GRAZIANO: «Progetti concreti per rilanciare Napoli»
Vincenzo CAPUTO eletto presidente dei Giovani Imprenditori
Giovani Imprenditori napoletani in missione negli STATES
Vincenzo CAPUTO eletto presidente dei Giovani Imprenditori
Subentra ad Andrea Bachrach. Le linee programmatiche presentate dal nuovo leader
Vincenzo Caputo
Vincenzo Caputo è il nuovo Presidente del Gruppo Giovani
Imprenditori dell'Unione Industriali della Provincia di Napoli. Caputo subentra ad Andrea Bachrach. Trentacinque anni, sposato con Elena e papà di Giulia e Francesca, Caputo è laureato in Economia e Commercio. É Amministratore Unico e socio della Generalfincap S.p.A. holding di partecipazione attiva nel settore finanziario, immobiliare e turistico ricettivo. La Generalfincap S.p.A. è socia della Palazzo Caracciolo S.p.A. proprietaria di un albergo a 4 stelle (144 camere) nel centro storico di Napoli. É stato Vice Presidente del Gruppo con la Presidenza Bachrach. L'Assemblea del Gruppo Giovani Imprenditori ha altresì eletto i seguenti componenti del Consiglio Direttivo: Luigi Ambrosio, Mariella Bottiglieri, Luigi Cacciapuoti, Vittorio Ciotola, Amedeo Giglio, Guglielmo La Regina, Marco Mensitieri e Susanna Moccia. Di seguito riportiamo ampi stralci della Relazione Programmatica presentata da Vincenzo Caputo per il triennio 2011‑2014.
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Lo studio realizzato dal noto istituto di ricerca Ipsos, Napoli e Futuro, i cui risultati sono stati presentati nell'Assemblea pubblica della nostra Unione, ci fornisce uno scenario non tanto positivo per i nostri pari età. La mancanza di sbocchi occupazionali aggrava sempre più il già precario livello di fiducia dei giovani napoletani. Dilaga il pessimismo, nonostante i giovani napoletani esprimono ancora un atteggiamento dinamico e possibilista, ormai del tutto assente negli adulti. Urge un loro coinvolgimento, già a partire dal periodo scolastico, in particolare, occorre infondere fiducia, dare un senso di possibilità di cambiamento, di progettualità, di raggiungibilità degli obiettivi, coinvolgendoli attivamente nel processo.
Caputo e Bachrach
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Non è accettabile che il 33% dei laureati della nostra Regione, nell'età compresa tra i 24 e 34 anni (e parliamo di 50.000 ragazzi) non sono presenti nelle statistiche relative al rapporto formazione impiego.
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Il confronto continuo con la base, l'approfondimento costante di tematiche comuni e l'impegno nella individuazione di soluzioni concrete, saranno le priorità del mio operare. Ciò sarà possibile favorendo occasioni di incontro con una cadenza da definire, aperte a tutti gli iscritti, durante le quali stimolare il dibattito su temi di comune interesse, di volta in volta individuati. Questi momenti saranno seguiti dalla formazione di appositi Gruppi di Lavoro e/o Focus Group tematici, il cui andamento e risultati saranno costantemente monitorati, da un singolo responsabile, individuato all'interno del Consiglio Direttivo.
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Obiettivo imprescindibile è l'apertura del Gruppo ad un sempre maggior numero di iscritti.
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In sostanza ritengo che il Gruppo così strutturato possa e debba essere considerato a ragion veduta il miglior interlocutore possibile con Comune, Provincia, Regione, Enti finanziari ed ogni altro soggetto che tratti ed abbia a cuore tematiche da tutti noi particolarmente sentite quali sostegno alla creazione d'impresa, start‑up, tutoraggio, sburocratizzazione, accesso al credito, innovazione, formazione e rapporti con le maestranze.
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Nel corso di questi anni il GGI di Napoli ha creato e tessuto relazioni su tutto il territorio nazionale, ha ottenuto, e continua ad ottenere, riconoscimenti all'interno del Consiglio Nazionale GGI ed è costantemente presente alle numerose occasioni di incontro del movimento nazionale. Ritengo, per queste ragioni, utile ed opportuno, creare momenti di incontro con il maggior numero possibile di territoriali GGI, anche attraverso, ad esempio, lo "scambio di direttivi".
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Le missioni di Valencia, Londra Shanghai e Stati Uniti hanno dimostrato, con i fatti, che l'apertura ai nuovi mercati e a nuovi settori di attività rappresentano una reale e positiva opportunità per le nostre aziende, non già alternativa, ma semmai parallela e di supporto all'attività svolta sul territorio. Ed il territorio stesso potrà godere dei risultati e dei riscontri che le nostre aziende otterranno all'estero. È mia intenzione quindi sostenere sempre più l'organizzazione di tali missioni con programmi condivisi, ben strutturati e coerenti con le esigenze di tutti i partecipanti. Analogamente dovremo impegnarci per rendere sempre più appetibile il nostro territorio agli investitori e più in generale agli osservatori internazionali. Pensiamo a "missioni al contrario", invitando ad esempio i nostri colleghi esteri a visitare Napoli e le sue realtà di successo.
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Come ho avuto modo di spiegare precedentemente il GGI ha un proprio "brand" conosciuto, riconoscibile ed apprezzato in Città ed in Provincia. Dobbiamo puntare ad incrementare tale visibilità e tale apprezzamento attraverso azioni concrete, anche con il coinvolgimento della altre associazioni di categoria, delle associazioni di volontariato e del terzo settore in genere. Perché non pensare a protocolli d'intesa con tali soggetti, con gli Enti e le Istituzioni in generale, finalizzati alla creazione ed alla effettiva realizzazione di azioni comuni volte all'educazione civica, al rispetto del territorio, alla legalità, alla responsabilità sociale e all'etica d'impresa?
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E vengo ad un tema a me particolarmente caro, quello della solidarietà. Consolidata la piacevole prassi della Festa di Natale, che ha portato sempre migliori risultati sia in termini di somme devolute in beneficenza che di individuazione e scoperta di numerose, importanti e fattive realtà operanti nel settore del no profit sul nostro territorio, ritengo sia possibile individuare contemporaneamente percorsi che vedono impegnato il GGI in un
arco temporale più lungo e continuo. Ciò sarà possibile sfruttando sinergie in essere e da costruire con eccellenze del territorio (imprenditoriali, dello sport, economiche, universitarie e sociali in genere) e che siano finalizzate al recupero ed alla sensibilizzazione dei minori a rischio. Il prossimo anno il GGI compie 50 anni. Celebreremo il cinquantenario in modo adeguato.
la Sala D'Amato gremita per l'Assemblea
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In conclusione, cari amici, ritengo sia giunto il momento di tornare a pensare positivo, dobbiamo guardare con ottimismo al futuro delle nostre aziende. Per questo è necessario avere piena coscienza di quello che siamo: un Gruppo vivo e pieno di energia che ha voglia di scommettere su se stesso perché convinto dei propri mezzi. Le nostre imprese vanno riportate al centro
del dibattito sullo sviluppo economico puntando sul rispetto di poche, ma buone regole, sul senso civico, sulla responsabilità sociale, sull'apertura al dibattito e alla collaborazione.
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