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Tfr, un nuovo strumento
per le imprese napoletane
Tfr, un nuovo strumento
per le imprese napoletane
di Bruno BISOGNI
Un prodotto del Monte Paschi su misura per le esigenze di chi deve far fronte alla perdita di liquidità
Aiutare le imprese a far fronte alla perdita di liquidità determinata dalla nuova disciplina della previdenza complementare. É questo l’obiettivo dell’accordo stipulato tra Unione Industriali di Napoli e Monte dei Paschi di Siena. Al centro dell’attenzione il “Finanziamento T.F.R”, prodotto concepito ad hoc dall’Istituto di credito per soddisfare le esigenze delle imprese. Si tratta di un finanziamento a medio-lungo termine creato per compensare la fuoriuscita dei flussi finanziari che le imprese associate registreranno a causa del trasferimento di parte del Tfr dei propri dipendenti verso l’Inps, i fondi pensione negoziali ovvero i fondi pensione integrativi. Possono accedere a tale prodotto bancario tutte le imprese aderenti all’Unione con i requisiti di merito creditizio e con il rating non inferiore a C. Tra queste, sono incluse quelle con più di 50 dipendenti con l’obbligo del versamento verso fondi pensione e Inps, e quelle con meno di 50 dipendenti con l’obbligo di versamento del Tfr solo verso i Fondi pensione.
«L’accordo siglato – ha sottolineato il Vice Presidente per il Credito e la Finanza innovativa e territoriale dell’Unione di Napoli, Maurizio Ramirez – è una tappa importante per la crescita complessiva delle aziende dalla quale dipende lo sviluppo del nostro territorio. Tale intesa renderà disponibile la nuova fonte di liquidità immediatamente. I tempi dell’istruttoria si esauriranno infatti nell’arco di massimo 15 giorni».
Per quanto riguarda gli aspetti tecnici dell’accordo, questi sono stati chiariti sia dall’intervento del Direttore Responsabile Area sud-ovest del Monte dei Paschi di Siena, Francesco Fanti che da Paolo Tagliaferro (Servizio Fondi Pensione Complementare della Direzione Generale del MPS). Il “Finanziamento Tfr” si articola in due finanziamenti per una durata complessiva di 8 anni. Il primo finanziamento è di massimo 36 mesi ed in questo triennio le imprese associate all’Unione pagheranno solo gli oneri maturati sulle somme effettivamente utilizzate. L’importo del finanziamento sarà tarato sulla base dell’esigenze dell’impresa in termini di trasferimenti del Tfr e dipenderà dall’accertamento della regolarità dei versamenti contributivi. Alla scadenza del primo finanziamento è possibile accedere ad un secondo, di massimo 60 mesi, finalizzato a consentire l’ammortamento graduale del capitale e degli interessi maturati.
«L’entrata in operatività della nuova normativa sul Tfr – ha evidenziato il Vice Presidente alle Relazioni sindacali dell’Unione Industriali di Napoli, Sante Roberti – sta spingendo le aziende a occuparsi del problema anche in relazione alle posizioni dei propri dipendenti, tanto da proporsi come guida nella comprensione di situazioni personali e relative opzioni».
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