COME IL GUSTO INFLUENZA LE SCELTE ALIMENTARI/2°PARTE
PSORIASI PiÙ di 2 milioni di italiani ne soffrono
PSORIASI PiÙ di 2 milioni di italiani ne soffrono
Antonino Di Pietro, Dermatologo
Una malattia infiammatoria cronica della pelle ad alto impatto psicologico: stiamo parlando della psoriasi che crea problemi in famiglia, sul lavoro e influisce sulla vita intima. Effetti negativi dimostrati anche da due recenti indagini, di cui una in Campania, promosse da A.di.pso., l'Associazione per la difesa degli psoriaci. Secondo un primo studio, sono oltre 2,5 milioni gli italiani con psoriasi lieve e moderata.
Più della metà di chi ne soffre non si cura con regolarità e si rivolge allo specialista solo quando i sintomi diventano problematici.
In Campania la grande maggioranza dei pazienti, ben l'85,8%, ritiene che la malattia renda la vita quotidiana molto difficile. Inoltre il 55% è poco o per nulla soddisfatto delle terapie e il 50% si cura in modo incostante, anche per la scomodità delle terapie. I sintomi, tra cui prurito, dolore e sanguinamento, influiscono sulla qualità della vita: in ambito lavorativo, familiare e persino sull'intimità. A peggiorare il quadro c'è l'ansia legata al timore di ricadute.
Oggi, tuttavia, lo studio degli eccipienti e dei veicoli delle formulazioni dermatologiche ha consentito progressi. Pur non essendo una malattia di per sé grave, l'impatto sulla qualità della vita, la rende seria e importante. La psoriasi viene combattuta con terapie efficaci ma troppo spesso tardive e non seguite con costanza.
Come dire che gli italiani che ne sono colpiti tendono a conviverci. Generalmente, le chiazze e le squame che la caratterizzano, compaiono su cuoio capelluto, ginocchia, gomiti e area sacrale, ma possono interessare tutta la superficie corporea con andamento cronico e recidivante. Per questo influenza la vita lavorativa, familiare e sociale. Ai sintomi si uniscono il senso d'imbarazzo e vergogna per la visibilità dei segni che può provocare insicurezza, ansia e vergogna.
Più di un terzo dei pazienti campani coinvolti nell'indagine (38,9%) prova imbarazzo e vergogna nel contesto lavorativo, il 22,8% ritiene che avere la psoriasi renda più difficile la carriera e per il 26,2% è causa di un numero maggiore di assenze dal lavoro. Le cause scatenanti non sono ancora ben note, attualmente si ritiene che una componente genetica, associata a infezioni virali o batteriche, farmaci o traumi, anche psicologici) sia tra le cause principali, anche se non si considera come malattia ereditaria e non è contagiosa. Sembrano, invece, avere un ruolo le abitudini personali (alimentazione, alcol e fumo, ad esempio) ed è stato dimostrato che alcuni farmaci (quali beta-bloccanti, dei sali di litio e alcuni anti-malarici sintetici) possono favorirne la comparsa o peggiorarne i sintomi.
La terapia, in genere topica, mira a tenere sotto controllo la sintomatologia mediante l'azione combinata tra detergenti, idratanti, anti-istaminici orali, una corretta esposizione solare e fototerapia. |