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Chagall a Caserta:
l’arte incontra gli affari
eventi culturali
Chagall a Caserta:
l’arte incontra gli affari
L’Unione industriali e Polo della Qualità sponsor dell’iniziativa. La cultura apre nuovi orizzonti e mercati per le nostre produzioni di eccellenza
Antonio Arricale
L'arte incontra gli affari, potrebbe essere questo lo slogan per sottolineare un evento culturale davvero eccezionale: la mostra "Chagall a Caserta". O, come con maggiore precisione recita il titolo dell'iniziativa: "ll museo Pushkin incontra la Reggia di Caserta". Vale a dire, due grandi contenitori d'arte messi in collegamento dal mondo imprenditoriale casertano.
A rendere possibile, infatti, l'esposizione di due dipinti dell'artista russo (The painter and his Fiancee, 1980 e Nocturn, 1947) sono stati i buoni uffici interposti dal past president dell'Unione industriali di Caserta, Antonio Crispino, che con le autorità della capitale russa ha avviato negli anni scorsi un programma di significative relazioni internazionali, successivamente formalizzate dall'attuale presidente di Confindustria Caserta, Carlo Cicala. Da qui, al coinvolgimento dell'Unione industriali e del Polo della Qualità, il Centro polifunzionale del lusso in Campania presieduto da Guglielmo Aprile, che hanno con convinzione sostenuto, per questo gemellaggio, il soprintendente Giovanna Petrenga il passo è stato breve. E questo senza nulla togliere anche al sostegno garantito dalla Camera di Commercio di Caserta e dalla Fondazione Internazionale Studi Umanistici "Tolleranza" di Mosca. L'iniziativa, dunque, rientra nell'ambito di un protocollo d'intesa tra il Museo Pushkin e la Reggia. A settembre, infatti, lo "scambio" Russia-Italia proseguirà a parti invertite: saranno infatti sette dipinti del pittore Jacob Philipp Hackert a partire dalla Reggia Vanvitelliana alla volta di Mosca, per essere esposti al Museo Pushkin.
Un rapporto che viene da lontano, si diceva, tra Caserta e Mosca, grazie ai buoni uffici del mondo imprenditoriale. In questo senso si ricorderà, infatti, la firma del protocollo d'intesa tra Confindustria Caserta, Seconda Università di Napoli e Università statale di Mosca per l'attivazione di una scuola di formazione economica in Russia. E prima, ancora, sottolineato dalle celebrazioni per il tricentenario della fondazione della città di San Pietroburgo, con la mostra di un dipinto proveniente dalla Reggia e un concerto a cura del maestro Roberto De Simone nel teatro di Corte dell'Hermitage con musiche del compositore aversano Domenico Cimarosa.
La mostra di Chagall è stata inaugurata il 18 maggio e rimarrà aperta fino al 30 giugno. Si tratta, benché nel numero assai ridotto di due dipinti soltanto, di opere (olio su tela) tra le più belle del maestro russo. In ogni caso, sufficienti a dare la misura della grandezza di un maestro assoluto dell'arte del Novecento. Un notturno dai colori vividi e accesi, dai rossi cupi e intensi tipici della pittura di Chagall e un tenero, romantico e delicato paesaggio, che hanno emozionato il selezionato pubblico presente.
«Questo è per noi l'avvio di un progetto unico e ambizioso - ha detto la Soprintendente, Giovanna Petrenga - che sperimenta l'evolversi di una collaborazione nuova tra due prestigiosi istituti culturali».
La prossima tappa della collaborazione fra le due istituzioni sarà il "viaggio" di Hackert (il pittore di corte dei Borbone che aveva lavorato anche per Caterina II) a Mosca. A settembre, infatti, alcuni quadri del paesaggista saranno in esposizione al Museo Puskin. L'accordo ha trovato l'entusiastica adesione della direttrice del museo, la professoressa Antonova, che ha partecipato al vernissage. «É per me un'emozione fortissima essere in questo palazzo e ammirare le sue fastose bellezze. Un posto unico che esalta anche la bellezza dei lavori di Chagall».
Soddisfatti dell'iniziativa anche il presidente della Provincia Sandro de Franciscis («un modo intelligente e lungimirante di valorizzare le nostre risorse», ha detto), il presidente dell'Unione Industriali Carlo Cicala e il suo predecessore Antonio Crispino, che sottolinea: «Sono i rapporti di amicizia tra Paesi che aprono le strade agli affari». Trovando, in questo, facile sponda nelle parole del presidente del Polo della qualità, Guglielmo Aprile: «Una strada, quella degli scambi culturali, da percorrere fino in fondo anche perché apre nuovi orizzonti e nuovi mercati per le nostre produzioni di eccellenza».
Art meets business,
si presenta a Cernobbio
il progetto Elmi
Art meets business, ovvero: il culto della tradizione che, a Caserta, da ben cinque generazioni puntualmente si sposa con le più moderne tecnologie che di volta in volta si affacciano sul mercato. In poche parole: le sete di San Leucio.
Lo slogan (Art meets business), declinato in tutte le sue accezioni, è stato al centro di un party che l'Unione industriali di Caserta ha organizzato a Cernobbio, sul lago di Como, nei saloni del Grand Hotel Villa d'Este, per buyers e giornalisti della stampa specializzata di tutto il mondo. L'evento - sottolineato oltre che dal presidente di Confindustria Caserta Carlo Cicala, dalla presenza dei rappresentanti delle aziende della sezione Tessili dell'associazione datoriale di Terra di Lavoro, guidati dal presidente Gustavo De Negri - si è svolto nell'ambito di "Proposte", annuale vetrina internazionale dei più qualificati prodotti del tessile d'arredamento e di tendaggio Made in Italy, rivolta - esclusivamente su invito - ad editori tessili, produttori di mobili imbottiti, grossisti, grandi catene di distribuzione, converter e operatori del contract.
Ai numerosi ospiti, rappresentati per l'80% da operatori stranieri (perfettamente in linea con la propensione all'export del settore), il presidente degli industriali di Terra di Lavoro ha illustrato le linee guida del Progetto Elmi (Eccellenza locale per i mercati internazionali), vale a dire, una serie di iniziative tese, appunto, a valorizzare i prodotti tessili di altissima fascia, quali appunto i tessuti di arredamento e, in primis, i prodotti serici di San Leucio. E non solo. «Il nostro progetto è intimamente legato all'altissimo valore monumentale - ha spiegato Cicala - in cui il nostro distretto ormai da secoli opera. Distretto che include il Borgo di San Leucio e la Reggia di Caserta, siti monumentali di valore inestimabile, che ben reggono il raffronto con Versailles in Francia, Potsdam in Germania e l' Escorial in Spagna».
Da qui l'invito rivolto agli ospiti a partecipare all'evento espositivo-promozionale che gli industriali della tradizione serica e più in generale del tessile di Caserta hanno programmato per il 13, 14 e 15 settembre prossimi nella straordinaria location, appunto, del Belvedere di San Leucio. |
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