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  Dicembre 2012

Articoli n?09
NOVEMBRE 2012
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"ECCELLENZA NEL PACKAGING": le buone pratiche del Salernitano

di Raffaella Venerando

Boom di partecipanti per l'evento, svoltosi lo scorso 27 settembre nella sede del Dipartimento di Ingegneria Industriale dell'Università degli Studi di Salerno, "Eccellenza nel packaging – sviluppi e tendenze della stampa": 150 rappresentanti dell'intera filiera della stampa e della produzione dell'imballaggio si sono infatti dati appuntamento per discutere delle ultime evoluzioni di un settore decisamente all'avanguardia.
Sia il sindaco di Fisciano, Tommaso Amabile, sia il presidente di Confindustria Salerno, Mauro Maccauro, in apertura dei lavoro hanno rimarcato il momento favorevole, in controtendenza rispetto ad altri comparti, per le imprese che operano nel settore dell'Imballaggio e nella filiera della plastica e della gomma. Promosso dalle società BiesSse Tape Solutions, Bioplast e I&C, l'incontro ha visto la partecipazione in qualità di relatori di molte aziende fornitrici di soluzioni per la stampa flessografica e rotocalco come Amcor, BST, Simec. Euroink, Rossini, UTECO, di due service di prestampa, Mavigrafica e Inciflex, oltre alle stesse Biessse e I&C. Tra i relatori anche i professori Loredana Incarnato e Luciano Di Maio dell'Università degli Studi di Salerno, cui è spettato il compito di sottolineare la forza della sinergia esistente tra Università, aziende ed enti di ricerca che operano nel settore, un plus davvero notevole che spesso equivale a un concreto vantaggio competitivo per le imprese del territorio.
Il Dipartimento Universitario di Fisciano dispone, infatti, di laboratori attrezzatissimi per la ricerca sul polimero e lo sviluppo di nuovi materiali plastici per l'imballaggio, in particolare verso soluzioni a ridotto impatto ambientale.
–come ben spiegato da Gerardo Gambardella, titolare della Bioplast, azienda di stampa flessografica – la volontà di divulgare il modo per essere competitivi e vincenti nonostante il perdurare della crisi: «L'attuale sfida che le aziende si trovano ad affrontare – ha dichiarato Gambardella - è quella di distinguersi in un mercato dove forte è la concorrenza e solo attraverso la ricerca dell'eccellenza è possibile avere successo. Noi abbiamo voluto spiegare come questo possa essere possibile».
I centri di prestampa flessografica Mavigrafica e Inciflex, per mezzo dei propri portavoce, hanno con chiarezza testimoniato come il miglioramento delle prestazioni della stampa flessografica sia strettamente legato ai miglioramenti raggiunti in prestampa nella preparazione dei fotopolimeri digitali ad alta definizione.
Oggi la stampa flessografica raggiunge livelli di altissima precisione, che solo pochi anni fa erano prerogativa esclusiva della stampa rotocalcografica. Ma come si sostanzia l'eccellenza in questo particolare ambito?
Nella stampa e nei prodotti che ruotano attorno alla stampa, l'eccellenza passa attraverso la riduzione degli scarti di materiale e nelle regolazioni automatiche dellamacchina da stampa (Uteco), nell'uso di materiali CPP più leggeri e più trasparenti rispetto al PE (Amcor), nelle caratteristiche ecologiche delle nuove maniche anilox per flessografia che impiegano meno colle (Simec Group), nell'utilizzo di biadesivi ad alta tenuta e con diverse compressibilità per migliori prestazioni della macchina flessografica (BiesSse), nell'introduzione nel mercato di fotopolimeri per maniche ad alta definizione (Rossini), nella formulazione dell'inchiostro attenta alla salute del consumatore (Euroink), nell'uso di strumenti di controllo che aumentano la qualità e riducono i costi (I&C e BST).
Una tavola rotonda moderata da Emilio Gerboni, esperto del settore grafico, ha concluso i lavori dell'interessante giornata.
Soddisfatti i partecipanti Italo Vailati, presidente Giflex, Sante Conselvan, presidente ATIF, Andrea Di Stefano della Novamont, Enrico Mensitieri, titolare della Icimendue, Gerardo Gambardella, titolare della Bioplast, Sergio Lepore e Maria Rosaria Galdi della Fabio Mataluni. Enrico Mensitieri, stampatore che ha scelto la tecnologia rotocalco e Gerardo Gambardella, che invece ha investito sulla stampa flessografica, hanno entrambi convenuto che le due tecnologie sono tra loro tutt'altro che antitetich.
La sfida, visto l'elevato livello di competizione, è quella di conquistare nuovi mercati in Italia e all'estero, con la tecnologia che si ritiene più appropriata per una determinata applicazione, facendo leva sulla eccellente abilità delle aziende di stampa del Sud di realizzare prodotti di notevole livello. I rappresentanti della Fabio Mataluni, azienda di packaging teriale e nelle regolazioni automatiche della macchina da stampa (Uteco), nell'uso di materiali CPP più leggeri e più trasparenti rispetto al PE (Amcor), nelle caratteristiche ecologiche delle nuove maniche anilox per flessografia che impiegano meno colle (Simec Group), nell'utilizzo di biadesivi ad alta tenuta e con diverse compressibilità per migliori prestazioni della macchina flessografica (BiesSse), nell'introduzione nel mercato di fotopolimeri per maniche ad alta definizione (Rossini), nella formulazione dell'inchiostro attenta alla salute del consumatore (Euroink), nell'uso di strumenti di controllo che aumentano la qualità e riducono i costi (I&C e BST). Una tavola rotonda moderata da Emilio Gerboni, esperto del settore grafico, ha concluso i lavori dell'interessante giornata.
Soddisfatti i partecipanti Italo Vailati, presidente Giflex, Sante Conselvan, presidente ATIF, Andrea Di Stefano della Novamont, Enrico Mensitieri, titolare della Icimendue, Gerardo Gambardella, titolare della Bioplast, Sergio Lepore e Maria Rosaria Galdi della Fabio Mataluni. Enrico Mensitieri, stampatore che ha scelto la tecnologia rotocalco e Gerardo Gambardella, che invece ha investito sulla stampa flessografica, hanno entrambi convenuto che le due tecnologie sono tra loro tutt'altro che antitetich.
La sfida, visto l'elevato livello di competizione, è quella di conquistare nuovi mercati in Italia e all'estero, con la tecnologia che si ritiene più appropriata per una determinata applicazione, facendo leva sulla eccellente abilità delle aziende di stampa del Sud di realizzare prodotti di notevole livello.
I rappresentanti della Fabio Mataluni, azienda di packaging parte del gruppo Oleifici Mataluni, hanno svelato che il punto di forza dell'azienda è stato l'attenzione al mercato e la ricerca.
Questo ha portato l'azienda a trasformarsi da piccolo frantoio a dimensione artigianale della provincia di Benevento ad uno dei più importanti complessi agroindustriali oleari al mondo.
Questo ha anche condotto l'azienda, il cui brand più noto è l'Olio Dante, a sviluppare una bottiglia in PET per l'olio d'oliva, materiale particolarmente gradito nei mercati esteri. Fine ultimo di molte aziende del comparto è il raggiungimento della qualità totale, che senza prescindere dalla tecnologia utilizzata si ottiene solo perfezionando l'organizzazione aziendale. Una delle aziende espressione compiuta di questo modus operandi è la Bioplast, che ha implementato al suo interno un processo di miglioramento dei flussi informativi aziendali e di ottimizzazione della produzione, ispirato alle metodologie della filosofia Toyota e del miglioramento continuo.
Questo processo, unito alla forte propensione all'innovazione e al continuo miglioramento della qualità dei prodotti, ha contribuito a far sì che l'azienda ottenesse, a febbraio di quest'anno, la certificazione BRC. Leader nel Sud Italia, la Bioplast è una delle principali aziende produttrici di imballaggi flessibili stampati e sacchetti biodegradabili con clienti importanti brand del settore agroalimentare, specie nei settori caseario, pastaio, dolciario e della torrefazione.
I partecipanti hanno potuto vedere dal vivo le apparecchiature all'avanguardia dell'azienda, visto che conclusi i lavori l'azienda ha aperto le sue porte mettendo in bella mostra i suoi impianti di produzione composti da impianti di estrusione e numerosi sistemi di stampa, tra cui troneggia la nuova macchina da stampa flessografica a 10 colori UTECO, con accoppiamento e taglio. Angela Conti, Sales Manager della BiesSse Tape Solutions e Sante Conselvan, titolare della I&C hanno espresso a viva voce tutto l'apprezzamento per l'iniziativa dichiarandosi molto soddisfatti della scelta di mettere insieme al Sud varie realtà imprenditoriali, aziende di converting e print buyer per un confronto indispensabile per la crescita del singolo e del gruppo.



