LE ABITUDINI CHE FANNO "BRUCIARE"
BYE BYE DERMATITE SEBORROICA
LE ABITUDINI CHE FANNO "BRUCIARE"
Interrogativi e soluzioni sul problema della carne e l'inefficienza delle fattorie
 di Giuseppe Fatati
PRESIDENTE FONDAZIONE A.D.I. PRESIDENT ITALIAN OBESITY NETOWORK DIRETTORE SC DI DIABETOLOGIA, DIETOLOGIA E NUTRIZIONE CLINICA AZ. OSP. S.MARIA, TERNI
La preoccupante diffusione del sovrappeso e dell'obesità è in parte attribuibile al fatto che la vita moderna promuove stili di vita estremamente sedentari.
Almeno un terzo degli adulti nei Paesi Europei non svolge un'attività fisica sufficiente per mantenere un livello di salute ottimale. Numerosi aspetti dell'ambiente sociale, come le politiche scolastiche o i media, e l'ambiente, in particolare i trasporti e la pianificazione urbana, influenzano le scelte sul livello di attività fisica. Passare molte ore stando seduti, durante il lavoro o nel tempo libero, predispone all'obesità. Il dispendio energetico totale giornaliero negli esseri umani è composto dal metabolismo basale, dall'effetto termico del cibo, e dal dispendio energetico di attività, che è ulteriormente suddiviso in termogenesi da esercizio fisico (EAT, exercise activity thermogenesis ), e NEAT.
La NEAT, acronimo che sta per non-exercise activity thermogenesis, traducibile in italiano come termogenesi da attività non associabile all'esercizio fisico, rappresenta il dispendio energetico di tutte le attività fisiche diverse da quelle volitive e programmate, ad esempio camminare, muoversi, parlare, stare in piedi, salire le scale, scrivere, accovacciarsi, cucinare, allacciarsi le scarpe, lavare i piatti, fare lavori manuali, agitarsi ecc..
In pratica è il dispendio energetico legato ai movimenti che vengono eseguiti abitualmente.
I magri bruciano di più dei sovrappeso e degli obesi che, anche se perdono peso continuano, ad avere una NEAT ridotta rispetto ai magri James Levine recentemente ha ribadito che il dispendio energetico legato alle normali attività quotidiane può essere aumentato ad arte, con l'aiuto della tecnologia: ad esempio l'utilizzo di una postazione di lavoro dinamica del tipo walk-and-work (in pratica un pc posizionato sopra un tapis roulant) può incrementare la spesa energetica di almeno 100 Kcal/ora.
Se questo dispendio energetico lo moltiplichiamo per le ore passate al lavoro di fronte ad uno schermo e per le giornate lavorative, è facile intuire una riduzione annua del peso significativa anche di diversi chili. Senza dovere ristrutturare i nostri luoghi di lavoro, è sufficiente una pausa di cinque minuti ogni ora, durante la quale ci si alza dalla poltroncina e si cammina, per produrre benefici sul controllo del peso La razionale gestione del tempo è uno sbocco potenziale per prevenire l'obesità nei paesi sviluppati.
Sono convinto che sia importante puntare sulle piccole azioni quotidiane all'insegna di un leggero ma costante movimento. É sufficiente ricordare che lavare a mano i piatti e non usare la lavastoviglie fa bruciare circa 3 Kcal al minuto mentre spazzare, pulire i pavimenti e battere i tappeti dalle 3 alle 7 Kcal al minuto e lavare e stirare la biancheria a mano 3,5-4,2 Kcal al minuto. Infine è importante dare la preferenza ogni qual volta è possibile al camminare, invece di usare l'auto, al salire e scendere le scale piuttosto che servirsi dell'ascensore.
In questo modo si possono bruciare 2-300 Kcal al giorno in più che sono un buon aiuto per smaltire i chili di troppo.
A completamento di tutto ciò, un adulto sano può aggiungere, quattro o cinque volte la settimana, un'attività fisica di almeno venti minuti L'attività appena descritta deve rientrare nelle normali abitudini e rappresentare un'esigenza al pari dell'igiene della persona in modo da non essere condizionata da diversi fattori quotidiani. Mantenere il peso nella norma è più facile con uno stile di vita fisicamente attivo e con il contemporaneo rispetto di semplici regole di comportamento. |
