede meridionale dell'Istituto Italiano di Tecnologia e di realizzare le Olimpiadi della Conoscenza, evento annuale a carattere divulgativo scientifico sulle scienze della vita e della materia.
Altri progetti sono invece finalizzati a sviluppare le produzioni basate sulla tradizione partenopea, a rafforzare i poli produttivi consolidati di Napoli, a sostenere l'espansione di quei filoni inerenti le produzioni multimediali e la produzione artistica del capoluogo.
Servizi e Logistica. In questo ambito le iniziative proposte dall'Unione Industriali hanno come comune denominatore quello di supportare il ruolo potenziale di Napoli come piattaforma logistica del Mediterraneo. In questa direzione vanno i progetti di potenziamento della darsena mercantile (container), di sviluppare logistica su ferro e su gomma a partire dal polo mercantile verso gli interporti e le grandi direttrici di traffico, di estendere nell'area delle raffinerie le zone per lo stoccaggio merci e container.
Nello stesso senso si orientano le indicazioni volte al rafforzamento dell'aeroporto di Capodichino nel trasporto merci, in attesa della realizzazione di uno scalo a vocazione dedicata (Grazzanise), e alla definizione di un'intesa con la Regione per il supporto agli operatori del settore delle spedizioni e dei servizi portuali.
L'Unione propone altresì la creazione di centri cittadini di raccolta e smistamento merci da ubicare nelle municipalità delle aree più esterne.
Organi e strumenti
Per accelerare i tempi di esecuzione dei progetti necessari per il rilancio della città, l'Unione Industriali prevede la creazione di una nuova figura.
Si tratta del Vice Sindaco per l'attuazione del programma, con disponibilità di un apposito capitolo di spesa per lo sviluppo progettuale delle intese e per la gestione delle task force tematiche.
Le task force, presiedute dal Vice Sindaco, sono gruppi di lavoro permanenti di cui farebbero parte il Comune, le forze produttive della città, gli altri Enti territoriali, gli operatori nazionali e internazionali con cui si intende stabilire un rapporto di fattiva collaborazione.

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