intervista con:


BATTERE LA CRISI SI PUÒ. INSIEME .


Gerardo Gambardella Bioplast





L'ingegnere Enrico Mensitieri riceve una targa da Gerardo Gambardella (Bioplast), Sante Conselvan (I&C) e Angela Conti (BiesSse) come riconoscimento per il suo impegno imprenditoriale e associativo nella costante ricerca dell'eccellenza nel converting

Presidente, il concetto chiave del convegno è stato l'eccellenza…un elemento a più facce, vero?
Esatto. Superata la soglia dell'azienda, appena oltre, c'è una competizione agguerrita, un mercato che pone sfide dure ma avvincenti. Per poter resistere e vivere, oggi più di un tempo, le imprese devono essere prime, devono tendere all'eccellenza in ogni aspetto.
Solo perseguendo l'eccellenza in tutte le sue dimensioni – una fondamentale è data dalla qualità che deve permeare ogni ambito e livello aziendale - è possibile raggiungere buoni risultati. Non esistono strade alternative.

Un altro importante aspetto è stato dato dal confronto…uscire dall'isolamento significa anche avere maggiori possibilità di uscire dalla crisi?
La crisi economica ancora fa sentire la sua forza devastante.
Si stanno distruggendo imprese e lavoro giorno per giorno, anche se fortunatamente le aziende del nostro comparto essendosi attrezzate in tempo ne risentono meno. Vero è che il divenire delle cose non dipende esclusivamente dal caso ma anche dalla determinazione nel volere reagire alle difficoltà, tanto meglio – quindi - se la determinazione è collettiva.
Il metodo del confronto è sempre la strada più idonea per evolversi e crescere, perché è dal confronto e dal dialogo che emergono le migliori soluzioni quelle che contemplano esperienze anche molto diverse tra loro e che possono rivelarsi giuste.
Non ha senso trincerarsi per difendersi, anzi.
In questo particolare momento storico infatti solo la condivisione delle difficoltà e delle possibili soluzioni può essere davvero la chiave di volta per venir fuori dalla morsa recessiva.


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