BENI CULTURALI: l'asset esclusivo dell'Italia da rendere competitivo
L'energia: produrla, ma soprattutto saperla IMMAGAZZINARE
BENI CULTURALI: l'asset esclusivo dell'Italia da rendere competitivo
Obiettivo: consentire un'Esperienza Culturale completa e personalizzata
 Chiara Giorleo
Junior Communication Manager Moma infomoma@momanet.it
Prende avvio con questo numero la collaborazione a cadenza periodica con il Polo di Eccellenza sulla Conoscenza dell'Università di Salerno che verterà sulla tecnologia e i risultati di eccellenza della ricerca. Gli articoli saranno curati da MOMA (azienda ICT del POLO) e soggetto di riferimento per tecnologia e innovazione, nel panorama nazionale ed internazionale, per PMI ed enti pubblici e privati. Obiettivo è quello di rimarcare le ricadute socio‑economiche, industriali e occupazionali della ricerca sviluppata nell'ambito di diversi enti aderenti al Polo affiancati da MOMA, provider in particolare della tecnologia abilitante, IWT (Intelligent Web Teacher).
Tutte le analisi concordano nell'identificare tra i maggiori asset economici e strategici del nostro Paese le risorse del patrimonio culturale.
Tuttavia da tempo si segnala una profonda debolezza nel modo in cui queste risorse vengono messe a valore a causa della mancanza di strategie e strumenti in grado di valorizzare le attività economiche legate alla fruizione dei Beni Culturali.
In particolare persiste la tendenza a vedere concentrata l'attrattività turistica su poche mete culturali rispetto a quelle potenzialmente utilizzabili per fascino e rilevanza.
Inoltre la superficialità delle politiche di promozione fa sì che spesso ci si limiti ad esaltare fattori ovvi, invece che far leva sulle caratteristiche identitarie e distintive di attrattori e bacini tematici.
A questo vanno aggiunti i limiti di una fruizione, come quella in uso, non calibrata su interessi e preferenze differenziate di diversi fruitori e non articolata per temi e modalità di accesso. Manca infine un filo conduttore unitario tra i diversi attrattori culturali afferenti e diffusi sullo stesso territorio così come in territori diversi sia a livello nazionale che internazionale. Tutto questo può essere realizzato attraverso modelli di fruizione "enhanced" che solo tecnologie avanzate e innovative possono offrire.
L'idea è quella di avviare una prima sperimentazione nelle province di Salerno e Napoli per poi allargarsi su scala nazionale, selezionando 2 città rilevanti del centro e del nord, per sviluppare così un progetto Pilota da proporre al Ministero su scala nazionale.
Tra i partner di progetto diverse le realtà rilevanti, a livello scientifico e industriale; tra queste in particolare, il capofila POSTE ITALIANE che consentirà l'introduzione di modelli di business innovativi e una diffusione su vasta scala.
I PROGETTI DI RICERCA
Sono 2 i progetti di ricerca in corso per raggiungere tali obiettivi. Il primo è:
1) DIGICULT - Valorizzazione di Giacimenti Culturali Diffusi, il cui obiettivo è la valorizzazione di beni e giacimenti distribuiti.
Questo sarà realizzato attraverso un software dedito alla aggregazione e valorizzazione dei beni culturali non localizzati in un singolo spazio espositivo ma distribuiti su territori di varia ampiezza e accomunati, ad esempio, da una tematica di interesse, costruendo, inoltre, una narrazione unica che funga da guida e correlazione.
L'utilizzo delle tecniche di aggregazione, pianificazione e fruizione personalizzata di itinerari turistici avranno come ulteriore obiettivo quello di porre, all'attenzione del fruitore, la presenza di beni culturali "minori" sulla base della loro vicinanza ad un grande attrattore/location al fine si sfruttarne l'effetto catalizzatore.
Il secondo è invece:
2) FIBAC - Fruizione Innovativa dei Beni Artistici e Culturali, scopo di questo progetto è realizzare un sistema per la generazione dinamica di metodi e strumenti per l'erogazione di informazioni contestualizzate e personalizzate per l'interpretazione di opere d'arte, nell'ambito di musei reali e virtuali.
Ciò risponde ad un'esigenza di ridefinizione del rapporto tra il museo e il visitatore superando l'attuale demarcazione tra contemplazione e azione durante una visita, ponendo l'utente con le sue esperienze pregresse e preferenze al centro di tale rapporto. |
