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  Dicembre 2012

Articoli n° 05
GIUGNO 2012
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DEBITI della societÀ estinta: la responsabilitÀ del liquidatore

SPENDING REVIEW: tagli alla Giustizia… vantaggio o boomerang?


SPENDING REVIEW: tagli alla Giustizia… vantaggio o boomerang?


Gli interventi annunciati nel settore Giustizia sembrano essere alquanto drastici. Perplessità e contestazioni da gran parte dell'Avvocatura e non solo


Massimo Ambron
Avvocato avv.massimo.ambron@fastwebnet.itd

Si accendono i riflettori sui tagli alla Giustizia annunciati dallo Stato.
É da tempo oramai che la spesa pubblica è fuori controllo.
Dopo i tagli lineari eseguiti dal governo precedente, l'attuale governo tecnico sta cercando di intervenire in maniera mirata con l'annunciata "spending review".
Queste azioni sono assolutamente necessarie e doverose ma di elevata difficoltà e il governo sembra procedere comunque unilateralmente ad operare una grave riduzione dei costi, come nel caso dei risparmi di spesa nella Giustizia, particolarmente coinvolta. Infatti, i tagli annunciati dall'Esecutivo nella "spending review" si abbattono in maniera drastica su tale settore con l'intento di porre in essere una completa revisione della geografia giudiziaria che dovrebbe portare ad un forte risparmio in termini economici e ad un incremento di efficienza delle strutture. Due sono i criteri direttivi previsti dalla Legge 148/2011:

1. riduzione degli uffici giudiziari di primo grado, ferma la necessità di garantire la permanenza del Tribunale ordinario nei circondari di comuni capoluogo di provincia alla data del 30.6.2011;

2. ridefinizione dell'assetto territoriale degli uffici giudiziari secondo criteri oggettivi e omogenei secondo determinati parametri (estensione del territorio, numero abitanti, etc.). Si parte dai Giudici di Pace: gli esperti prevedono la soppressione degli uffici non circondariali (circa l'80%); per quanto riguarda Tribunali e Uffici di Procura è invece prevista la soppressione delle sedi
distaccate con la conseguente riassegnazione del personale amministrativo (circa 3.600 unità) alle sedi in cui vi siano carenze, con un atteso risparmio di circa 28 milioni di euro.
Tale riduzione sicuramente è doverosa e necessaria per far fronte al periodo di forte crisi generale che il nostro Paese sta attraversando, ma i tagli annunciati nel settore Giustizia sembrano essere alquanto drastici e sollevano perplessità e contestazioni da gran parte dell'Avvocatura e non solo. Secondo l'Organismo Unitario dell'Avvocatura tale soppressione non comporterebbe alcun risparmio di spesa, in quanto i giudizi pendenti e i nuovi giudizi da incardinare nel territorio cancellato vengono solo "trasferiti" altrove.
Inoltre, non va dimenticato che nel concreto la riduzione degli uffici, i relativi trasferimenti e adeguamenti strutturali comporteranno comunque ulteriori e notevoli costi, interamente a carico dei Comuni o, in alternativa, dello Stato. C'è sicuramente la consapevolezza e la necessità di adoperare significativi tagli, ma la riorganizzazione degli uffici giudiziari dovrebbe tener conto delle reali dimensioni e problematiche dei territori dove sono situati i Tribunali destinati alla chiusura. Ciò dovrebbe essere fatto attraverso una concertazione tra le parti interessate, vale a dire amministrazioni comunali, ordini forensi e uffici giudiziari, costituendo un tavolo di lavoro tecnico dove ognuna delle parti presenti guardi soprattutto alla salvaguardia degli interessi generali del Paese in un momento di grave crisi.

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