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VIII Giornata dell’economia: i dati economici per la provincia
di Benevento
VIII Giornata dell’economia: i dati economici per la provincia
di Benevento
Dall'indagine della locale Camera di Commercio emerge la necessità di ridurre
gli squilibri infrastrutturali e di migliorare i servizi reali disponibili sul territorio
per elevare la competitività delle produzioni
«Se si dovesse perpetuare
la situazione di incremento
del credito al consumo,
associato ad una stazionarietà o una flessione della ricchezza per abitante, il tessuto
socio-economico locale
intraprenderebbe la strada dell’ulteriore impoverimento»
«Bisogna lavorare
ad una strategia unitaria
e condivisa che punti
alla ricerca e all’innovazione volta a valorizzare le qualità distintive del territorio
provinciale, integrando
le risorse dell’agroalimentare, dell’artigianato e del turismo, nelle sue diverse forme»
La sede della Camera del Commercio di Benevento
Si è tenuta lo scorso 7 maggio la Giornata dell’Economia, consueto appuntamento annuale con il quale si intende fornire un quadro d’insieme sulla situazione congiunturale provinciale.
La provincia di Benevento, secondo quando emerge dall’indagine condotta, risulta particolarmente colpita dal negativo andamento economico nazionale soprattutto per quanto concerne il mercato del lavoro e il credito, che sono i due fattori maggiormente interessati dalla crisi e le leve cruciali su cui agire, in un modello di sviluppo - quello sannita - caratterizzato dalla presenza di piccole imprese (nel 2009 il 78,7 per cento sono ditte individuali), che hanno quindi più bisogno dei prestiti bancari, ma che hanno maggiori difficoltà nell'accesso ai finanziamenti per la mancanza di garanzie patrimoniali particolarmente elevate. Diversi elementi pesano sulle possibilità di sviluppo. Il 43,5 per cento delle imprese sannite opera nell'agricoltura. Il tessuto produttivo vede una bassa presenza del terziario avanzato (le attività scientifiche si attestano all'1,5 per cento contro una media italiana del 3,5), e la popolazione risulta invecchiare sempre di più a causa dell’emi-grazione delle giovani leve.
Tuttavia, diverse le proposte che emergono dalla giornata dei lavori tenutasi presso la locale Camera di Commercio.
Si riporta di seguito nota dei lavori della giornata:
«Un Osservatorio economico stabile e permanente, fatto di competenze, che sia patrimonio di tutto il territorio, non solo delle imprese, ma anche e soprattutto delle Istituzioni e degli Enti locali. Lo sviluppo di un territorio non va fatto con gli spot, ma con strategie condivise e durevoli, con innovazione e metodologia». Così Gennaro Masiello, presidente della Camera di Commercio di Benevento, ha aperto i lavori dell’incontro, moderato da Alfonso Ruffo, direttore de “Il Denaro”, sui temi della Giornata dell’Economia. Insomma, un patto per lo sviluppo su direttrici chiare: efficienza produttiva delle filiere, propensione al rischio e all’innovazione, conquiste di nuove fette di mercato (non solo l’internazionalizzazione); risorse umane sempre più adeguate e formate. E l’invito del presidente Masiello, in tempo di stress finanziario e di profonda crisi economica, è stato accolto dai rappresentanti istituzionali presenti: a cominciare dal presidente della Provincia Aniello Cimitile che ha parlato di “patto per lo sviluppo di lungo periodo” al consigliere regionale Umberto Del Basso De Caro che ha evidenziato come per il Sannio beneventano la crisi non è solo congiunturale, ma strutturale, auspicando una infrastrutturazione materiale e immateriale del sistema provinciale. Riflessione questa condivisa e sottolineata dal rettore Filippo Bencardino, il quale ha anche affermato che l’Ateneo sannita sta portando avanti un progetto con il Parco Scientifico e Tecnologico per creare spin-off imprenditoriali con i giovani laureati. Il consigliere regionale Luca Colosanto, dopo un’analisi sul fallimento della cosiddetta filiera istituzionale, ha sottolineato la necessità della riduzione dei tempi burocratici connessi alla realizzazione dei progetti e di puntare sulle infrastrutture e l’agroalimentare. L’Ente camerale sannita ha presentato, in occasione dell’ottava edizione della Giornata dell’Economia, il rapporto sulla situazione socio-economica della provincia di Benevento accompagnato da una nota di monitoraggio dell’Istituto “Tagliacarne”, fondazione delle Camere di Commercio italiane per la produzione della cultura economica. Alfonso Feleppa, direttore del “Tagliacarne”, ha ravvisato il bisogno impellente di ridurre gli squilibri infrastrutturali e migliorare i servizi reali disponibili sul territorio per elevare la competitività delle produzioni locali. Feleppa, nell’illustrare le dinamiche dell’economia provinciale nel 2009, ha posto l’accento sul livello di Pil pro capite che si attesta al 65,8% di quello medio italiano, un livello che, in regione Campania, è più elevato esclusivamente rispetto a quello di Caserta (61,5%) e Napoli (62,4%). Se si dovesse perpetuare la situazione di incremento del credito al consumo, associato ad una stazionarietà o una flessione della ricchezza per abitante, il tessuto socio-economico locale intraprenderebbe la strada dell’ulteriore impoverimento, fattore che non gioverebbe all’attrattività economica e demografica provinciale.
Il risultato dell’ingessamento del circuito economico locale è una dinamica recessiva, in linea con il quadro nazionale. Tuttavia, la riduzione della crescita per la provincia di Benevento è particolarmente severa (-7,2%; Italia -5%); soprattutto se si pensa che è la più marcata in Campania (-5,6%).
Giuseppe Marotta, professore ordinario dell’Università degli Studi del Sannio, ha condiviso pienamente i contenuti dell’intervento del presidente Masiello, sottolineando che bisogna lavorare ad una strategia unitaria e condivisa che punti alla ricerca e all’innovazione volta a valorizzare le qualità distintive del territorio provinciale, integrando le risorse dell’agroalimentare, dell’artigianato e del turismo, nelle sue diverse forme; e che, per quanto riguarda la commercializzazione, favorisca ulteriormente il processo di internazionalizzazione, già in atto per alcune importanti imprese agroalimentari, ma guardi anche con maggiore attenzione alle opportunità offerte dai mercati corti (locale e regionale) e dalle modalità di vendita diretta (filiere corte). Marotta ha richiamato, inoltre, l’attenzione sulle opportunità offerte dai progetti Integrati di Filiera: la Provincia di Benevento ne ha avuti approvati tre su tre (Vino, Zootecnia e Grano) per un investimento complessivo di circa cento milioni di euro, che rappresenta senza dubbio una manovra di politica economica per l’agroalimentare mai realizzata prima in provincia di Benevento. Ha sollecitato, infine, un maggiore impegno per la politica regionale al fine di evitare il probabile disimpegno automatico delle risorse del Programma di Sviluppo Rurale. Se non cambia niente, la Regione Campania, a dicembre 2010, rischia di perdere il 16% delle risorse finanziarie dell’Unione Europea, equivalenti a circa 40 milioni di Euro.
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