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  Dicembre 2012

Articoli n?07
AGOSTO/SETTEMBRE 2012
BON TON - Home Page
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METTI UNA SERA AL "DOPOCENA"

Un rituale semplice, ma con regole alquanto precise


Come gustarlo e servirlo al meglio

di Nicola Santini
www.ttimestyle.com


Una volta appannaggio di chi, sotto i trenta (solo se sotto i duemila al mese) non voleva rinunciare all'arte del ricevere, il dopocena si è accreditato (forse complice "desperate housewives") anche nel mondo degli over-qualcosa, indipendentemente dall'età o dal modello unico. L'occasione non è quindi solo giustificata per chi non ha mezzi o tempo per intrattenere e sfamare i propri ospiti fin dalle prime ore della sera, ma, grazie al suo carattere informale, consente di scindere la voglia di stare in compagnia senza dover tener conto di diete, allergie, orari scoordinati che, spesso, rendono complicata la scelta degli invitati. Si accetta l'invito a un dopocena anche a casa di chi non si conosce benissimo: l'orario è da una cert'ora in poi e non a un'ora rigida, si può dunque arrivare in qualsiasi momento così come andarsene in qualsiasi momento senza doversi piegare a minimi sindacali o formalità legate alle lancette.
Se la ricetta del menù assicura una buona parte del successo di un pranzo o una cena, in questo caso è la conversazione l'ingrediente irrinunciabile: la varietà delle presenze, le affinità elettive (talvolta elettorali) e una casa comoda sostituiscono egregiamente le affinità di palato. In un dopocena "comme il faut" sarà pur vero che non è richiesto il cibo, ma ci devono essere almeno un dessert speciale, o una scelta di dessert, bevande alcoliche e analcoliche, cioccolatini e bon bon.
Sono invece esclusi té, caffé e tisane. Le apparenti non regole sono in realtà regole abbastanza definite. Pena, la non identità dell'invito, che rischia di diventare un'occasione di serie B, fatta o per risparmiare (ma non lo prescrive il medico) o per sdoganare coloro che non vorreste includere nella cena, facendoli arrivare dopo.
E questo è un errore, un grave errore: a proporsi per raggiungere i padroni di casa per il dopocena è l'invitato che ha accettato altri impegni precedentemente. Sarà lui che, ringraziando e non scusandosi, vorrà comunque godere della compagnia (non del cibo, dunque) arrivando per bere qualcosa e conversare o conoscere per la prima volta gli altri invitati. Guai a chi invita una parte di amici prima e l'altra dopo, quasi ci fossero (anche se è vero) delle gerarchie tra le amicizie.
Meglio iniziare e finire una serata con le stesse persone e successivamente organizzare un happening usando un'altra formula, che è appunto un dopocena.
Le raccomandazioni pratiche riguardano i bicchieri: almeno il doppio rispetto alle persone invitate. Idem per quel che riguarda i tovaglioli che non sono quelli da tavola, ma più piccoli, come quelli da té o da aperitivo, senza pizzi o ricami che fanno più pomeriggio. Quelli di carta, ça va sans dire, solo alle feste dei bambini.

POLLO ALLA ZUCCA – RICETTA LIGHT
INGREDIENTI:
500G DI PETTO DI POLLO
500G DI ZUCCA
200G DI CIPOLLE
100 G DI GRANELLA MANDORLE
2 RAMETTI DI ROSMARINO
RICETTA DI ERIKA OTTONI
TAGLIATE A FETTINE SOTTILI IL PETTO DI POLLO, LA ZUCCA E LE CIPOLLE. PRENDETE UNA TEGLIA DA FORNO E CUOCETE LA ZUCCA TAGLIATA E CONDITA CON OLIO, SALE E PEPE A 180° PER 10 MINUTI. A DUE MINUTI DALLA FINE DELLA COTTURA AGGIUNGETE I DUE RAMETTI DI ROSMARINO. IN UNA PADELLA FATE ROSOLARE LE CIPOLLE CON UN PO' D'OLIO FINO A FARLE APPASSIRE. METTETE LE CIPOLLE NEL MIXER E OTTENETE UN COMPOSTO CREMOSO. SU UNA PIASTRA GRIGLIATE LE FETTINE DI POLLO, SALATE E PEPATE A PIACERE. SU UN PIATTO DA PORTATA METTETE LA SALSA DI CIPOLLE E ADAGIATEVI SOPRA A STRATI ALTERNI IL POLLO E LA ZUCCA. SULL'ULTIMO STRATO METTETE UN CUCCHIAIO DI SALSA DI CIPOLLE E COSPARGETE UNA MANCIATA DI GRANELLA DI MANDORLE.


