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  Dicembre 2012

Articoli n?09
NOVEMBRE 2012
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LA GIUSTIZIA SOSTENIBILE



Marco Marinaro Avvocato
Avvocato Cassazionista
Professore a contratto SSPL Univ. Napoli Federico II, SSPL Univ. Salerno Seconda Univ. Napoli e Univ. Molise Conciliatore e Arbitro della Camera Consob
www.studiolegalemarinaro.it

I dati allarmanti sulla durata dei processi civili e la ancora recente riforma legislativa in materia di "mediazione conciliativa" hanno consentito in breve la diffusione di un grande interesse sui temi della poliedricità degli strumenti per l'accesso alla giustizia o meglio ancora sulla possibilità di affrontare le controversie civili (i.e., aventi ad oggetto diritti disponibili) seguendo percorsi diversificati e sempre più concretamente adeguati. Il tema dell'efficace funzionamento della giurisdizione civile si accompagna, quindi, integrandosi con quello molto più esteso della giustizia civile e delle molteplici opportunità procedimentali che negli spazi dell'autonomia privata possono essere disciplinate per offrire all'utente del sistema giustizia (inteso in senso ampio) un quadro multiforme in grado di apprestare soluzioni utili ed efficaci.
La pluralità dei metodi cosiddetti alternativi, e che meglio potranno definirsi "complementari" alla giurisdizione ordinaria per la risoluzione delle controversie civili, costituisce la vera potenzialità di un sistema in rapida evoluzione entro il quale una rinnovata cultura del conflitto consente l'espansione di itinerari condivisi e perciò stesso in grado di creare coesione sociale. Composizione del conflitto e coesione sociale infatti costituiscono obiettivi da perseguire integrandone logiche e soluzioni, nella consapevolezza che è proprio mediante il per seguimento di soluzioni adeguate dei conflitti che si realizza la pacificazione sociale.
Il necessario riequilibrio della d oma n d a di giustizia ha richiesto una p r o f o n d a revisione strutturale e funzionale dell'offerta di giustizia. In questa prospettiva occorre leggere le radicali trasformazioni che attraverso la mediazione e gli altri sistemi di A.D.R. (si pensi nell'ordinamento italiano, in materia bancaria e finanziaria, all'Arbitro Bancario Finanziario istituito dalla Banca d'Italia, ovvero alla Camera di Conciliazione e Arbitrato istituita dalla Consob che offre non solo la conciliazione ma anche due diverse tipologie di servizi arbitrali, e nella materia consumeristica si pensi alla lunga ed ampia esperienza delle negoziazioni paritetiche) hanno avviato un profondo ripensamento culturale sul tema della giustizia civile. La crisi del sistema giurisdizionale ha posto in evidenza i problemi di un approccio monopolista, nel quale la migliore soluzione (e per questo anche l'unica) dovrebbe essere apprestata da una giurisdizione per ciò stesso onnivora.
L'impossibilità di dare risposte adeguate ad una domanda di giustizia sempre crescente anche a causa dell'incapacità di dare risposte efficienti nelle sedi giurisdizionali (la domanda opportunistica costituisce un fenomeno ormai presente e sempre in aumento) ha mostrato i limiti del sistema.
La giustizia, intesa quale risorsa, è limitata. Consegue a questa riflessione una nuova consapevolezza nello studio e nell'approfondimento dei temi della mediazione e più in generale dei metodi di A.D.R.. Il diritto alla giustizia diviene privo di effettività se non si percorrono nuove strade per rendere accessibile la giustizia ed efficace il rimedio. Nasce così un nuovo itinerario culturale.
Composizione dei conflitti e pacificazione sociale sono obiettivi complementari che richiedono strumenti innovativi capaci di costruire una giustizia condivisa e sostenibile.



LA SETTIMANA NAZIONALE DELLA CONCILIAZIONE DELLE CCIAA

La nona edizione della "Settimana Nazionale della Conciliazione delle Camere di Commercio", il tradizionale appuntamento promosso da Unioncamere su tutto il territorio nazionale, si chiude con risultati significativi e con importanti prospettive Un anno e mezzo di mediazione obbligatoria presso le 101 Camere di commercio iscritte al Registro del Ministero della Giustizia si chiude con un bilancio di 30.331 procedimenti depositati.
Ciò significa che oltre 60mila persone (imprese e consumatori) sono state chiamate a cercare di risolvere un contenzioso civile mediamente di 96mila euro in maniera "pacifica" al di fuori delle aule dei Tribunali.
Nel 16% dei casi, la soluzione è stata trovata in quella sede in soli 47 giorni lavorativi, attraverso un accordo soddisfacente per entrambe le parti.
Secondo i dati Unioncamere per cittadini e imprese ciò si è tradotto in un risparmio stimato di 123 milioni di euro.
E questo solo per quanto riguarda la mediazione condotta dalle Camere di Commercio, che oggi rappresentano il 12% del totale degli Organismi iscritti al Registro (931), sebbene gli sportelli di conciliazione camerali abbiano gestito in questo periodo il 17,5% dei procedimenti depositati.
Se, infatti, si applicasse lo stesso esercizio alla quota dei procedimenti conclusi con successo gestiti da tutti gli organismi di mediazione iscritti al Registro del Ministero della Giustizia, allora il risparmio stimato salirebbe addirittura a oltre 480 milioni di euro.
È questo il quadro dell'attività presentato da Unioncamere in occasione della IX edizione della Settimana Nazionale della Conciliazione, che si è svolta dall'8 al 14 ottobre in tutte le Camere di Commercio italiane. Appuntamento che quest'anno ha proposto anche una lettura "dall'interno" del sistema della mediazione civile e commerciale, attraverso una ricerca realizzata dal Consorzio AAster dedicata ai protagonisti dell'offerta di servizi di mediazione e a circa 1.200 professionisti mediatori e non mediatori.
Un momento importante alla luce dell'applicazione della condizione di procedibilità, entrata del tutto in vigore a marzo 2012. Condominio, diritti reali, divisione, successioni ereditarie, patti di famiglia, locazione, comodato, affitto di aziende, RC auto, responsabilità medica e da diffamazione a mezzo stampa, contratti assicurativi bancari e finanziari: sono queste le materie diventate oggetto dell'obbligatorietà.
La Camere di Commercio intendono così confermare il loro ruolo in materia anche nel recente quadro di riordino degli enti camerali.
Un significativo riconoscimento dell'impegno profuso negli anni dal Sistema camerale per diffondere questa forma di risoluzione extragiudiziale delle controversie L'esperienza maturata dagli anni '90 e l'istituzione di un servizio con regole e tariffe uniformi su tutto il territorio nazionale costituisce un valore aggiunto per le imprese e per i consumatori, come anche l'attenzione poi da sempre riservata non solo agli aspetti organizzativi, ma anche alla selezione e alla formazione del personale e dei mediatori.

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