CREDIT CRUNCH: allarme rosso per le imprese italiane
«Migliorare i conti dello Stato SUBITO»
CASTAGNA: «Esiste un'oggettiva criticitÀ sotto il profilo della LIQUIDITÀ»
«Il Fondo Italiano d'Investimento È sempre piÙ vicino alle PMI»
CREDIT CRUNCH: allarme rosso per le imprese italiane
Un confronto a più voci sul tema della restrizione del credito per le Pmi di casa nostra. Focus su alcune possibili e vantaggiose exit strategy
di Raffaella Venerando
«Per le imprese è in atto un preoccupante fenomeno di restrizione del credito sia in termini di quantità erogata che di costi applicati. Secondo i più recenti dati elaborati da Banca d'Italia, il tasso di crescita su base annua del credito alle imprese mostra un forte rallentamento: 3,1% a dicembre contro il 4,9% di novembre e il 5,8% di ottobre (il picco dell'anno è stato il 6,1% di maggio).
Per le piccole imprese la crescita si è sostanzialmente azzerata (0,4%). Ma se fino allo scorso novembre il credito erogato dalle banche italiane al settore privato non finanziario aveva continuato ad aumentare, pur se a ritmi decrescenti, in dicembre si è verificata una contrazione di circa 20 miliardi».
Queste le parole del presidente della Piccola Industria di
Confindustria, Vincenzo Boccia, pronunciate nel corso dell'audizione alla Commissione Finanze della Camera dei Deputati, durante la quale sono state presentate una serie di proposte che, se applicate nel breve periodo, potranno essere di concreto supporto alle imprese.
Per meglio fare luce sul fenomeno, abbiamo raccolto dichiarazioni e posizioni di alcuni dei più importanti attori coinvolti in prima linea nella risoluzione o nei suoi tentativi della complessa morsa che soffoca le imprese italiane, specie le piccole, in questo particolare momento storico con l'accesso al credito sempre più selettivo e costoso e una quota crescente di imprese sull'orlo del collasso a causa della difficoltà di ottenere prestiti dalle banche.
PAROLA CHIAVE:
Il credit crunch è comunemente definito come una contrazione dell'offerta di credito causata
da una caduta della patrimonializzazione delle banche, da riduzioni nella liquidità del sistema bancario, o - in taluni casi - da una più marcata avversione al rischio
delle banche nel concedere prestiti |