CHICAGO-STYLE PIZZA DI CASA CLERICI (RICETTA DI ANTONELLA CLERICI)
INGREDIENTI:
2 CONFEZIONI DI PASTA DI PIZZA GIÀ PRONTA
500 G DI MOZZARELLA PER PIZZA TAGLIATA A JULIENNE
500 G DI POLPA DI POMODORO
1/2 PEPERONE
BASILICO
ORIGANO
FORMAGGIO
GRANA GRATTUGIATO Q.B.
200 G DI SALSICCIA
OLIO-SALE 1 CUCCHIAINO D'OLIO SALE
FODERATE UNO STAMPO A CERNIERA CON UN ROTOLO DI PASTA DI PIZZA. FODERARE ANCHE I BORDI E FATE DEBORDARE L'IMPASTO, VERSANDOCI TUTTA LA MOZZARELLA, LA SALSICCIA SPELLATA E SBRICIOLATA, IL PEPERONE TAGLIATO A LISTARELLE PICCOLE. COPRITE IL TUTTO CON IL SECONDO ROTOLO DI PASTA PER LA PIZZA, BUCHERELLATE LA SUPERFICIE CON LA FORCHETTA E PRATICATE AL CENTRO UN FORO CHE SERVIRÀ DA CAMINO. SPALMATE SUL COPERCHIO LA POLPA DI POMODORO, DOPODICHÉ RICHIUDETE I BORDI CON UN CORDONCINO UTILIZZANDO L'IMPASTO CHE FUORIESCE DALLO STAMPO, CONDITE CON UN FI LO D'OLIO E SALATE. UNITE IL BASILICO SPEZZETTATO, SPOLVERATE CON L'ORIGANO E IL FORMAGGIO GRANA GRATTUGIATO ED INFORNATE IN FORNO GIÀ CALDO A 210° PER 50/60 MINUTI.


L'ORA DELLA MERENDA
RITI&RICETTE di Nicola Santini e Tommaso de Mottoni
Felici Editore

A cura di RV

Addio vecchia happy hour, fatta di aperitivi frugali, banconi stracolmi di salatini, olive e spintoni. La merenda bon ton è la nuova tendenza dell'arte del ricevere. Ricette veloci ma gustose, momenti conviviali e rilassanti, anche quando c'è poco tempo, piatti della tradizione che strizzano l'occhio alle formule dell'innovazione ed è subito momento cult. A lanciare la nuova vecchia moda sono i guru dell'etichetta Nicola Santini e Tommaso de Mottoni che con il libro "L'ora della merenda" hanno raccolto più di 150 ricette dal loro quaderno culinario, insieme a quelle di amici, chef e cucinieri come Francesca Barberini, Antonella Clerici, Anna Moroni, Alessandro Borghese, Alessandra Spisni, Tessa Gelisio e tanti altri appassionati di cose buone che, stagione per stagione, hanno contribuito a fare di questo elegante volume un'originale idea per le nuove frontiere del ricevere con stile. Nicola Santini, che per il secondo anno ha ricoperto il ruolo di giudice dei nuovi chef de "La Prova del cuoco", quest'anno ha condotto una rubrica sulle buone maniere anche su Verissimo, il programma di Canale 5 di Silvia Toffanin. Tommaso de Mottoni y Palacios, giornalista e autore di "Quando lo stile va (purtroppo) in vacanza" è l'inviato speciale di Barbara D'Urso a Pomeriggio 5 nella rubrica "questa casa non è un albergo". Uniti dalla passione per i fornelli, i due autori hanno fatto di una tendenza che sta sempre più prendendo piede nei salotti così come nei ristoranti, un nuovo modo di intendere la convivialità e l'affinità di palato. Il libro disponibile on line su www.felicieditore.it sarà in tutte le librerie dal 20 giugno.



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