![](http://www.costozero.it/2011_marzo/images/inail.jpg)
INAIL-Osservatorio della Sicurezza a cura dell'Ufficio Relazioni con il Pubblico - Dipartimento Processi Organizzativi ex-ISPESL
CAMPAGNA EUROPEA 2012-2013: Lavoriamo insieme per la prevenzione dei rischi
Progetto "I WORK NO DRINK"
Progetto "I WORK NO DRINK"
Un programma di prevenzione dei problemi alcol-correlati nei luoghi di lavoro
di Aniello Baselice, Coordinatore scientifico del progetto I WORK NO DRINK e Ciro Armenante, Direttore UOC SERT di Cava de' Tirreni
I WORK NO DRINK (Io lavoro, non bevo) trae origine dagli obiettivi strategici del Piano Nazionale Alcol e
Salute e del programma del Ministero della Salute "Guadagnare Salute", miranti alla prevenzione dei danni indotti dall'uso di bevande alcoliche nei luoghi di lavoro.
In Italia ogni anno il 20% dei circa 940.000 infortuni denunciati all'INAIL sul lavoro con durata di inabilità superiore alle tre giornate sarebbe attribuibile all'alcol che diminuisce l'efficienza lavorativa e la percezione dei rischi. Secondo l'Organizzazione Internazionale per il Lavoro (ILO), il 10‑12% di tutti i lavoratori in età maggiore di 16 anni ha problemi per l'alcol.
La Legge Quadro sull'Alcol (N.125/2001) e l'Intesa Stato Regioni del 16 marzo 2006 hanno affrontato gli aspetti legati agli infortuni alcol‑correlati, accaduti prima e durante l'attività lavorativa, soprattutto nelle mansioni ritenute "a rischio". Anche il D.Lgs. n. 81/2008 e successive modifiche promuove un modello di sorveglianza sanitaria dei lavoratori, orientato sia alla prevenzione di malattie e incidenti del singolo lavoratore, sia alla sicurezza e alla salute della collettività.
Il progetto, affidato dall'Assessorato alla Sanità della Regione Campania all'ASL Salerno e coordinato dall'Unità Operativa SERT di Cava de' Tirreni, si propone di:
1. Formare i Medici Competenti e della Medicina del Lavoro, gli operatori dei SERT e altre figure socio‑sanitarie a contatto con i lavoratori.
2. Pianificare e realizzare azioni di prevenzione ai sensi della legge 125/2001 art. 15.
3. Attivare programmi di identificazione dei soggetti problematici o a rischio, e il loro accesso, nel rispetto della privacy, alle cure idonee. Gli obiettivi del progetto:
a) definizione di una rete territoriale per la prevenzione e la sicurezza;
b) Informazione e formazione;
c) implementazione della sorveglianza sanitaria su questo tema.
Definizione della rete territoriale
Sono coinvolti i Servizi Territoriali per le Dipendenze e la Sorveglianza Sanitaria dell'ASL Salerno; l'INAIL; la Confindustria di Salerno ; il Comitato Paritetico Territoriale (CPT) ; Associazioni di Medici Competenti (MEDILAM); associazioni di volontariato (AICAT). La rete è finalizzata a rendere fruibile una gamma di servizi sia per la prevenzione che per eventuali trattamenti dei problemi alcol‑correlati.
Informazione e formazione
1. Campagna di comunicazione tramite diffusione di uno spot video "Sii sobrio, fallo per amore," sui mass media e di materiale informativo specifico.
2. Interventi ciclici di informazione e sensibilizzazione dei lavoratori.
3. Aggiornamento specifico dei Medici Competenti e del Lavoro.
Implementazione della Sorveglianza Sanitaria
La valutazione dei rischi di cui al D.lgs. 81/2008 dovrebbe essere implementata attraverso le attività di informazione e di identificazione precoce dei problemi alcol‑correlati nonché l'attivazione stabile di una filiera di prestazioni utili ai percorsi di cura presso i servizi specialistici. |